Magnifico.
Siamo sulla Terra (o quello che ne rimane). Wall-E è un robot che da ormai 700 anni sta facendo sempre lo stesso lavoro: compattare la spazzatura accumulatasi sul pianeta.
Se non fosse per un piccolo insetto che lo segue ovunque sarebbe completamente solo.
Si è creato il suo nascondiglio (all'interno di un container), una specie di tana in cui il robottino porta tutto ciò che la curiosità gli ha fatto accumulare (oggetti di ogni tipo, addirittura una TV e lampadine funzionanti), e che gli permette anche di ripararsi durante le tempeste di sabbia.
E’ follemente innamorato di “Hello, Dolly!”, cassetta che si riguarda continuamente.
Tutto cambia quando sulla Terra arriva un'astronave mandata dagli umani (che vivono su una stazione spaziale non troppo lontana dal loro pianeta madre) che lascia un altro robot, EVE, il cui compito è quello di cercare eventuali forme di vita organica rimaste nel pianeta.
I due si incontrano (e il film raggiunge uno dei suoi apici), e da lì inizia l' "avventura".
La prima mezz'ora del film è praticamente senza dialoghi e può essere paragonata ad un film muto, soprattutto grazie alla figura di Wall-E, estremamente divertente, che per i gesti che fa mentre lavora (ma anche per la sua struttura) ricorda Charlie Chaplin.
La prima parte è anche quella visivamente più incredibile. La tecnica si perfeziona e la città abbandonata con montagne di rifiuti, polvere dappertutto ed edifici malmessi è talmente realistica che ti dimentichi che stai guardando un cartone.
Ma ciò che per me rende questo film un capolavoro è la capacità del regista di fondere perfettamente una storia d'amore (così intensa che, nonostante sia tra due robot, è una delle più coinvolgenti che abbia visto negli ultimi anni) con una storia di fantascienza raccontata con intelligenza, che ha anche come sfondo un messaggio sociale.
C'è magia, audacia, fascino nella realizzazione di "Wall-E".
E oltre a Chaplin ci sono evidenti riferimenti a Kubrick (e son sicuro di averne persi altri).
Spettacolare anche la colonna sonora e il sonoro.
Non è propriamente un film per bambini (a partire dalla parziale assenza di dialoghi), ma proprio per questo “Wall-E” non mancherà di trascinarvi con sé, di divertirvi, di emozionarvi fino a commuovervi e di rendervi partecipi di quello che fin'ora è il più audace esperimento della Pixar.
Il nastro sembrerebbe rotto ma non lo è: la Pixar si è battuta ancora, e con Andrew Stanton alla regia è venuto fuori un capolavoro (d'animazione), il loro miglior film e uno dei migliori film d'animazione che abbia mai visto, destinato a diventare un classico.
Guardatelo appena potete, amanti o no dei cartoni non potrete rimanere indifferenti di fronte a cotanta bellezza.
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