E chi non riesce a vedere che il film non è la storia di un perdente ma di un uomo che vince giorno dopo giorno,
restando, fino alla morte, integro e dalla parte di se stesso ? Tracciando giorno dopo giorno una sua linea, non
tra chi vince e chi perde, ma tra chi ha un cuore e chi non ha un cuore ? E chi non si accorge che questa linea non
è un ente geometrico ma una cicatrice che corre lungo la sua carne ? Sarà chi non può guardare alla propria morte
se non paragonandola a un tonfo sul ring, anzichè a un "volo d'angelo" sul ring ? Se dunque, durante le notti
d'inverno, un pezzo di carne maciullata può scongelarsi il sangue dentro un furgone non perchè sta bevendo una
birra, ma perchè lo ha tappezzato di foto che lo ritraggono in pose da combattimento, di cosa sarà mai fatto il suo
sangue ? E cosa risponderemo a chi parla di nostalgia del passato e dice : "occorre andare avanti" ? Ben poco
se poi quel qualcuno arriva al giorno del suo domani senza stupore, e anzi, ha la certezza di ritrovarsi dietro un
bancone,muovendosi non certo come un leone dentro una gabbia, ma come un Robin da etichetta che serve una
vecchietta..., una vecchietta che la tira lunga sul peso esatto della macedonia... Forse la verità è che nessun
intellettuale in grado di far battute sugli "uomini in calzamaglia" ha abbastanza amore da dare, e allora sì occorre
stare scrupolosamente attenti alle scatole di tonno e pomodoro da archiviare per non sentirsi vuoti , e non si deve
smettere di litigare con una partner lesbica per sentirsi vivi, e neanche smettere di strusciarsi attorno a una palo
(ma solo provvisoriamente) ricordando che si hanno grandi progetti in mente..., progetti che richiedono il calcolo
esatto della distanza a cui va tenuto l'amore.
Libertà è provarci e non riuscirci, avere nostalgia ma continuare a rincorrere l'amore fino a farsi male, fino a ritrovarlo
in quello che sei : Randy the Ram, "l'uomo in calzamaglia", l'uomo dai muscoli ipertrofici e con la chioma da Sansone.
Si badi, non una mistificazione, perchè non è aderendo nei fatti, ma nel cuore, che la forza dei simboli messi in gioco
assume valore. Solo gli intellettuali "non sanno" Randy the Ram non è un supereroe, i suoi fans sanno che cade
e continua a rialzarsi, che il suo cuore è spaccato in più parti, che era disposto a morire per credere in un sogno.
Vincenti o perdenti ? Spartizione sfigata. Cominciamo a porci la domanda : "Cosa, nella nostra vita, possiamo restituire
a Dio come sogno ?".
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