Tratti dal bel libro per ragazzi firmato con il medesimo titolo dallo stesso William Joyce che qui dirige assieme a Brandon Oldenburg, questi quindici minuti ne ripropongono la grazia e la leggerezza, oltre che il grande amore per i libri e per chi a essi si dedica. Al buon Morris piace la vita contemplativa tra lettura e scrittura, ma all’improvviso gli cade il cielo sulla testa e la sua esistenza va a gambe all’aria: il momento difficile ha termine quando una ragazza gli dona un volume che lo accompagna in una sorta di biblioteca vivente della quale si prenderà cura fino alla fine dei suoi giorni per poi ricominciare un altro ciclo. La vicenda incanta i bambini, ma non può lasciare indifferenti gli adulti (specie quelli che amano leggere): il disegno resta caldo e rotondo come quello di casa Pixar per la quale Joyce ha lavorato e quelle invenzioni che già sorprendevano sulla carta stampata, coinvolgono piacevolmente anche in movimento, in special modo quando Morris si relaziona con i volumi, ognuno con una sua personalità, della biblioteca o si immerge (alla lettera) fra le loro pagine. Il cortometraggio si rivela così essere un piccolo gioiello che non merita di essere riservato alla sola attenzione dei più piccoli.
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