The Hateful Eight |
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Un film di Quentin Tarantino.
Con Samuel L. Jackson, Kurt Russell, Jennifer Jason Leigh, Walton Goggins, Demián Bichir.
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Titolo originale The Hateful Eight.
Western,
Ratings: Kids+16,
durata 167 min.
- USA 2015.
- 01 Distribution
uscita giovedì 4 febbraio 2016.
MYMONETRO
The Hateful Eight
valutazione media:
3,46
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Tarantino all'ennesima potenzadi FogazzaroFeedback: 100 |
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giovedì 11 febbraio 2016 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ecco uno dei film che rappresenta al meglio la tanto discussa affermazione del regista Tarantino, quando sosteneva che. "Il mio cinema o si ama, o si odia". Infatti ritengo che lo spettatore medio non apprezzerà a pieno questa opera cinematografica senza essere già un fan affermato di Quentin o senza essere cosciente di come "fa" cinema Tarantino. Che sia un regista (ed uno sceneggiatore) eclettico è risaputo. Con "The Hateful Eight" compie un altro passo avanti. Il film è chiaramente western, sebbene mostri in certe sequenze una tendenza al crime, innovazione che senza dubbio non guasta al fine del film. Per chi ha visto i precedenti film, l'ottava opera di Tarantino sembra una community degli attori che l'hanno accompagnato negli anni: l'immenso Samuel L. Jackson, il ritrovato Michael Madsen, il sapiente Kurt Russel, e l'abile Tim Roth (più qualche personaggio minore già visto comunque nei suoi film passati). Gli altri sono nuovi membri della famiglia, come Jennifer Jason Leigh o Channing Tatum. Cosa assume grande importanza in questo film? L'intervallo. Tranquilli non è un insulto sarcastico atto a screditare il film, bensì è un omaggio a quei minuti di pausa che in questo film rappresentano una pausa narrativa incredibilmente tattica. Voluto dallo stesso Tarantino, l'intervallo è posto a dividere le due diverse "ora e mezzo" che compongono il film. La prima, composta solo quasi esclusivamente di dialoghi e presentazioni degli "odiati otto" (che potrebbero essere considerati nove invero inizialmente); la seconda, il puro e perverso macello "Tarantiniano". Sebbene io sia un inguaribile fan del regista devo ammettere che avevo l'impressione che il film scricchiolasse prima dell'intervallo, poichè forse ha osato troppo il regista ad allungare la prima parte del film. Ma gli si perdona suvvia! Era tanto che Tarantino agognava un'opera western di 3 ore alla Sergio Leone! (Django non bastava). Ma quando inizia la senconda parte è libidine pura, e rivaluta tutto ciò che hai visto in precedenza. Tutto ciò accompagnato da un'altrettanto sapiente musica di Ennio Morricone, mai banale.
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