Il servo |
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Un film di Joseph Losey.
Con James Fox, Sarah Miles, Dirk Bogarde, Wendy Craig.
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Titolo originale The Servant.
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
b/n
durata 110 min.
- Gran Bretagna 1963.
- Cineteca di Bologna
uscita lunedì 2 maggio 2022.
MYMONETRO
Il servo
valutazione media:
4,21
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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il capolavoro di Loseydi brebertoFeedback: 0 |
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lunedì 28 luglio 2008 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Fa parte di quel ristrettro gruppo di film che si possono e si debbono vedere a ogni manciata di anni sempre con piacere e rinnovata ammirazione. I motivi? La metafora dei rapporti di classe è attuata lucidamente attraverso la storia devastante del padrone e del servo i cui rapporti finiscono per invertirsi in un gioco psicologico al massacro che raggiunge momenti di grande tensione e crudeltà : un discorso lucidissmo che raggiunge il suo scopo (mostrare la crisi di una classe, quella borghese, che ha perso il suo prestigio morale di un tempo e la dialettica servo-padrone in cui non c'è un vero vincitore, anche se il padrone viene ridotto a una larva) senza nessun pistolotto sociologico. Il dialogo è invece controllatissimo e si avverte la mano del finissimo drammaturgo e sceneggiatore Pinter che è sempre alieno da qualsiasi sbavatura. I due interpeti principali sono semplicemente formidabili, guidati benissimo: si è soliti lodare - giuustamente - Bogarde, ma penso che non sia da meno l'apporto del giovane James Fox, fra l'altro perfetto fisicamente. La regia è sorvegliatissima, così come i movimenti di macchina e l'uso esaltante della profondità di campo in quella casa a tre piani che è la vera protagonista del film, come una creatura umana. Molto viene detto, ma molto viene anche sapientemente suggerito - il latente rapporto omosessuale fra servo-padrone- in un groviglio di sentimenti e personaggi ambigui (ci sono anche le due donne che completano il gioco al massacro dei due protagonisti)che qualche anima bella a suo tempo potrà aver trovato scostante, ma che è uno dei pregi del film, della sua coerenza, della sua modernità, della sua ormai raggiunta 'classicità'. Una sola lieve pecca nella sceneggiatura, a mio parere: la sequenza nella ricca casa della fidanzata del padrone, che mi è sembrata troppo caricaturale nella rappresentazione dei due genitori.
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