Romanzo Criminale - La serie |
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Un film di Stefano Sollima.
Con Edoardo Pesce, Lorenzo Renzi, Orlando Cinque, Fausto Paravidino, Vincenzo Tanassi.
continua»
Formato Serie TV,
Poliziesco,
- Italia 2008.
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Dove finisce la storia e inzia la bravuradi melodyFeedback: 0 |
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martedì 13 gennaio 2009 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Mi sono avvicinata a questa serie con un certo scetticismo. Il cinema italiano non mi ha mai entusiasmata, le fiction anche meno. Era la storia ad intrigarmi, è quello che mi ha fatto sedere in poltrona a guardare per la prima volta.Ero curiosa di sapere di più sulla parabola di questi criminali. Criminali umani in qualche modo perchè vicini. Vestiti come i miei da ragazzi, romani esattamente come me, cresciuti e vissuti non molto lontano da casa mia. La forza era la verità della loro storia. Se ho seguito tutta la serie aspettando spasmodicamente l episodio successivo però non è stato solo per la curiosità di una cronaca passata ma non remota, è stato perchè un cast di attori pressochè ignoti ha saputo stimolare le mie emozioni, lasciare che mi calassi nei panni di ciascuno,lasciare che deprecassi e apprezzassi, ovvero ha fatto vivere dei personaggi con la loro complessità umana.Il resto ha completato l'opera, e per resto intendo una buona fotografia, una buona ricostruzione storica, un' attenzione ai dettagli (le piastrelle da interno!), all'abbigliamento, alle mode dell'epoca. Per resto intendo una buona colonna sonora, usata con sagezza. Era facile scadere nella canzonetta italiana anni 70 a ogni ripresa, cosa che non si verificata, anche i pezzi più popolari dell'epoca sono stati selezionati finemente e trasformati esaltazione della storia pura e semplice. Un plauso particolare meritano i dialoghi, i botta e risposta che solo i romani forse possono davvero apprezzare, traccia di un mondo quasi scomparso e così caratteristico. Per la prima volta ho pensato che l'Italia è riuscita a sfornare un prodotto televisivo di qualità, per la prima volta non ho preferito guardare l'ennesima puntata di Dot. House o di CSS, per la prima volta ero avvinta e rapita. Ora mi chiedo. Quanto sarà costata una serie del genere e quanto la disponibilità economica sia incisiva nella realizzazione di un prodotto di livello. Non so quanto sia stato sborsato per questa produzione, ne tanto meno da chi....ma chi ha il coraggio di investire sul talento secondo me difficilmente resta a secco. Spero che ci sia una seconda serie, anzi direi che sia dovuta, dato che siamo rimasti a ciondolare tutti quanti dalle labbra del Libanese accartocciato su stesso sotto la pioggia battente. Morte di un Re. Così mi è parsa. Sarà che i giovani non hanno più re ne regine, sarà che l'eroismo, anche nero, anche al contrario, è cosa che la mia generazione ignora totalmente. Per lo meno ora la vediamo passare attraverso un piccolo improbabile schermo.
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