Salvate il soldato Ryan |
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Un film di Steven Spielberg.
Con Tom Hanks, Tom Sizemore, Edward Burns, Matt Damon, Barry Pepper.
continua»
Titolo originale Saving Private Ryan.
Guerra,
Ratings: Kids+16,
durata 167 min.
- USA 1998.
- UIP - United International Pictures
uscita venerdì 30 ottobre 1998.
MYMONETRO
Salvate il soldato Ryan
valutazione media:
3,89
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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È nobil prender l’armi….di Luigi ChiericoFeedback: 36971 | altri commenti e recensioni di Luigi Chierico |
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giovedì 5 giugno 2014 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Uno dei tanti film sulla seconda Guerra mondiale che ha mietuto oltre 70 milioni di persone tra civili e militari.Ovviamente un film per e con solo uomini, soldati o ufficiali,con tutte le armi,i mezzi di guerra e tamto, tanto sangue. Qui capita ad un apitano di comandare la sua compagnia.Tom Hanks ricopre benissimo la parte del cap.Miller.Non possiamo che assistere per circa tre ore (le guerre non sono brevi)a furibonde battaglie, a perdite di giovani vite lontano dalle loro case,in una terra che a stento coprirà ciò che resta dei loro corpi martoriati. Dal testo:”Quel che avvenne dopo parve una febbricitante delirio,mentre i vivi si muovevano tra i morti,sentendosi improvvisamente svuotati di ogni energia”.“Lungo la battigia si vedevano galleggiare cadaveri...urtando l’uno contro l’altro”.Si dirà:la guerra è guerra,la guerre c’est la guerre, visto che la storia si svolge durante lo sbarco in Normandia. Che assurda giustificazione. Purtroppo alla guerra ci si arriva per la provocazione e prevaricazione di un solo uomo, generalmente. C’è sempre un capo che decide e comanda: armiamoci e partite, morite per la Patria,il mio ideale sia anche il vostro. Guerra santa,di confini,di dominio,di conquista,di rivoluzione di indipendenza,di secessione.Il film mostra quindi sino in fondo le atrocità della guerra,nelle battaglie, come nelle ritirate, negli attacchi, come in difesa.La morte non fa distinzione di età, di nazionalità, di grado e divisa, e neanche di colore, ignora la parola xenofobia. Sotto questo profilo il film si lascia apprezzare per tutto il suo realismo, per i sentimenti che accomunano tutti coloro che mettono a repentaglio la propria vita, spesso per nulla,vedi “L’arpa birmana” o in “Sogni” l’episodio del comandante superstite che torna a casa dopo aver mandato a morire la sua compagnia.L’interpretazione di tutti,nessuno escluso,è in riga col film, spiccano,ovviamente,le 2 figure principali del citato Tom Hanks e quella di Matt Damon, nella parte di James Francis Ryan. La colonna sonora, tra tante bombe, esplosioni,rovine, polvere e fumo, ha trovato posto, qualche disco ascoltato da un palazzo in rovina e fatto ascoltare ai propri compagni. Gli effetti, la fotografia non sono eccellenti, tuttavia nel contesto giustificano l’oscar. Sebbene quindi il film tratti un episodio dell’ultima guerra, quasi a voler trovare almeno un lato umano, in tanta disumanità, si inserisce uno gesto di generosa pietà. Il Capo di stato maggiore dell'esercito, il generale George C. Marshall apprende che la famiglia Ryan ha già perso 3 figli in guerra e quindi sente lo scrupolo di restituire vivo almeno il figlio James Francis, che è impegnato proprio nello sbarco in Normandia. Questa è la motivazione che si dà al film, come all’omonimo libro di Max Allan Collins. In un conflitto che è costata la vita ad oltre 70 milioni di persone, che provocò circa 60.175 morti il 6 agosto 1945 alle 8:16 e 8 secondi, con il lancio della prima bomba atomica su Hiroshima, non può trovare scrupolo nel comando dato dal Capo di Stato Maggiore “Salvate il soldato James Francis Ryan”. Un comando che può mandare altri uomini alla morte, al suicidio, senza ottenere il ritorno in famiglia del soldato, oramai fratello dei suoi commilitoni e figlio del suo comandante. Sotto questo aspetto il film non può essere considerato un capolavoro, pur ricevendo il giudizio di ottimo per la sua realizzazione affidata al noto e bravissimo regista Steven Spielberg.chibar22@libero.it
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