The Wolf of Wall Street |
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Un film di Martin Scorsese.
Con Leonardo DiCaprio, Jonah Hill, Margot Robbie, Matthew McConaughey, Kyle Chandler.
continua»
Biografico,
Ratings: Kids+16,
durata 180 min.
- USA 2013.
- 01 Distribution
uscita giovedì 23 gennaio 2014.
- VM 14 -
MYMONETRO
The Wolf of Wall Street
valutazione media:
4,05
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Lupo scatenatodi gabriellaFeedback: 17297 | altri commenti e recensioni di gabriella |
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martedì 4 febbraio 2014 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
L'unico modo di raccontare di Jordan Belfort, broker statunitense che tramite la società da lui fondata a Long Island, la sedicente Stratton Oakmond, negli anni 90 riuscì a truffare migliaia d'investitori e risparmiatori, è quello dell'immedesimazione, non solo nella sua mente, ma anche nel suo mondo eccessivo, spregiudicato e disinibito. Ed è il registro narrativo scelto da Scorsese,dal ritmo nervoso e ossessivo, che non è che voglia dare ( come alcuni asseriscono) , un' immagine edificante di Belfort, bensì ritagliarne con spudorata verità la sua incredibile ascesa nel mondo della finanza, il suo delirante desiderio di grandezza, il suo glamour tanto sfacciato quanto coinvolgente. La brillante interpretazione di Di Caprio, forse riesce in qualche modo a ingannare anche il pubblico, a tirarlo dalla sua parte, a ben guardare però non si ravvisa in lui scrupolo alcuno, o remora, perennemente lanciato nella sua folle corsa a accumulare denaro, auto e beni di lusso senza limite alcuno, un vortice inarrestabile in cui viene fagocitato, non si fa mancare nulla, orge e assunzione di droghe di ogni tipo, rapporti sessuali consumati al pari di una sniffata di cocaina, dove non esiste lo spazio per un sentimento, solo aridità, volgarità e disonestà, tutto centrifugato e con la furia devastante di una valanga. Scorsese firma il film più sfrontato e audace della sua lunga e brillante carriera, e ne affida la parte a un Di Caprio in forma smagliante, lo lancia a tutta velocità, come una freccia verso il bersaglio di un tanto sospirato e atteso oscar, gli concede anche un assolo,la scena tragicomica in cui Belfort, semiparalizzato da sostanze stupefacenti, peraltro scadute, bocconi sul pavimento, cerca di raggiungere l'auto per tornare a casa. Pur considerandolo un ottimo film, non lo ritengo il migliore del sodalizio Scorsese/Di Caprio, e francamente ho delle riserve sull'assegnazione della statuetta, personalmente la consegnerei a un altro truffatore, l'Irving Rosenfeld di Christian Bale la cui interpretazione mi è parsa più convincente, anche se devo ammettere che il suo personaggio ispirava più simpatia di Belfort, ma sono considerazioni personali, vedremo il prossimo 2 marzo che deciderà l'Academy.
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