Nuovo Cinema Paradiso |
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Un film di Giuseppe Tornatore.
Con Philippe Noiret, Salvatore Cascio, Marco Leonardi, Jacques Perrin.
continua»
Commedia,
durata 157 min.
- Italia 1988.
MYMONETRO
Nuovo Cinema Paradiso
valutazione media:
4,07
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Omaggio al cinema come memoria della vita sociale.di Great StevenFeedback: 70023 | altri commenti e recensioni di Great Steven |
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giovedì 5 giugno 2014 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
NUOVO CINEMA PARADISO (IT-FR, 1988) diretto da GIUSEPPE TORNATORE. Interpretato da PHILIPPE NOIRET – SALVATORE CASCIO – JACQUES PERRIN – MARCO LEONARDI – AGNESE NANO – ENZO CANNAVALE – LEOPOLDO TRIESTE – LEO GULLOTTA – BRIGITTE FOSSEY – PUPELLA MAGGIO § Salvatore Di Vita, detto Totò, viene iniziato all’arte del cinema dal proiezionista Alfredo, che lo accompagna nelle sale mostrandogli i trucchi e le bellezze del mestiere e insegnandogli ad amare profondamente i film. Dopo un incendio che lo rende cieco ad entrambi gli occhi, Alfredo prepara il giovane Salvatore, ormai ragazzo, a lasciare il paese per recarsi a Roma, dove il fanciullo ha intenzione di seguire studi cinematografici. Nel frattempo Totò è diventato il proiezionista di punta del Nuovo Cinema Paradiso, costruito in sostituzione della vecchia sala andata a fuoco. Trascorsi quarant’anni, Salvatore è divenuto un regista affermato, e quindi ritorna nel nativo paese siciliano in occasione del funerale di Alfredo e della demolizione del cinema nel quale ha lavorato in gioventù. Vedendo le sequenze tagliate da Alfredo durante una proiezione privata, egli si emoziona e, ripensando al passato, riesce a definire meglio il presente. Questo atto d’amore estremo per il cinema, inteso come settima arte e travisato sotto forma di elegia della scomparsa filmica in sala, vinse l’Oscar 1989 come migliore film straniero e il 2° premio al Festival di Cannes; e i due premi non sono stati attribuiti a caso, dal momento che la pellicola si presenta come un melodramma popolare con cadenze di opera celebrativa non priva di ridondanze ma ricca comunque di momenti sublimi e stupendi, e popolata di personaggi memorabili che escono dalla dimensione cinematografica per diventare eroi universali impressi nell’immaginario popolare. Tanto per fare qualche esempio: il vincitore alla lotteria e futuro magnate di Cannavale; il prete rigidissimo censore delle scene osé di Trieste; il balbuziente e impacciato inserviente di Gullotta; la pudica e delicata fidanzata della Nano; e naturalmente il verace, energico e meraviglioso Alfredo di Noiret (doppiato da Vittorio Di Prima), senza dimenticare i tre attori che incarnano Totò nelle fasi della propria crescita (bambino, adolescente, adulto). Tornatore si conferma cineasta di talento, con un taglio visuale insieme europeo e meridionalmente italiano, che fa apprezzare i suoi lavori tanto nel continente quanto in patria, grazie ad una rappresentazione internazionale che affianca alle componenti popolari elementi di grazia, leggiadria e gagliardia dal respiro quasi epico e attraversante molti livelli di splendore e perfezione. Il cinema drammatico degli anni 1980 si era un po’ arenato in uno stagno dalle correnti anemiche e labili, ma con quest’opera eccelsa si è decisamente riscattato, sia agli occhi del panorama artistico italico sia rispetto al clima culturale europeo e mondiale. La forza generosa trasuda da tutti i pori e si esplica senza rabbia, ma con una potenza che presegnala il forte amore per la settima arte e non dimentica di rappresentare nella semplicità dei dialoghi e delle situazioni la profondità siciliana del cameratismo, della solidarietà, del livore e dei rapporti sanguigni. L’edizione premiata è frutto di un radicale taglio eseguito dal regista in accordo col produttore Franco Cristaldi (fu eliminato un blocco di 25 minuti, togliendo il personaggio della Fossey), dopo le prime presentazioni nelle sale. All’estero circola come Cinema Paradiso. Come sempre, sognanti e ammalianti le musiche di Ennio Morricone, coadiuvato dal fratello Andrea. Nei frammenti in bianco e nero che vengono visualizzati nella sala privata dove siede il protagonista in serena contemplazione, compaiono fra gli altri: Marcello Mastroianni, Clara Calamai, Doris Duranti, Amedeo Nazzari, Totò, Valentina Cortese e James Stewart. Cinque premi della British Academy: film straniero, sceneggiatura, Noiret, Cascio e colonna sonora.
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