Le cose che verranno - l'Avenir |
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Un film di Mia Hansen-Løve.
Con Isabelle Huppert, André Marcon, Roman Kolinka, Edith Scob.
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Titolo originale L'avenir.
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 100 min.
- Francia 2016.
- Satine Film
uscita giovedì 20 aprile 2017.
MYMONETRO
Le cose che verranno - l'Avenir
valutazione media:
3,33
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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La rinascita di una donnadi FlyantoFeedback: 104180 | altri commenti e recensioni di Flyanto |
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mercoledì 26 aprile 2017 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Isabelle Huppert, dopo "Elle", con "Le Cose che verranno - l' Avenir", ritorna nelle sale cinematografiche con un altro interessante ruolo di donna e, precisamente, quello di un'insegnante di filosofia presso un liceo parigino, sposata da molti anni con un altrettanto insegnante, con due figli ormai indipendenti e con una madre anziana abbastanza problematica vista l'avanzata età. Alla notizia improvvisa ed inaspettata da parte del marito di venire da lui abbandonata perchè innamoratosi di un 'altra donna, per la protagonista inizia una serie di avvenimenti, quali il ricovero urgente presso un istituto e la conseguente morte della madre, il licenziamento da parte della casa editrice presso cui elle pubblicava e curava opere filosofiche, la frequentazione amicale e rispettosa con un suo giovane e brillante ex-studente, la nascita di un nipotino figlio della propria figlia, che le cambieranno completamente l'esistenza, rinnovandola come persona.
La regista Mia Hansen-Love, già nota per le sue pellicole in cui presenta ritratti di varie tipologie di donna (vedi quello adolescenziale di "Un Amore di Gioventù" e quello più autobiografico di giovane mamma e moglie rimasta presto vedova de "Il Padre dei Miei Figli"), con "Le Cose che verranno - L'Avenir" ritrae una donna , ormai non più troppo giovane , ma ugualmente affascinante ed intellettualmente viva, che improvvisamente si trova sola ma provvista di una libertà non ancora conosciuta e soprattutto assai apprezzabile e pertanto con una nuova forma di vita che non si era mai immaginata. Come tutte le pellicole precedenti della regista, anche quest'ultima è caratterizzata dall'assenza di azione e poggia principalmente sull'introspezione psicologica e sulla riflessione. Dunque un film molto delicato e suggestivo, dove il dialogo e le espressioni dei volti acquistano un' importanza determinante e dove tutto ciò è reso magistrale dall'ottima, come sempre, interpretazione di Isabelle Huppert che si conferma attrice di grande talento.
Altamente consigliabile per chi apprezza i films intimistici.
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