nino e salvatore p.
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domenica 8 marzo 2009
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verdone, non solo commedia
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Il nuovo ciclo riflessivo e malinconico di Verdone reggiunge la sua apoteosi con questa pellicola che personalmente ci sentiamo di definirla come il suo capolavoro espressivo. Questo film pur essendo impostato in chiave comica in realtà racchiude una tematica molto profonda quale il senso di nostalgia di un passato ormai andato e della relativa incertezza del presente nonché del futuro mostrando risvolti a tratti anche tristi. Considerando la difficoltà nel mettere insieme un cast qualitativamente e quantitativamente così importante come appunto accade in questo film, desideriamo sottolineare la bravura di Verdone nel dare la giusta importanza e il dovuto spazio ad ogni singolo personaggio; concludiamo evidenziando l'estro spontaneo di Angelo Bernabucci che Verdone, col suo formidabile intuito di osservatore, ha praticamente individuato non essendo stato in precedenza il Bernabucci un attore.
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Il nuovo ciclo riflessivo e malinconico di Verdone reggiunge la sua apoteosi con questa pellicola che personalmente ci sentiamo di definirla come il suo capolavoro espressivo. Questo film pur essendo impostato in chiave comica in realtà racchiude una tematica molto profonda quale il senso di nostalgia di un passato ormai andato e della relativa incertezza del presente nonché del futuro mostrando risvolti a tratti anche tristi. Considerando la difficoltà nel mettere insieme un cast qualitativamente e quantitativamente così importante come appunto accade in questo film, desideriamo sottolineare la bravura di Verdone nel dare la giusta importanza e il dovuto spazio ad ogni singolo personaggio; concludiamo evidenziando l'estro spontaneo di Angelo Bernabucci che Verdone, col suo formidabile intuito di osservatore, ha praticamente individuato non essendo stato in precedenza il Bernabucci un attore.
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anonimo
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giovedì 7 luglio 2005
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compagni di scuola
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Roma, alla fine degli Anni '80: un nutrito gruppo di ex compagni di liceo si rivede dopo 15 anni. Tra scherzi e sorprese, rivelazioni e piccole tragedie, la serata precipita verso uno spiacevole epilogo: scopriranno che il tempo li ha allontanati in modo irrimediabile e li ha peggiorati.
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luca scialò
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giovedì 7 gennaio 2010
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la rimpatriata che tutti immaginiamo...e temiamo
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Chi non si è rivisto in questo film? O più precisamente, non ha rivisto in questo film la classica e spesso temuta (per i confronti che scattano automaticamente nel rivedersi dopo tanti anni) rimpatriata con la propria classe delle elementari? E' facile rivedere in ogni personaggio, così diverso l'uno dall'altro, qualche proprio compagno di classe ma anche sè stesso. Un film piacevole, divertente, che però permette anche spunti di riflessione sulle ipocrisie della società nella quale viviamo, sulle nostre fragilità nascoste sotto fragili corazze.
Insieme a "Bianco, rosso e Verdone" a mio avviso il film più riuscito del regista romano, per sceneggiatura genuina e originale.
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Chi non si è rivisto in questo film? O più precisamente, non ha rivisto in questo film la classica e spesso temuta (per i confronti che scattano automaticamente nel rivedersi dopo tanti anni) rimpatriata con la propria classe delle elementari? E' facile rivedere in ogni personaggio, così diverso l'uno dall'altro, qualche proprio compagno di classe ma anche sè stesso. Un film piacevole, divertente, che però permette anche spunti di riflessione sulle ipocrisie della società nella quale viviamo, sulle nostre fragilità nascoste sotto fragili corazze.
Insieme a "Bianco, rosso e Verdone" a mio avviso il film più riuscito del regista romano, per sceneggiatura genuina e originale.
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[+] rimpatriata soprattutto temuta
(di nico g.)
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great steven
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martedì 15 aprile 2014
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ritrovo non troppo allegro fra compagni di liceo.
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COMPAGNI DI SCUOLA (IT, 1988) diretto da CARLO VERDONE. Interpretato da CARLO VERDONE – CHRISTIAN DE SICA – ELEONORA GIORGI – NANCY BRILLI – ANGELO BERNABUCCI – LUIGI PETRUCCI – ISA GALLINELLI – PIERO NATOLI – MASSIMO GHINI – CARMELA VINCENTI – ATHINA CENCI – MAURIZIO FERRINI – ALESSANDRO BENVENUTI – LUISA MANERI – FABIO TRAVERSA – GIUSI CATALDO – GIOVANNI VETTORAZZO – SILVIO VANNUCCI – GIANNI MUSY – NATASHA HOVEY § La bella e ricca trentacinquenne Federica Polidori organizza una rimpatriata dei vecchi compagni di liceo nella sua sontuosa villa, convocando tutti gli amici di scuola a partecipare a questo ritrovo: non si tratterà di un incontro felice, perché nel corso della giornata riemergeranno antichi rancori, vecchie rivalità, feroci dissapori e asti covati a lungo nel tempo, che porranno gli uni contro gli altri, talvolta risolvendosi felicemente, talvolta sfociando nell’amarezza o addirittura nella rissa.
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COMPAGNI DI SCUOLA (IT, 1988) diretto da CARLO VERDONE. Interpretato da CARLO VERDONE – CHRISTIAN DE SICA – ELEONORA GIORGI – NANCY BRILLI – ANGELO BERNABUCCI – LUIGI PETRUCCI – ISA GALLINELLI – PIERO NATOLI – MASSIMO GHINI – CARMELA VINCENTI – ATHINA CENCI – MAURIZIO FERRINI – ALESSANDRO BENVENUTI – LUISA MANERI – FABIO TRAVERSA – GIUSI CATALDO – GIOVANNI VETTORAZZO – SILVIO VANNUCCI – GIANNI MUSY – NATASHA HOVEY § La bella e ricca trentacinquenne Federica Polidori organizza una rimpatriata dei vecchi compagni di liceo nella sua sontuosa villa, convocando tutti gli amici di scuola a partecipare a questo ritrovo: non si tratterà di un incontro felice, perché nel corso della giornata riemergeranno antichi rancori, vecchie rivalità, feroci dissapori e asti covati a lungo nel tempo, che porranno gli uni contro gli altri, talvolta risolvendosi felicemente, talvolta sfociando nell’amarezza o addirittura nella rissa. Tutti gli uomini e le donne, insomma, coinvolti nella situazione riverseranno all’esterno le frustrazioni e i fallimenti che la vita ha loro beffardamente riservato fino a questo momento. La piega malinconica che il film assume fin dalle prime sequenze è idonea e in linea col cinema impegnato e sentimentale che Verdone ha inaugurato con Io e mia sorella, dell’anno precedente a questa pellicola (1987). Il sottofondo agrodolce è ben temperato in una miscela di nostalgia, pathos, allegria fuggevole, sottile cinismo e potente disillusione che dà un tocco di galanteria e di raffinatezza a un’opera che sembrava non promettere bene considerato il periodo previsto per la diffusione nelle sale (quello natalizio; in genere le commedie corali non sbancano al botteghino, nei primi mesi invernali) e considerato anche il parere dei produttori che lo commercializzarono: Cecchi Gori rimase infatti profondamente deluso e addirittura si arrabbiò quando lesse la sceneggiatura che Verdone gli mise in mano prima di iniziare le riprese; ma poi dovette ricredersi, dati gli esiti incoraggianti agli incassi, e affermare che il regista romano dirigeva i film meglio di come li scriveva. Il copione ha i suoi meriti, in termini di leggerezza e humour, ma quello che più colpisce lo spettatore attento ed esaminatore sono le interpretazioni, autentico fiore all’occhiello di questo apologetico panegirico dell’amicizia, delle occasioni perdute e dei subissati rancori che riemergono con vivacità e dirompenza quando si ripresentano le opportunità: e infatti è bene andare a snocciolare la recitazione e a spendere qualche parola non certamente di troppo sulle qualità degli attori. Cominciamo col protagonista: estroverso, ansioso, mai misurato e sempre con le mani fra i capelli; un classico nell’itinerario di C. Verdone, ma stavolta al personaggio si aggiunge anche una sorta di triste rassegnazione e di velata speranza che gli dà una marcia in più rispetto agli altri caratteri cui l’attore romano ci ha abituato col passare degli anni. E poi c’è il cantante fallito e squattrinato di De Sica (lui lo definì un personaggio «alla Dustin Hoffman»), perfetto punto di fusione fra ardore satirico e cattiveria celata, che strappa sicuramente qualche risata e fa riflettere sulla sua insospettata eppur viva drammaticità; c’è il bulletto romano di Bernabucci (al suo esordio sul grande schermo), volgare e presuntuoso, sempre pronto al motteggio dei compagni e spavaldamente incurante delle buone maniere; c’è il logorroico sapientone di Petrucci, che regala una memorabile interpretazione con la sua lingua irrefrenabile e il suo aspetto da intellettuale esasperato, portato alle estreme conseguenze; c’è la giornalista in carriera della Giorgi, sensuale e infastidibile, continuamente pungolata dal simpatico e brioso P. Natoli, vignettista satirico che cerca di riallacciare il rapporto con la sua ex moglie; c’è la Brilli (invecchiata di undici anni), con la sua donna delusa dalla vita e dai rapporti amorosi, che cerca consolazione nelle vecchie amicizie e nella gentile disponibilità con cui adempie ai favori; c’è anche il freddo, cinico, cocainomane e misterioso politico portaborse di Ghini, vero antagonista del film, in qualità di personaggio che non suscita mai risate; ci sono Ferrini e Benvenuti, l’uno ginecologo, l’altro magistrato, che formano una coppia molto riuscita nel ruolo di due beffeggiatori che ordiscono uno scherzo di cattivo gusto ai compagni ignari; c’è la spiritosa della classe impersonata da C. Vincenti, che in una scena rivela con dispiacere la sua sterilità. Nel complesso, tutti gli attori hanno dato il meglio di sé per partecipare ad un risultato positivo che ha trovato buon riscontro all’uscita nelle sale. Un David di Donatello è andato ad A. Cenci, per la sua malinconica e disincantata psicanalista, che aiuta gli altri nei problemi psichici. Sceneggiatura di De Bernardi e Benvenuti in combutta con Verdone. Fotografia di Danilo Desideri, montaggio di Antonio Siciliano, musiche di Fabio Liberatori (amico di vecchia data del regista); la colonna sonora comprende anche una quanto mai azzeccata Dream a Little Dream dei Mamas & Papas.
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[+] la nostalgia talvolta fa male...
(di samanta)
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fabio1957
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mercoledì 29 luglio 2015
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insolito ma valido verdone
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Uno dei più seri e intriganti film di Verdone,che abbandonate le sue irresistibili macchiette, si dedica a tempo pieno all'introspezione di personaggi di taglio realistico, che in occasione di una reimpatriata fanno emergere il loro lato peggiore,affiorano rancori,nostalgie, vecchi sentimenti.Il tutto raccontato con tocco leggero, ma senza mai scivolare nel frivolo.Oggi nell'era dei social network è molto facile organizzare questi incontri e per quello che so io, si fanno spesso, ma non so con quali esiti.Certo i difetti, i vizi, le codardie sono connaturate all'essere umano e quindi è verosimile che possano accadere veramente i fatti raccontati nel film.
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Uno dei più seri e intriganti film di Verdone,che abbandonate le sue irresistibili macchiette, si dedica a tempo pieno all'introspezione di personaggi di taglio realistico, che in occasione di una reimpatriata fanno emergere il loro lato peggiore,affiorano rancori,nostalgie, vecchi sentimenti.Il tutto raccontato con tocco leggero, ma senza mai scivolare nel frivolo.Oggi nell'era dei social network è molto facile organizzare questi incontri e per quello che so io, si fanno spesso, ma non so con quali esiti.Certo i difetti, i vizi, le codardie sono connaturate all'essere umano e quindi è verosimile che possano accadere veramente i fatti raccontati nel film.
Fossimo stati negli anni 50 avremmo detto è un film neorealista, oggi diciamo solo realista.
Insolito ma valido Verdone
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aristoteles
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domenica 15 novembre 2015
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povero fabris
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Un Verdone "diverso" per una pellicola convincente e che resta impressa nella memoria.
Compagni di classe si rincontrano dopo diversi anni,alcune cose cambiano ma altre restano immutate, quasi eterne.
Anche se hai 35 anni e dai tempi della scuola è passato quasi un ventennio.
Il Cast è di altissimo livello : Benvenuti e Ferrini (giocherelloni fino alla crudeltà),La Cenci (Psicologa esaurita), Traversa (che interpreta l'irriconoscibile Fabris e che abbandonerà per primo il party causa beffe dei compagni) De Sica (fallito e imbroglione) Bernabucci (tamarro arricchito) La Brilly (in super forma ed ex mantenuta) Ghini (infame politico di turno) Verdone (detto Er Patata che ha una storia con una sua allieva)Petrucci (il saccente Postiglione che verrà addirittura narcotizzato)La Giorgi (sentimentalmente in rotta con un vecchio compagno) etc.
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Un Verdone "diverso" per una pellicola convincente e che resta impressa nella memoria.
Compagni di classe si rincontrano dopo diversi anni,alcune cose cambiano ma altre restano immutate, quasi eterne.
Anche se hai 35 anni e dai tempi della scuola è passato quasi un ventennio.
Il Cast è di altissimo livello : Benvenuti e Ferrini (giocherelloni fino alla crudeltà),La Cenci (Psicologa esaurita), Traversa (che interpreta l'irriconoscibile Fabris e che abbandonerà per primo il party causa beffe dei compagni) De Sica (fallito e imbroglione) Bernabucci (tamarro arricchito) La Brilly (in super forma ed ex mantenuta) Ghini (infame politico di turno) Verdone (detto Er Patata che ha una storia con una sua allieva)Petrucci (il saccente Postiglione che verrà addirittura narcotizzato)La Giorgi (sentimentalmente in rotta con un vecchio compagno) etc.etc.
Alcune cose,ripeto,non cambiano ed infatti l'infame Valenzani ne farà un'altra delle sue e Ciardulli non perderà la sua immaturità, ma il "Patata" troverà occasione per perdere tutto ma allo stesso tempo riscattarsi da dubbi ed incertezze pluriennali.
Si sorride ma con la malinconia e un pungente cinismo sempre dietro l'angolo.
La maggior parte dei presenti infatti non ha raggiunto i tanti agognati obbiettivi giovanili e molti sogni sono rimasti nel cassetto.
Realistico e a tratti spietato,uno dei migliori film di Verdone.
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onufrio
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martedì 19 marzo 2019
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15 anni dopo
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Ex compagni di scuola, si ritrovano dopo 15 anni grazie ad un festino organizzato da Federica (Nancy Brilli) nella grande e lussuosa villa del marito. Commedia dolceamara che ricorda il passato dei personaggi ma si concentra molto sul presente e sulle attuali vite dei protagonisti, alcuni disillusi, altri affermatisi,e altri ancora che sono rimasti sempre gli stessi.
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stefano94
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lunedì 27 agosto 2012
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carlo a 360°
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Indubbiamente uno dei film più belli di Verdone, ma allo stesso tempo il più amaro e sincero. Facendo un quadro di questi "compagni" di scuola, non se ne salva praticamente uno, in questa commedia corale formata da personaggi negativi, ruffiani, approfittatori, e senza dignità. Un film dove sono tutti contro tutti, dove si confrontano le vite, si tirano le somme. Finale neutro, con un Verdone triste per la perdita, ma speranzoso per la rinascita. Bravo Carlo.
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nino terzo 82
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venerdì 16 gennaio 2009
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ho sbagliato festa
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Il capolavoro di Carlo Verdone e del cinema nazionale. Ricordo benissimo la prima volta che ho visto questo film, da piccolo, l'ha nolleggiato mio padre in una videoteca, io ho pianto tutta la serata perchè preferivo vedere un cartone animato come Dumbo, mentre in un secondo momento a casa, mi sono spaccato dalle risate, addirittura è venuto il vicino di casa chiedendo se in famiglia ci fossimo ubriacati setendo delle risate disumane. Ho visto questo film tantissime volte, anche perchè ho la videocassetta, che mi diverte tantissimo rivedere dopo tantittisimi anni, anche perchè io ho avuto una situazione analoga come quella tra Luca Gugliermi interpretato da Piero Natoli e Valeria Dunatti interpretata da Eleonora Giorgi, mi è iniziata una storia d'amore proprio tra i banchi della scuola media con una ragazza che si chiama Valeria Palmina Spampinato, le cose della vita, che con il passar del tempo non ho mai abbandonato, oggi è ancora la mia ragazza, già dal 1993, non abbamo avuto mai un problema, adesso io ho già una posizione come Guardia Municipale, adesso lei è Maresciallo della Guardia di Finanza all'aeroporto di Comiso (Ragusa), e stiamo iniziando a pensare al matrimonio.
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Il capolavoro di Carlo Verdone e del cinema nazionale. Ricordo benissimo la prima volta che ho visto questo film, da piccolo, l'ha nolleggiato mio padre in una videoteca, io ho pianto tutta la serata perchè preferivo vedere un cartone animato come Dumbo, mentre in un secondo momento a casa, mi sono spaccato dalle risate, addirittura è venuto il vicino di casa chiedendo se in famiglia ci fossimo ubriacati setendo delle risate disumane. Ho visto questo film tantissime volte, anche perchè ho la videocassetta, che mi diverte tantissimo rivedere dopo tantittisimi anni, anche perchè io ho avuto una situazione analoga come quella tra Luca Gugliermi interpretato da Piero Natoli e Valeria Dunatti interpretata da Eleonora Giorgi, mi è iniziata una storia d'amore proprio tra i banchi della scuola media con una ragazza che si chiama Valeria Palmina Spampinato, le cose della vita, che con il passar del tempo non ho mai abbandonato, oggi è ancora la mia ragazza, già dal 1993, non abbamo avuto mai un problema, adesso io ho già una posizione come Guardia Municipale, adesso lei è Maresciallo della Guardia di Finanza all'aeroporto di Comiso (Ragusa), e stiamo iniziando a pensare al matrimonio.
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