Un buon film, niente di più e, soprattutto, neppure di meno.
Il film in se' ha una struttura classica, nulla di nuovo sul fronte del porto. Una storia di lotta, nella migliore tradizione del cinema pugilistico e agonistico in genere. La fine di una carriera, il nadir di chi è stato preso a pugni per tutta la vita e che si sente un disadattato fuori dal ring. La ricerca dell'amore e di un'identità (come padre e come persona).
Non c'è politica, non c'è retorica, non c'è sottotesto. C'è solo realismo e, per la figura gigante di un Mickey Rourke parallela alla sua biografia, perfino romanticismo. Solo questo non è classico, il romanticismo: vicino a quello crudo di Bukowski, a quello del perdente in stile asciutto alla "Un uomo da marciapiede". Sembra un film degli anni settanta, infatti, molto americano nel senso positivo del termine, non avulso dal free cinema. E poi c'è una ulteriore ricerca nel realismo del personaggio (a tutto tondo e seguito costantemente dalla macchina da presa) tramite un taglio quasi documentaristico più sporco di quello di Gus Van Sant, simile piuttosto ai fratelli Dardenne. Non c'è una vera parabola di successo e caduta, come a dare per scontato che quella l'hanno resa bene già film inarrivabili come "Toro scatenato", quindi aggiriamo il confronto, ma c'è un frammento importante di una piccola vita emarginata che non sa fare altro che farsi ammazzare di botte per sopravvivere. Dietro ai tagli nella carne, dietro allo squallore dello spettacolo di violenza, c'è l'anima del film e di Mickey Rourke.
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ju_ju_hound
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lunedì 16 marzo 2009
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realismo?
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Scusa Stefano,realismo? è tutta fiction a partire dal volto di Rourke. Realismo cosa? Un film più costruito (oltretutto per passare come non-costruito) non s'era mai visto. Non caschiamoci per favore. Senza astio nè rancore.
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alba
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lunedì 16 marzo 2009
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per ju_ju_hound..una domada
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Realismo è una categoria.Scusa tu in che filone lo metteresti? Qual'è un film realista? La classe di Cantet..per fare un esempio.? No, è per capire cosa intendi..A me è sembrato troppo realista, ma nel senso di troppo concreto.Che sia costruito nel senso che hai detto tu concordo. Insomma per intersi sulle parole.Grazie.
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mimmo fuggetti
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martedì 17 marzo 2009
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film più che realista
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E' una buona recensione la tua. Io però considero il film più che realista, se si considera il fatto che è stato girato con videocamera mobile, praticamente a spalla. Uno stile che ricorda quello della novelle vague, (cito "Fino all'ultimo respiro") e non mi sembra che si tratti di cinema classico! Poi lo si può notara anche dal fatto che il protagonista viene ripreso per i primi minuti senza mostrare il volto, ma solo di spalle. Ecco, questo è un altro esempio di come non si può parlare di cinema classico: non ci sono soggettive e oggettive nella prima sequenza del film.
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stefano montecchi
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mercoledì 18 marzo 2009
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m difendo
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Non sto parlando di "realismo" intendendo il genere post 2° guerra mondiale. Intendo dire che è un film realistico, non travisiamo. Classico? Sì, nella struttura, nell'impianto, in pratica nella scrittura della storia. Ovvio che poi un regista se lo personalizza e mette in scena la storia attraverso il suo occhio, al taglio che le vuole dare. Ma la struttura del film è classica, e molto.
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kermit80
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sabato 21 marzo 2009
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centrato
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Perfettamente d'accordo con te
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mimmo fuggetti
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sabato 21 marzo 2009
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ti contraddici
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E' chiaro che non possiamo parlare di realismo. Ma se consideri il film realistico e se analizzi la struttura del film, non si può fare a meno di considerare che si differenzia moltissimo dalla struttura classica americana degli anni del "new deal". Ovviamente è un mio parere e rispetto il tuo.
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