WALL•E |
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Un film di Andrew Stanton.
Con Ben Burtt, Elissa Knight, Jeff Garlin, Sigourney Weaver, Fred Willard, John Ratzenberger.
continua»
Animazione,
Ratings: Kids,
durata 97 min.
- USA 2008.
- Walt Disney
uscita venerdì 17 ottobre 2008.
MYMONETRO
WALL•E
valutazione media:
4,43
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Fantascienza e analisi culturale del nostro tempodi fiorentsFeedback: 0 |
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sabato 18 ottobre 2008 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
La Pixar non sbaglia un colpo. Se Ratatouille aveva fatto riscoprire la bellezza delle piccole cose e aveva instillato un po’ di fiducia nelle nostre capacità, Wall-e mostra, senza troppi complimenti, a cosa la nostra società consumistica ci sta portando. Giorno del giudizio 2110 circa. Solo la bellezza di settecento anni dopo Wall-e arriverà ad aprirci gli occhi sul mondo, ad abbattere lo schermo mediatico che ci divide dalla realtà e a ridarci la vita. Questo è Wall-e, questo è il nuovo capolavoro della Pixar. Per settecento anni un piccolo robot ha compresso e accatastato la nostra immondizia, tutto solo al mondo, con un unico insetto indistruttibile come amico (la Blatta immortale). Dimenticato acceso dagli uomini quando hanno abbandonato la terra non ha mai smesso di fare il suo lavoro. Arriverà Eve, un robot femmina (ma i robot non sono asessuati? L’amore è quindi universale?) a sconvolgergli la vita, ma in realtà sarà lui a sconvolgerla a tutti. Approdato a bordo della astronave che contiene i veri rifiuti della terra - quegli umani lardosi (che ricordano alquanto l’immagine del frequentatore di fast food) talmente tanto mediatizzati da non rendersi conto di ciò e di chi sta loro attorno – il piccolo robot contaminato dal mondo vero fungerà da elemento di disturbo e li sveglierà dal loro torpore mediatico. Globalizzazione e ambientalismo, questi sono i temi centrali del film, quelli più espliciti, quelli che fanno di questo un lavoro che non può essere relegato nella nicchia dei film per bambini. Un film adulto e maturo, come adulto è il pubblico a cui si rivolge regalando emozioni intense e momenti che fanno sfiorare le lacrime. Ciò nonostante Wall-e è un film crudo e potente che non lascia via di fuga alla nostra società iper consumistica. Le immagini iniziali della terra sono da apocalisse e il mega centro commerciale spiazza per quanto ricorda i nostri. Tutto il mondo è un ipermercato e un nuovo Grande Fratello frutto della globalizzazione e del consumismo sancisce i ritmi di vita degli umani “inconsapevoli” di quello che sta loro accadendo. Sono loro i veri robot. Tuttavia c’è una speranza. Il mondo, a quanto pare, si rifiuta di morire a causa della nostra stupidità e si rigenera a vita nuova autonomamente. Così un nuovo germoglio ridona speranza al nostro futuro e un piccolo robot ricorda valori e sentimenti che gli uomini sembrano aver dimenticato, o quanto meno assopito. Rimane il dubbio di come quei barilotti di ciccia siano riusciti a riprodursi dando vita ai bambinetti vestiti di rosso che ci vengono mostrati, ma probabilmente tra ottocento anni i bambini creati in laboratorio non saranno fantascienza (non lo sono poi molto nemmeno ora). Infondo, comunque, non è poi così importante. Wall-e con la sua fisicità che ricorda E.T., con i suoi occhini meccanici che esprimono più di quanto ogni parola (ne dice tre in tutto il film) possa fare ci ridà la vita, una nuova speranza e tante emozioni. Per concludere posso solo dire: << Grazie Pixar, Grazie mille per questa ennesima perla>>.
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