Discreta ed elegante, Alba Rohrwacher è una delle attrici più interessanti del nostro panorama cinematografico. Magrissima nel fisico e parca nell'espressione vocale, è un animo delicato capace però di trasmettere emozioni fortissime ed estreme, anche con un solo sguardo penetrante.
Teatro, cinema e tv
Papà tedesco e mamma italiana danno alla luce Alba Rohrwacher. Fin da piccola si dedica al teatro, frequenta i corsi dell'Accademia dei Piccoli di Firenze e poi, dopo il diploma, decide di trasferirsi a Roma per iscriversi al Centro Sperimentale di Cinematografia. Inizia così il suo percorso da professionista nel mondo della recitazione. Prima la vediamo a teatro, dove spicca nello spettacolo "Noccioline - Peanuts" di Fausto Paradivino, poi in televisione come comparsa in un videoclip dei Tiromancino. L'esordio al cinema avviene nel 2004 con L'amore ritrovato di Carlo Mazzacurati, seguito dal cortometraggio Fare bene mikles (2005) e dalla commedia Kiss Me Lorena. In televisione recita in una piccola parte per la serie Cuore contro cuore (2004), al fianco di Isabella Ferrari e Ennio Fantastichini.
I primi ruoli sul grande schermo
Nel 2005 ottiene un ruolo secondario nel drammatico Melissa P. di Luca Guadagnino, tratto dal romanzo "Cento colpi di spazzola prima di andare a dormire" della scrittrice che dà il titolo al film. È un'assistente in Il regista di matrimoni (2006) di Marco Bellocchio, e una collega di Francesca Inaudi nell'episodio "La donna del mister" di Claudio Cupellini, contenuto nel film 4-4-2 (2006).
Il successo del 2007
In tv lavora solo in produzioni di qualità scegliendo accuratamente ruoli e copioni: nel 2007 recita nell'elegante biopic Maria Montessori - Una vita per i bambini di Gianluca Maria Tavarelli e ne Il pirata: Marco Pantani di Claudio Bonivento. Il 2007 è un anno ricco di ingaggi e successi. Ritrova i suoi vecchi compagni di studi Elio Germano e Riccardo Scamarcio nel film Mio fratello è figlio unico di Daniele Luchetti, recita in film importanti come Piano, solo di Riccardo Milani e nel drammatico Giorni e nuvole di Silvio Soldini, dov'è la figlia di Antonio Albanese e Margherita Buy, costretti al precariato in età adulta. Per questo ruolo riceve il David di Donatello come migliore attrice non protagonista. Partecipa in seguito anche a Caos calmo di Antonello Grimaldi e nel piccolo film indipendente Nelle tue mani di Peter Del Monte. Il 2007 si rivela così un anno molto proficuo dove l'attrice dimostra grandi capacità di adattamento, seppur prediligendo il genere drammatico a quello comico.
Grandi ruoli per piccoli drammi italiani
Nel 2008 recita al fianco di Marco Foschi in Riprendimi di Anna Negri, presentato al Sundance Film Festival, dov'è una giovane montatrice obbligata al precariato cronico. Entra poi nel cast tutto al femminile di Due partite (2008) diretto da Enzo Monteleone, tratto da uno scritto teatrale di Cristina Comencini, ed è poi la straordinaria protagonista, assieme a Silvio Orlando, di Il papà di Giovanna (2008) di Pupi Avati, grazie al quale vince il David di Donatello come miglior attrice protagonista. Apparentemente fragile e delicata, è la perfetta incarnazione di una figlia della borghesia fredda che Luca Guadagnino decide di rappresentare in Io sono l'amore (2009). Dopo lavori minori come Non c'è più niente da fare (2008) e In carne e ossa (2008), dove interpreta una giovane anoressica salvata dalla protezione di uno psichiatra francese, interpretato da Ivan Franek.
Diritti, Soldini e Costanzo
Alberto Dall'Ara la sceglie per una parte secondaria nel suo cortometraggio La seconda famiglia (2009), poi Alba diventa una dei protagonisti del pluripremiato L'uomo che verrà (2009) di Giorgio Diritti. Ormai consacrato volto del cinema italiano, viene scritturata come protagonista di Cosa voglio di più (2010) di Silvio Soldini, dov'è una giovane in crisi sentimentale che prende una sbandata per Pierfrancesco Favino. Ruolo da attrice principale anche in La solitudine dei numeri primi (2010) di Saverio Costanzo, seguito dalla partecipazione al cortometraggio Diarchia (2010) di Ferdinando Cito Filomarino, con Riccardo Scamarcio e Louis Garrel, fino al drammatico Sorelle mai (2010) di Marco Bellocchio. Nel 2011 ritrova Silvio Orlando nella commedia Missione di pace, nella quale viene diretta da Francesco Lagi, e l'anno successivo torna a essere diretta da Bellocchio in Bella addormentata e ancora una volta da Soldini in Il comandante e la cicogna. Nel 2014 è diretta dalla sorella Alice in Le meraviglie, presentato (in concorso) al Festival di Cannes, e in seguito è protagonista del film di Saverio Costanzo Hungry Hearts e di quello di Laura Bispuri Vergine giurata. Farà parte anche del cast del nuovo film internazionale di Matteo Garrone, il fantasy d'autore Il racconto dei racconti e del film di Marco Bellocchio Sangue del mio sangue (2015), dedicandosi poi alla commedia di Paolo Genovese Perfetti sconosciuti (2016). Sarà poi Santa Chiara, accanto a Francesco/Elio Germano nel film di Renaud Fely e Arnaud Louvet Il sogno di Francesco e parteciperà al thriller francese di Thomas Kruithof La meccanica delle ombre. Dopo aver lavorato ancora una volta con Laura Bispuri (Figlia mia), recita nel film della sorella in concorso a Cannes Lazzaro felice e in Troppa grazia di Zanasi, anch'esso presentato al Festival alla Quinzaine des réalisateurs. Si dedica anche alla televisione recitando ne Il miracolo, serie nata da un'idea dello scrittore Niccolò Ammaniti e diretta da Ammaniti stesso insieme a Lucio Pellegrini e Francesco Munzi.
Dopo aver lavorato per la sorella Alice in Lazzaro felice e per Laura Bispuri in Figlia mia, la troviamo nell'esordio alla regia di Ginevra Elkann Magari, in cui recita al fianco di Riccardo Scamarcio. Nel 2020 presenta alla Mostra del Cinema di Venezia il film di Daniele Luchetti di cui è protagonista: Lacci. La vedremo ancora in Tre piani (2021) di Nanni Moretti, ma anche ne Il paradiso del pavone (2021) di Laura Bispuri, mentre nel 2022 è protagonista dell'esordio alla regia di Jasmine Trinca Marcel!, presentato al Festival di Cannes.
Nel 2023 sarà protagonista di Mi fanno male i capelli di Roberta Torre e la vedremo nel film della sorella Alice La chimera e in quello di Ginevra Elkann Te l'avevo detto (2023).
Troppa grazia è un film anomalo come tutti quelli scritti e diretti da Gianni Zanasi: difficile catalogarlo secondo un unico genere. Al suo interno si muovono personaggi credibili che affrontano situazioni al limite della credibilità. Ma le relazioni (e le reazioni) sono autentiche, hanno il sapore della vita vissuta: anche per gli attori che li interpretano. Ne abbiamo parlato con il regista e parte del cast
"I fantasmi di Ismael (guarda la video recensione) è l'8 ½ di Arnaud Desplechin", afferma Alba Rohrwacher, a Roma insieme al regista e a Louis Garrel per presentare il film nell'ambito della rassegna di nuovo cinema francese Rendez-Vous, "non solo perché racconta la crisi amorosa e lavorativa di un regista, ma anche perché è pieno di rimandi, rincorse, vertigini e riferimenti all'arte, ma riesce a rimanere concreto e accessibile al pubblico"