fedeleto
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martedì 10 aprile 2012
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weir senza paura
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Max e' sopravvissuto miracolosamente ad un incidente aereo.Salvando i superstiti diventa un eroe,ma da questo momento cambia radicalmente la sua vita,e si sente invincibile senza un briciolo di paura.Reincontrera' la donna che ha perso il suo bambino nell'incidente e l'aiutera' a superare il trauma,riuscendo anche a ritornare dalla sua famiglia rischiando di avvelanarsi con la fragola frutto dal quale e' allergico.Anche se prima riusciva persino a mangiarle.Peter Weir(l'ultima onda,mosquito coast) dopo GREEN CARD,dirige un ottimo film tratto dal romanzo di Rafael Yglesias.La storia appunto si incentra sul personaggio di Max che rappresenta un vero e proprio messia che salva dalle macerie le persone nell'aereo,il suo essere cambia nel momento in cui vede una luce(segno divino) quasi fosse una strada illuminato dal buio che sta' calando(non a caso egli prova a dipingere L'ASCENSA ALL'EMPIREO di Bosch,segno di pace dell'anima).
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Max e' sopravvissuto miracolosamente ad un incidente aereo.Salvando i superstiti diventa un eroe,ma da questo momento cambia radicalmente la sua vita,e si sente invincibile senza un briciolo di paura.Reincontrera' la donna che ha perso il suo bambino nell'incidente e l'aiutera' a superare il trauma,riuscendo anche a ritornare dalla sua famiglia rischiando di avvelanarsi con la fragola frutto dal quale e' allergico.Anche se prima riusciva persino a mangiarle.Peter Weir(l'ultima onda,mosquito coast) dopo GREEN CARD,dirige un ottimo film tratto dal romanzo di Rafael Yglesias.La storia appunto si incentra sul personaggio di Max che rappresenta un vero e proprio messia che salva dalle macerie le persone nell'aereo,il suo essere cambia nel momento in cui vede una luce(segno divino) quasi fosse una strada illuminato dal buio che sta' calando(non a caso egli prova a dipingere L'ASCENSA ALL'EMPIREO di Bosch,segno di pace dell'anima).La prima scena del suo totale cambiamento subentra quando Max prende la sua macchina nel deserto(luogo appunto di solitudine dove Max si sente tale) e dopo si dirige a Los Angeles.La fragola (con il suo rosso rappresenta il sangue e dunque la vita) inizialmente sprigionava un'allergia al povero uomo ed invece ora sembra un semplice frutto,proprio perche' ingoia la vita.Nella scena finale invece torna a vivere la normalita' e quindi limitando quell'essere libero pertanto ora il frutto divine tossico,anche perche' ora ha ingerito troppa vita.Una delle scene memoabili rimane quella di Max sul conrnicone in procinto di lanciarsi(simbolo della superiorita') che sembra un cristo in croce,ora infatti egli non possiede la paura come fosse un superuomo ,invincibile e a tratti incapibile ma del resto e' quello che dice anche lui non vuole essere capito se non da chi ha vissuto con lui tale esperienza.Lo psicoterapeuta che prova con la ragione a far tornare l'ordine e' in realta' il piu' distante,l'unica cura per Max e' vivere la vita,ma non dimenticare anche la vita familiare che ha.La scena anche dell'incidente per rimuovere il trauma a Carla e' ottima ,un esempio di come lo scontro verso il muro(non a caso dove vi e' un murales con l'occhio ,simbolo centrale che richiama l'opera di Bosch citata prima).Molti tra l'altro sono gli elementi in cui l'opera di Weir richiama i suoi precendenti film,la solitudine come necessita' per capire,il trauma per poi andare avanti e cambiare radicalmente la propria vita.Un ottimo Jeff Bridges ,e immancabile tecnica stilistica di Weir,con una morale centrale profonda come -CI SALVIAMO PERCHE' SIAMO GIA' MORTI.Da vedere.
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el fabuloso'94
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sabato 14 marzo 2009
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film che ha scritto la storia
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Fearless è un film molto emozionante di Peter Weir. Si vede il tocco straordinario del regista e del cast eccezionale: Jeff Bridges, Isabella Rossellin, John Turturro e anche il premio oscar Benicio del Toro(anche se questi ultimi 2 compaiono poco nel film) diretti dal grandissimo Peter Weir, il regista di film molto emozionanti come L' attimo fuggente e The Truman show. Il film parla di un uomo di nome Max Klein, interpretato magnificamente da Jeff Bridges, sposato (con la donna interpretata da Isabella Rossellini) , che dopo un incidente aereo con pochi sopravvissuti, si sente immortale e ha tentazioni suicide. Verrà aiutato da un dottore (John Turturro) che aiuta i sopravvissuti dall' incidente incitandoli a parlare e a sfogare le proprie emozioni.
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Fearless è un film molto emozionante di Peter Weir. Si vede il tocco straordinario del regista e del cast eccezionale: Jeff Bridges, Isabella Rossellin, John Turturro e anche il premio oscar Benicio del Toro(anche se questi ultimi 2 compaiono poco nel film) diretti dal grandissimo Peter Weir, il regista di film molto emozionanti come L' attimo fuggente e The Truman show. Il film parla di un uomo di nome Max Klein, interpretato magnificamente da Jeff Bridges, sposato (con la donna interpretata da Isabella Rossellini) , che dopo un incidente aereo con pochi sopravvissuti, si sente immortale e ha tentazioni suicide. Verrà aiutato da un dottore (John Turturro) che aiuta i sopravvissuti dall' incidente incitandoli a parlare e a sfogare le proprie emozioni. Max Klein è un grande uomo poiché i sopravvissuti sono sopravvissuti grazie a lui che li ha aiutati ad uscire dall' aereo rotto. Max incontra una donna (una bravissima Rosie Perez), anche lei sopravvissuta dall' incidente per colpa del quale ha perso il figlio di 2 anni, che diventa la sua migliore amica e che ogni giorno porterà in giro con la sua macchina: i due parleranno dell' incidente che ha tolto la vita al migliore amico di lui e al figlio di lei. Max e la sua amica interpretano ruoli strani ma di persone fantastiche che fanno sentire ad alto livello la magnifica prova degli attori che li interpretano.
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fabal
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mercoledì 6 gennaio 2016
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dramma morboso ma formativo
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Un aereo diretto a San Francisco precipita in un campo di granturco. Pochi passeggeri si salvano tra cui Max, che perde il suo migliore amico ma salva un bimbo e lo restituisce alla madre. Da quel momento la sua vita cambia: Max si sente un angelo custode, invulnerabile e con la missione di aiutare chi ha visto la morte in faccia. Lo psichiatra che lo segue (John Turturro) spinge l'uomo a socializzare con un'altra superstite dell'aereo, Carla, disperata per non essere stata in grado di salvare il suo bambino.
La scelta di non introdurre Fearless con una lunga sequenza sullo schianto, ma ad incidente già avvenuto, testimonia da subito le intenzioni di Peter Weir: affrontare la tensione in modo intimo, ben dosata in un dramma complesso, tra il morboso e il formativo.
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Un aereo diretto a San Francisco precipita in un campo di granturco. Pochi passeggeri si salvano tra cui Max, che perde il suo migliore amico ma salva un bimbo e lo restituisce alla madre. Da quel momento la sua vita cambia: Max si sente un angelo custode, invulnerabile e con la missione di aiutare chi ha visto la morte in faccia. Lo psichiatra che lo segue (John Turturro) spinge l'uomo a socializzare con un'altra superstite dell'aereo, Carla, disperata per non essere stata in grado di salvare il suo bambino.
La scelta di non introdurre Fearless con una lunga sequenza sullo schianto, ma ad incidente già avvenuto, testimonia da subito le intenzioni di Peter Weir: affrontare la tensione in modo intimo, ben dosata in un dramma complesso, tra il morboso e il formativo. Solo alla fine capiamo che esiste un senso nel percorso psichico di Max, ma per lunghi tratti il protagonista sembra unicamente vittima di un isolamento autoreferenziale e potenzialmente distruttivo. E per lo spettatore è quasi impossibile stabilire chi subisca il maggior danno dal disastro aereo, se lo stesso Max o la moglie, per la quale l'ottimo Jeff Bridges risulta un oggetto sempre più estraneo. Anche la disperazione del personaggio di Carla - ruolo per cui la Perez ha ricevuto una nomination all'Oscar - pare non avere nulla di catartico almeno fino all'ultima mezz'ora. E proprio quando i protagonisti sembrano ormai ingabbiati nel limbo post-traumatico, Weir è in grado di far sterzare il suo Fearless verso una crescita finale, con un paio di sequenze incredibilmente toccanti, metaforiche senza troppa astrazione, capaci di restituire a Max la sua umanità perduta. Con tanto di naturale attaccamento a una vita fragile ma preziosa.,
Gioiellino di Peter Weir, molto più sofisticato e asciutto di retorica rispetto al più noto Attimo fuggente, anche se un tantino straziante. Geniale anche la scelta di ricostruire a poco a poco lo schianto nei momenti cardine del film, secondo le diverse focalizzazioni dei personaggi. Difficile stabilire, però, se possa o meno essere d'aiuto per chi ha paura di volare.
Grandissimo Jeff Bridges.
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