The Wrestler |
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Un film di Darren Aronofsky.
Con Mickey Rourke, Marisa Tomei, Evan Rachel Wood, Mark Margolis, Todd Barry.
continua»
Drammatico,
durata 109 min.
- USA, Francia 2008.
- Lucky Red
uscita venerdì 6 marzo 2009.
MYMONETRO
The Wrestler
valutazione media:
3,78
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Rourke nell'interpretazione della sua vitadi FedsonFeedback: 7507 | altri commenti e recensioni di Fedson |
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martedì 19 febbraio 2013 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Storia di un wrestler ben organizzata e portata avanti e il regista ce lo mostra tramite una regia che sembra invadente dal punto di vista del protagonista, la maggior parte delle volte preso di spalle come se lui stesso non volesse mostrarsi al pubblico per via del suo carattere chiuso. Mickey Rourke s’immedesima perfettamente nel ruolo, dando prova del suo sottovalutato talento nelle arti drammatiche, specie in un ruolo che ha a che fare anche con la famiglia nonostante una vita fatta di soli “successi di serie B” nel mondo del wrestling e “successi di serie F” nel mondo dell’amore e della famiglia. Uso di droghe, un rapporto con una figlia che ormai ripudia il proprio padre, wrestling, tecniche finte quanto dolore, il tentativo di riscattarsi completamente dopo una vita di “assenza personale nel mondo reale”, sono gli ingredienti di questo film ben scritto e diretto, ma soprattutto magistralmente interpretato in quanto solo Rourke poteva dare vita ad un personaggio così introverso e afflitto dalla propria persona, grazie anche ad un fisico ormai stanco dei continui sforzi (morali e fisici) causati dalla costante presenza dell’elemento della lotta (anche se sembra che le stesse ferite fisiche del protagonista sono causate più da agenti esterni a quel mondo, come se ogni giorno di sua assenza nella vita vera gli portasse una ferita e un danno in più, fisico e morale che sia). Si parla di un eroe ormai all’apice della sua carriera, di una persona che prima era un “qualcuno” ma che adesso è costretta ad allenare ragazzi-prova nelle palestre più scadenti del luogo, di un wrestler segnato dalla delusione e dal completo fallimento, e una persona come Rourke, avvolta dai fallimenti fino a qualche anno fa, è a dir poco azzeccata e perfetta in questa parte di tutto rispetto nei confronti della sua carriera. Non male la canzone finale di Bruce Springsteen, scritta appositamente per il film.
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