"Questo film ha molte similitudini con 'Le iene'. Una delle ragioni per cui 'Le iene' funziona così bene è la suspence. La suspence è come un elastico: continui a tirarla per cinque, sei minuti...se posso tirare l'elastico fino a venticinque minuti, e non si spezza, è ancora meglio!"
Quentin Tarantino.
I riferimenti da cui "The hateful eight" attinge sono numerosi: dal thriller alla Agatha Christie, all'horror "Carrie: lo sguardo di Satana", dai western classici rivisitati secondo lo schema "tutti contro tutti", ai procedurali giudiziari, fino ad autocitazioni dei suoi capolavori precedenti. Tarantino ha impastato consapevolmente questi generi e li ha amalgamati, producendo una sintesi originale. L'opera -divisa in sei capitoli- inizia con un diligenza che arranca sulle piste gelate del Wyoming. Tutta la prima parte è giocata sul contrasto tra gli spazi sconfinati della frontiera (siamo intorno al 1865, subito dopo la fine della guerra civile) e l'ambito angusto della diligenza che arriverà ad ospitare quattro persone: un cacciatore di taglie che ha in custodia una criminale in procinto di essere impiccata a Red Rock, un ex maggiore afroamericano dell'esercito unionista, un futuro sceriffo.
I dialoghi tra i quattro protagonisti, pur utili a caratterizzare i personaggi, mi sono parsi prolissi e privi di mordente, anche se rivelano dettagli significativi del loro passato. Veniamo così a conoscenza dei trascorsi del maggiore Warren (interpretato da un monumentale Samuel L. Jackson), ex soldato nordista di colore, divenuto in seguito cacciatore di taglie e di Mannix (un magnifico Goggins), rinnegato sudista che afferma di essere stato nominato sceriffo di Red Rock.
La seconda parte del film si svolge in uno spazio delimitato, l'emporio di Minnie, dove la diligenza si ferma per sfuggire a una tormenta che rende il percorso impraticabile. Nel rifugio, vi sono altre quattro persone (un ex-generale confederato, un messicano, il boia di Red Rock e un cow boy) che completano gli "hateful eight". Non voglio dire nulla di questa seconda parte, se non che il clima di sospetto, tensione, inganni, dissimulazioni aumenta progressivamente fino ad esplodere fragorosamente.
I lettori non me ne vorranno, ma ho trovato questa seconda parte non perfettamente riuscita. Per riprendere la citazione iniziale, l'elastico è stato teso troppo a lungo e, invece di spezzarsi, si è afflosciato, ha perso tensione. A volte si ha l'impressione che Tarantino abbia ecceduto con le autocitazioni (i dialoghi alla "Pulp Fiction", il clima di sospetto generalizzato delle Iene) e abbia proposto un esercizio di stile un po' fine a se stesso. Ma anche nel momento in cui l'autore si discosta da questa impostazione, ho rilevato eccessi nella messa in scena. La violenza -altrove, come in Kill Bill, ritualizzata secondo stilemi crudi, ma eleganti- qui assume connotazioni splatter un po' disturbanti, soprattutto perché esibita volutamente sopra le righe. Ho trovato invece ben realizzati gli aspetti dell'inchiesta "giudiziaria", quasi sul modello di Poirot, come anche la dimensione "politica" del film, che sviluppa i temi del conflitto nord-sud alla luce delle ferite lasciate dalla guerra civile americana.
In sintesi: un lavoro stimolante, ma prolisso e non compiutamente risolto, nettamente inferiore ai capolavori che disseminano la carriera di Tarantino. Un vero peccato, soprattutto in relazione alle grandi aspettative che questa produzione aveva suscitato.
[+] lascia un commento a writer58 »
[ - ] lascia un commento a writer58 »
|
guy53
|
martedì 9 febbraio 2016
|
centrato !
|
|
|
|
Concordo al 100. E' esattamente quello che ho provato guardando il film: inizio grandioso e promettente,1° flop sulla prolissità dei dialoghi nella diligenza; impressione di trovarsi a teatro (Agatha Christie) e gradevole suspence nell'emporio di Minnie, che poi si risolve in un nulla per lo splatter finale. Poteva far meglio.
|
|
[+] lascia un commento a guy53 »
[ - ] lascia un commento a guy53 »
|
|
d'accordo? |
|
francesco2
|
mercoledì 10 febbraio 2016
|
io aggiungerei.........
|
|
|
|
....come ho scritto nella mia recensione, che anche l'inchiesta giudiziaria è molto più fumo che non arrosto.............un fumo oltretutto fine a sé stesso, probabilmente"postmoderno" nel senso peggiore del termine.
[+] ripensando al film...
(di writer58)
[ - ] ripensando al film...
|
|
[+] lascia un commento a francesco2 »
[ - ] lascia un commento a francesco2 »
|
|
d'accordo? |
|
no_data
|
domenica 14 febbraio 2016
|
pienamente d'accordo
|
|
|
|
Attenzione; spoiler. pienamente d'accordo con la recensione. Prime battute promettenti, bellissimo 70 mm, colonna sonora buona ma niente di speciale, ma subito i dialoghi si fanno ridondanti, inutilmente lunghi e inverosimili visto l'ambiente e il tipo di persone. Anche "al chiuso" dialoghi quasi fastidiosi, doppiaggi caricaturistici, specialmente quelli dell'inglese e del presunto sceriffo, molto fastidioso quello della donna. Inutili scene splatter. La prima ora ci si addormenta, poi piano piano la tensione sale per esplodere. Anche alcune scelte della sceneggiatura non convincono, a partire dalla necessità di sterminare il personale e la clientela di un emporio, quando 4 persone potevano tranquillamente tendere un agguato alla diligenza, così come il fatto che uno dei quattro "cattivi" trovi la necessità di nascondersi sotto la botola sapendo che l'attesa sarebbe potuta durare anche un paio di giorni; parimenti il nero, che conosceva vita morte e miracoli della padrona e dell'emporio, pur sapendo sin dall'inizio che qualcosa non quadrava, non si era posto il problema che qualcuno fosse nascosto in cantina, o perlomeno i cadaveri dei padroni dell'emporio.
[+]
Attenzione; spoiler. pienamente d'accordo con la recensione. Prime battute promettenti, bellissimo 70 mm, colonna sonora buona ma niente di speciale, ma subito i dialoghi si fanno ridondanti, inutilmente lunghi e inverosimili visto l'ambiente e il tipo di persone. Anche "al chiuso" dialoghi quasi fastidiosi, doppiaggi caricaturistici, specialmente quelli dell'inglese e del presunto sceriffo, molto fastidioso quello della donna. Inutili scene splatter. La prima ora ci si addormenta, poi piano piano la tensione sale per esplodere. Anche alcune scelte della sceneggiatura non convincono, a partire dalla necessità di sterminare il personale e la clientela di un emporio, quando 4 persone potevano tranquillamente tendere un agguato alla diligenza, così come il fatto che uno dei quattro "cattivi" trovi la necessità di nascondersi sotto la botola sapendo che l'attesa sarebbe potuta durare anche un paio di giorni; parimenti il nero, che conosceva vita morte e miracoli della padrona e dell'emporio, pur sapendo sin dall'inizio che qualcosa non quadrava, non si era posto il problema che qualcuno fosse nascosto in cantina, o perlomeno i cadaveri dei padroni dell'emporio.Insomma, una mezza delusione.
[-]
[+] concordo
(di vecchitobia)
[ - ] concordo
|
|
[+] lascia un commento a no_data »
[ - ] lascia un commento a no_data »
|
|
d'accordo? |
|
staik�n
|
lunedì 15 febbraio 2016
|
quasi d'accordo
|
|
|
|
Mi trovi quasi completamente d'accordo. La prima parte è in effetti un'accozzaglia di dialoghi utili, per carità, ma, come dici tu, prolissi. Definirei questa prima parte un virtuosismo che Tarantino si sarebbe potuto risparmiare. Non concordo invece per quanto riguarda la seconda parte. È vero, l'elastico della tensione si è effettivamente afflosciato, ma questo ancora durante i primi 80 minuti. Quando comincia la seconda parte, ci si arriva esausti, dopo un primo tempo atrofizzante. Ma di per sé, credo che il secondo tempo del film sia davvero godibile, che sia il Tarantino che un po' tutti ci aspettavamo. Ed è forse proprio questo il punto, il motivo per cui Tarantino secondo molti abbia fatto un flop con questo film: le aspettative.
[+]
Mi trovi quasi completamente d'accordo. La prima parte è in effetti un'accozzaglia di dialoghi utili, per carità, ma, come dici tu, prolissi. Definirei questa prima parte un virtuosismo che Tarantino si sarebbe potuto risparmiare. Non concordo invece per quanto riguarda la seconda parte. È vero, l'elastico della tensione si è effettivamente afflosciato, ma questo ancora durante i primi 80 minuti. Quando comincia la seconda parte, ci si arriva esausti, dopo un primo tempo atrofizzante. Ma di per sé, credo che il secondo tempo del film sia davvero godibile, che sia il Tarantino che un po' tutti ci aspettavamo. Ed è forse proprio questo il punto, il motivo per cui Tarantino secondo molti abbia fatto un flop con questo film: le aspettative.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a staik�n »
[ - ] lascia un commento a staik�n »
|
|
d'accordo? |
|
marco r
|
martedì 16 febbraio 2016
|
tarantino è sempre lui...
|
|
|
|
A grandi linee d'accordo sul commento. L'ho visto pochi giorni fa al cinema. Mi sono divertito un mondo. E' vero, non credo sia il suo film migliore, le autocitazioni si sprecano, ma è sempre il "mio" Tarantino. Questa sorta di "giallo" in vecchio stile, uno standard, ma teatrale e molto lungo mi è piaciuto. Molto divertente e ben inscenata (anche nelle inquadrature) l'infinita gag della porta, strettamente legata all'altra storia della lettera. Inquadrature come sempre da urlo, molte delle quali ricalcano decisamente quelle dei vecchi "spaghetti western", ma con una marcia in più. Grandissimo Kurt Russell, strepitosa Jennifer Jason Leigh (fantastico il suo occhio nero volutamente finto)e decisamente bravi tutti.
[+]
A grandi linee d'accordo sul commento. L'ho visto pochi giorni fa al cinema. Mi sono divertito un mondo. E' vero, non credo sia il suo film migliore, le autocitazioni si sprecano, ma è sempre il "mio" Tarantino. Questa sorta di "giallo" in vecchio stile, uno standard, ma teatrale e molto lungo mi è piaciuto. Molto divertente e ben inscenata (anche nelle inquadrature) l'infinita gag della porta, strettamente legata all'altra storia della lettera. Inquadrature come sempre da urlo, molte delle quali ricalcano decisamente quelle dei vecchi "spaghetti western", ma con una marcia in più. Grandissimo Kurt Russell, strepitosa Jennifer Jason Leigh (fantastico il suo occhio nero volutamente finto)e decisamente bravi tutti. Certo, tantissimo sangue degno dei migliori "splatter", ma talmente sopra le righe da risultare perlomeno grottesco, alla...Tarantino. E' sempre un piacere, comunque.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a marco r »
[ - ] lascia un commento a marco r »
|
|
d'accordo? |
|
fede17
|
lunedì 27 marzo 2017
|
"stranamente" d'accordo
|
|
|
|
I dialoghi sono inizialmente ben strutturati ma, come hai ben detto, cominciano ad afflosciare il ritmo del film e la suspence che Tarantino sa ben costruire perde di qualità. Unica volta in cui posso dire di essere d'accordo
|
|
[+] lascia un commento a fede17 »
[ - ] lascia un commento a fede17 »
|
|
d'accordo? |
|
|