Cuori |
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Un film di Alain Resnais.
Con Laura Morante, Pierre Arditi, Lambert Wilson, Isabelle Carré, Claude Rich.
continua»
Titolo originale Coeurs.
Drammatico,
durata 125 min.
- Francia, Italia 2006.
- Bim Distribuzione
uscita venerdì 1 dicembre 2006.
MYMONETRO
Cuori
valutazione media:
3,40
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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CUORI VERSUS CRASHdi bloggerFeedback: 0 |
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lunedì 4 dicembre 2006 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
L’ultima fatica dell’84enne Maestro Alain Resnais, Cuori, ispirato a una piéce di Alan Ayckbourn “Private fears in public places”rappresenta la disincantata e sofisticata via europea per raffigurare il disagio delle vita nella metropoli contemporanee ed evoca, per opposizione, Crash-contatto fisico, il film di Haggis, vincitore dell’Oscar: nella pellicola ambientata a Los Angeles un coro di personaggi emblematici vedeva i riflessi delle proprie paure nel groviglio urbano multirazziale e interclassista, concepito però anche come occasione di conoscenza di sé e di riscatto; nel lungometraggio francese i sei protagonisti l’inferno lo hanno all’interno di casa o dell’ ufficio, nel padre, nel compagno/a, nella segretaria o nella sorella, mentre la città, avvolta nella nebbia, lattiginosa, resta presenza evanescente, giacché per le strade si incrociano, senza sfiorarsi, tante solitudini diverse e incomunicabili se non per caso e per brevi istanti. Danno una mesta cadenza alle microstorie i fiocchi di neve che come lievi singhiozzi o lacrime troncano dialoghi ed incontri inutili. Cuori taglia fuori da un qualunque contesto sociale i sei protagonisti e ne mette alla gogna la sconfortata impotenza isolandoli e costringendoli alla claustrofobia di un palcoscenico, inquadrandone spesso dall’alto la vuota disperazione e il goffo tentativo di sfuggirvi: obbligato a far parte di un gioco, diretto da un enigmatico altrove, ciascuno improvvisa le sue mosse e spostandosi nella scacchiera, diventa per l’altro inconsapevole strumento di tortura. La disposizione delle pedine crea ad intermittenza un equilibrio illusorio ed apparente: i rapporti umani e le convivenze significano abitare una stanza divisa a metà con una solo finestra, ove si soffoca o si gela insieme. Per tutti il passato lascia rimpianti e desideri mai realizzati, rancori e sensi di colpa, soggiogando presente e futuro: una coppia cerca un luogo ideale per trovare pace e stabilità ma scopre dopo la passione la reciproca indifferenza, un agente immobiliare si macera nel desiderio per la fedele segretaria incapace di ricambiarlo, in costei la devozione al Dio dei testi sacri convive grottescamente con l’ esibizionismo, un barista subisce gli insulti del vecchio padre infermo, un ex militare disoccupato ciondola per i bar ubriaco, non sapendo che fare di se stesso, una giovane donna mette annunci per trovare l’anima gemella e si reca agli appuntamenti al buio con un vistoso fiore rosso, tradizionale simbolo di eros, e ne torna immancabilmente delusa. Dunque un intrecciarsi di aspirazioni e frustrazione pretestuoso ma quasi sempre orchestrato razionalmente: religione, amore, pietà filiale che nell’apatia nebbiosa si tramutano in fantasmi e fanno diventare il dramma della volontà spenta commedia.http://slilluzicando.splinder.com
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