Al di là delle nuvole |
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Un film di Michelangelo Antonioni.
Con John Malkovich, Fanny Ardant, Kim Rossi Stuart, Jean Reno, Sophie Marceau.
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Drammatico,
Ratings: Kids+16,
durata 110 min.
- Italia 1995.
- C.G.D - Cecchi Gori Distribuzione
uscita venerdì 27 ottobre 1995.
MYMONETRO
Al di là delle nuvole
valutazione media:
3,36
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Un soffio di vento incessantedi giorpostFeedback: 0 |
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lunedì 9 febbraio 2009 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Antonioni-Wenders. Un binomio che a qualcuno dice poco, ad altri, invece, può suscitare un lieve ricordo prima e un ringraziamento poi: il ricordo di una storia che, in qualche modo, ogni uno di noi ha vissuto almeno una volta nella vita o che perlomeno l'ha immaginata e che ha poi rivisto in uno dei 4 episodi del film "Al di là delle nuvole"; il ringraziamento a chi ha fatto si che questi due personaggi potessero contemporaneamente stare dietro una macchina da presa almeno una volta nella loro carriera proprio per questo film tratto da un libro del regista ferrarese. Un soffio di vento incessante mentre John Malkovich resta in balìa di un'altalena osservando una foto che gli suscita un ricordo: è questa la scena cult del film. Ancora oggi riascolto volentieri Beach Sequence dei Passengers/U2 ripensando a quella sequenza, appunto, dove gli occhi di solito spiritati del grande attore croato-americano risultano addolciti dalla poetica di Wim e dalla ostinatezza romantico-rivoluzionaria di Michelangelo. Fatta eccezione per la scarsa prova di Rossi-Stuart, non a suo agio quando si tratta di recitare, la pellicola spazia da una commovente apparizione fugace di Jean Reno alla splendida favola raccontata da Chiara Caselli ad un sorprendente Peter Weller sulle anime che vanno lente. Ci si cala in un intermezzo pittorico donato dai maestri Mastroianni e Moreau per ammirare poi la sensualità di una Sophie Marceau mai così bella e da incorniciare. Alcune scene tra quest'ultima e Malkovich sono forse un po teatrali (come l'imbarazzo di lei dopo aver confessato l'omicidio)ma gli sguardi che si scambiano nel negozio sono da stampare in bianco e nero e mettere a muro. Il film è un intreccio di storie legate dal filo conduttore di un regista in cerca di ispirazioni. La prosa diventa sesso, il sentimento pervade i sensi, continuo è il respiro affannoso della scappatella avvenuta o di quella mai consumata...Quasi idillìo della settima arte. Quasi. Si sfiora il capolavoro. Sconsigliato ai superficialotti/bigotti.
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