Via col vento |
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Un film di Victor Fleming, George Cukor, Sam Wood.
Con Clark Gable, Vivien Leigh, Leslie Howard, Hattie McDaniel, Olivia De Havilland.
continua»
Titolo originale Gone with the Wind.
Drammatico,
durata 222 min.
- USA 1939.
MYMONETRO
Via col vento
valutazione media:
4,80
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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il "film dei film" rimpiange il mondo del suddi mondolarianoFeedback: 19465 | altri commenti e recensioni di mondolariano |
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lunedì 18 aprile 2011 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Potrà non piacere a molti, soprattutto a chi detesta i fazzoletti strappalacrime e il cinema melodrammatico. Ma “il film dei film” non è solo retorica: è uno smisurato affresco epico inciso nell’immaginario collettivo. Difficile dire da dove derivi la sua leggenda, un mito che superò subito il successo del romanzo originale. Forse dagli attori, forse dalla smaltata cornice scenografica, forse dall’uso del technicolor (mai così brillante prima di allora), forse dalla lunghezza monumentale della pellicola... Un po’ di tutto insomma, come la storia stessa si apre su un amplissimo ventaglio di situazioni. Un amore inconsapevole (che non è solo quello nutrito per Rhett ma anche l’amore per la propria terra d’origine), l’odiata verità, la fine di un’epoca, l’incertezza, la nostalgia. Certi eccessi di patetismo, specie verso il finale dove i morti si accumulano, sono riscattati da questo microcosmo che rispecchia anche un malcelato rimpianto verso il mondo del sud, il ricordo di quell’America schiavista ma anche romantica e bucolica che ancora oggi sembra non tramontare mai. E poi, melodramma o meno, chi non versa nemmeno una lacrima davanti al capezzale di Melania ha davvero un fegato di ferro, al di là del quale può celarsi lo snobismo culturale, la voglia di demolire a tutti i costi un capolavoro in quanto tale. Doverosa la presenza di Gable - che odiava questo film - dato che la scrittrice si ispirò a lui per descrivere il protagonista del romanzo (ma alcune fonti citano anche Basil Rathbone). Vivien Leigh è la più bella donna della storia del cinema insieme a Liz Taylor. E la bravissima Mamy dell’ancor più brava doppiatrice italiana caratterizza una figura ormai scolpita nella memoria di tutti: ridoppiarla in un italiano grammaticalmente corretto sarebbe un peccato. Colonna sonora leggendaria, con quel meraviglioso tema i cui violini mi ricordano il tema della “Giustificazione di Brunnhilde” nella “Valchiria”.
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