Cavalcando l'onda emotiva delle 13 Nominations Oscar, arriva anche da noi "Il curioso caso di Benjamin Button", trasposizione cinamtografica di un racconto di Francis Scott Fitzgerald. Film che ha avuto una gestazione lunghissima: rumors parlano di un progetto in cantiere dal 1994 e che è passato di mano in mano prima di attirare l'attenzione di David Fincher, già autore di film di culto come "Seven" "Fight club" e "Zodiac". Purtroppo il film ha deluso non poco le mie aspettative. Mai avrei pensato che un talento florido come quello di Fincher potesse partorire un'opera ai mei occhi così poco interessante. Il problema più che di natura tecnica è da ricercarsi nella struttura. Troppo ordinaria la vita del protagonista (ringiovanimento a parte) per catturare l'attenzione di uno spettatore smaliziato. Ti aspetti prima o poi un colpo di scena (o di genio) che risollevi il tutto dal torpore, ed invece il film continua con il suo incedere statico, piatto come una tavola. La storia d'amore tra i due protagonisti, che dovrebbe essere il motore dell'intero congegno, non tocca quelle corde recondite che ad esempio Danny Boyle (tanto per rimanere in tema Nominations 2009) è riuscito a stimolare con grande acutezza nel suo "The Millionaire". Più in generale, durante le quasi tre ore di visione, si alternano momenti interessanti ad altri del tutto superflui. La prima ora, per dire, scorre liscia come l'olio, senza tuttavia sfiorare grandi vette, poi il film si arrampica su sè stesso; la storia di Benjamin in guerra, la relazione con il personaggio di Tilda Swinton (sprecata), il ritorno del vero padre, sono episodi molto poco approfonditi e nessuno ne avrebbe sentito la mancanza se fossero stati tagliati per snellire un pò il tutto. Il finale poi con Daisy alle prese con un Benjamin bambino è buttato lì un pò a casaccio. Sarò impopolare, ma Brad Pitt mi è apparso come svogliato e, da suo grande estimatore, ricordo almeno 6-7 interpretazioni migliori che sono state totalmente snobbate. Resto quindi perplesso che la sua candidatura sia stata preferita, ad esempio, al grande Di Caprio visto in "Revolutionary Road". Cate Blanchett, al contrario, è divina come al solito nonostante un personaggio non del tutto sviluppato e coerente. In definitiva un film, a mio avviso, non riscito e che reputo inferiore sia a "The Millionaire" che a "Frost/Nixon", ma che all'Oscar potrebbe spuntarla per via di quel taglio epico di cui i concorrenti, film migliori ma meno ambiziosi, non dispongono.
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anti cormac
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sabato 14 febbraio 2009
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vita ordinaria?
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Ti sembra una vita ordinaria??!!!
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marco
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sabato 14 febbraio 2009
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postilla
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Zodiac è orribile non un cult...pessima recensione
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cormac mccarthy
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sabato 14 febbraio 2009
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"ordinaria"
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Forse mi sono espresso male, hai ragione. Per vita ordinaria intendevo un'altra cosa. Benjamin va in guerra, fa una miriade di viaggi, conoscenze e nuove esperienze, da questo punto di vista la sua è una vita fuori dagli schemi. Quello che intendevo per "ordinario" è il fatto che niente di tutto ciò lo segna o lo intacca. Studiando cinema si parla di punto di svolta; un dato momento in cui le cose cambiano, ebbene in questo film quest'aspetto (evoluzione del personaggio) è assente. Benjamin nasce cresce e muore sempre uguale a sè stesso e scusatemi ma io questo l'ho trovato molto poco interessante (opinione personalissima). P.S: grazie mille per aver attaccato l'anti al mio nick, lusingato! Scherzo, ovviamente.
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cormac macarthy delirio
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lunedì 16 febbraio 2009
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rimanga a casa
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...la invito a riflettere e rivedere il film... ovviamente lei è una persona poco colta e poco esperta sul mondo del cinema... sta parlando con una persona che il cinema nn lo vede ma lo crea.La invito ad una discussione verbale in merito e nn tramite una tastiera.Inizi a leggere testi poetici prima di affrontare con la sua mente tali pellicole, oppure piu semplicemente, scarichi un film con VAN DAMME o STEVEN SEGAL..
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cormac mccarthy
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lunedì 16 febbraio 2009
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x rimanga a casa
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1) Dare del lei ad una persona per poi offenderla personalmente è un controsenso 2)Io non volevo convincere nessuno, non ho questa presunzione, ho solo espresso una mia opinione. Lei la mette sul personale e va benissimo; volevo solo dirle che mi reputo una persona educata pertanto preferisco evitare inutili polemiche da stadio. Saluti
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giorgio_rossella
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lunedì 16 febbraio 2009
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scarichi
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scusate l'intrusione ma uno che si definisce uno che crea il cinema la frase "scarichi un film" sia un pò strana, insomma dovrebbero exere i primi a non favorire la pirateria. ciao
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martedì 17 febbraio 2009
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scarichi roger mccarty
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Scaricare ovviamente era riferito alla blanda qualità dei film consigliati al sig. McCarthy, poichè spero vivamente che non li acquisti sul serio altrimenti la cosa sarebbe grave...A qsto punto, aggredito Benjamin Button non mi meraviglierei di vedere attaccato anche il capolavoro dei capolavori, le ali della libertà...Il cinema è soggettivo e personale ma, non si può criticar cosi spassionatamente capolavori ed opere d'arte...Invito Steve McCarty a mettersi dietro la macchina da presa, creare un buon lavoro e poi poter criticare...Mi rifiuto di parlare cn chi il cinema lo vede tanto per passare tempo...
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martedì 17 febbraio 2009
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roger mccurtis
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MCCURTIS NE RIPARLEREMO AGLI OSCAR... MUOI DALLA VOGLIA D CONFRONTARMI CON LEI E LA ASPETTO CON ANSIA, TRAPIDO DAL CONFRONTO DIRETTO...
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