g. romagna
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martedì 13 aprile 2010
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lord of rings
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Frodo Beggins, giovane del popolo degli Hobbit, riceve nelle sue mani un antichissimo anello capace di concedere al possessore illimitate capacità di dominio sul mondo. Tale anello era un tempo proprietà del signore oscuro Sauron, il quale lo perse in battaglia a favore del guerriero Isildur. Da costui l’anello si allontanò per terminare nelle mani di Gollum, indi in quelle di Bilbo Beggins, stretto parente di Frodo che ne entra successivamente in possesso. Sauron, dopo millenni, si sta riorganizzando per rimpossessarsene. Frodo, per scongiurare questa terribile eventualità, con l’aiuto dello stregone Gandalf e di Boromir, Aragorn, Legolas, Sam, Merry, Pipino e Gimli costituirà la Compagnia dell’Anello, con cui cercherà di distruggere il terribile oggetto incriminato nell’unica maniera possibile: bruciandolo tra le fiamme del Monte Fato, nel regno di Morgor di cui Sauron è sovrano.
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Frodo Beggins, giovane del popolo degli Hobbit, riceve nelle sue mani un antichissimo anello capace di concedere al possessore illimitate capacità di dominio sul mondo. Tale anello era un tempo proprietà del signore oscuro Sauron, il quale lo perse in battaglia a favore del guerriero Isildur. Da costui l’anello si allontanò per terminare nelle mani di Gollum, indi in quelle di Bilbo Beggins, stretto parente di Frodo che ne entra successivamente in possesso. Sauron, dopo millenni, si sta riorganizzando per rimpossessarsene. Frodo, per scongiurare questa terribile eventualità, con l’aiuto dello stregone Gandalf e di Boromir, Aragorn, Legolas, Sam, Merry, Pipino e Gimli costituirà la Compagnia dell’Anello, con cui cercherà di distruggere il terribile oggetto incriminato nell’unica maniera possibile: bruciandolo tra le fiamme del Monte Fato, nel regno di Morgor di cui Sauron è sovrano. Ovviamente, le forze del Male capeggiate da Sauron cercheranno in ogni modo di fermarlo… Tratto dall’omonimo e celebre romanzo di Tolkien, il primo capitolo della saga, ben diretto (non si tratta di sole magie del budget) dall’ex-trasher Peter Jackson, si avvale di una vicenda avvincente (in pieno e prototipico stile fantasy), di magnifica fotografia, accurate scenografie e notevoli effetti speciali. La questione della cupidigia e dell’oscura brama di potere di cui è avvolta tutta la messinscena non è certo d’avanguardia, ma non è certo questo ciò su cui si regge la proiezione. Quasi tre ore di spettacolarità pura, fluida, rapida e coinvolgente. Un film che fa riscoprire in maniera adeguata il significato di cinema come mera “scatola magica”. Ogni tanto ci vuole, e quando il lavoro è ben fatto – come in questo caso -, beh, seguirlo è più che un piacere. Tutto da scoprire il seguito, con i restanti due capitoli che, in quasi sei ore di evoluzione, promettono – per coloro che non sono al corrente delle vicende del romanzo, ovviamente – colpi di scena a non finire.
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director89
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mercoledì 4 luglio 2007
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il più bel film che io abbia mai visto
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Io ne ho visti di film di Fantasy ma questo li batte tutti. Non solo il making con i suoi effetti speciali dosati, se posso, alla perfezione ( fuochi di Gandalf, Moria ), con le scenografie( vedi Granburrone ), montaggio ( le storie dei vari personaggi )etc, ma soprattutto quelle fondamenta che sono alla base di un film con un senso: gli ideali. Questa parola deve essere urlata a tutti quei film senza senso che sono stati prodotti solo per tirare al botteghino… sto parlando di amicizia fra tutta la compagnia dell’anello ma soprattutto tra Frodo e Sam che proprio per amicizia sam stava per annegare nel fiume Anduin, per non parlare dell’altra faccia dell’affetto: l’amore. L’ amore tra Aragorn e Arwen che poi verrà coronato nel terzo film, rappresenta la speranza e lo stimSlo di andare avanti e di combattere per Argorn perché come diceva Sam: “c’è del buono in questo mondo, vale la pena combattere per esso” e lui lo fa, anche da solo rischiando la vita.
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Io ne ho visti di film di Fantasy ma questo li batte tutti. Non solo il making con i suoi effetti speciali dosati, se posso, alla perfezione ( fuochi di Gandalf, Moria ), con le scenografie( vedi Granburrone ), montaggio ( le storie dei vari personaggi )etc, ma soprattutto quelle fondamenta che sono alla base di un film con un senso: gli ideali. Questa parola deve essere urlata a tutti quei film senza senso che sono stati prodotti solo per tirare al botteghino… sto parlando di amicizia fra tutta la compagnia dell’anello ma soprattutto tra Frodo e Sam che proprio per amicizia sam stava per annegare nel fiume Anduin, per non parlare dell’altra faccia dell’affetto: l’amore. L’ amore tra Aragorn e Arwen che poi verrà coronato nel terzo film, rappresenta la speranza e lo stimSlo di andare avanti e di combattere per Argorn perché come diceva Sam: “c’è del buono in questo mondo, vale la pena combattere per esso” e lui lo fa, anche da solo rischiando la vita. La speranza alimenta il coraggio ed è proprio quello che entra in scena proprio quando le cose si mettono male. Risarebbe tanto da dire ma mi fermo qua e ritorno a parlare del “re del cinema” il regista; quest’ultimo è riuscito a mettere insieme 3 film come un film unico, grazie anche all’andamento cronologico dei fatti e contemporaneamente, riempire i film con suspance e colpi di scena… Guardando il primo film magri si poterebbe di re”tanto il bello arriva nel terzo”… Non è affatto vero!!! C’è sempre quella suddivisione in 1°,2°e 3° atto per film, in cui l’attenzione tende sempre ad aumentare… è questa la capacità riscontrata nel regista Peter Jackson: è riuscita ad amalgamare il tutto. COMPLIMENTI!!!
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[+] gli uomini? gli uomini sono deboli
(di marty.4ever.)
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ele
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lunedì 25 marzo 2002
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non permetto.........
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..a nessuno di quelli che NON hanno letto il libro di dire che la storia è lenta, manca l'azione......ecc ecc
Non avete la più pallida idea di che tensione si crei in quei lunghi attimi di attesa, di che livelli tocca la suspense...Tolkjen è stato bravo a renderla con le parole, e il film, per quanto ne concerne la mia poca esperienza, mantiene utilizza attimi da voi considerati noiosi per aumentare la tensione...
L'unica cosa è che avrei preferito durasse un'ora in più, in modo da vedere la vecchia foresta, le tumulilande, tom bombadil, ma soprattutto per avere più tempo per Lothlorien e Moria: si vedono troppo poco...
Tzè, un film barboso....
Vedremo il secondo, all'incontro con Barbalbero cosa direte.
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..a nessuno di quelli che NON hanno letto il libro di dire che la storia è lenta, manca l'azione......ecc ecc
Non avete la più pallida idea di che tensione si crei in quei lunghi attimi di attesa, di che livelli tocca la suspense...Tolkjen è stato bravo a renderla con le parole, e il film, per quanto ne concerne la mia poca esperienza, mantiene utilizza attimi da voi considerati noiosi per aumentare la tensione...
L'unica cosa è che avrei preferito durasse un'ora in più, in modo da vedere la vecchia foresta, le tumulilande, tom bombadil, ma soprattutto per avere più tempo per Lothlorien e Moria: si vedono troppo poco...
Tzè, un film barboso....
Vedremo il secondo, all'incontro con Barbalbero cosa direte....
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[+] giagia
(di lidiuz93)
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fix
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martedì 27 agosto 2002
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mai visto film più bello
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Non ho parole per descrivere la bellezza di questo film. Stupendo sotto ogni punto di vista, regala 3 ore di emozioni fortissime. Mi fanno pena quelle persone che parlano male del film senza magari non aver neanche letto il libro...vergognatevi, il film è uno dei più belli degli ultimi anni (e forse di sempre)
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bullythekid
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venerdì 1 marzo 2002
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un film straordinario
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La saga di Tolkien ha trovato il suo paradigma nel neozelandese Peter Jackson, autore degli eccentrici, e al contempo bellissimi, "Creature del cielo" e "Gli schizzacervelli". In "La compagnia dell'anello" si offre al meglio delle sue capacità e scieglie un'interpretazione "storica" degli eventi narrati nel romanzo di Tolkien, girando un film epico in cui chi guarda è quasi obbligato a conoscere la complessa storia e geografia del teatro di questi eventi, la Terra di Mezzo. Molto più vicino allo spirito dei grandi kolossal medievali (alla "Bravehart") che alle mediocri pellicole fantasy anni '80 (per intenderci "Legend" o "Willow"), il primo capitolo della trilogia risulta essere, in definitiva, un meccanismo ad orologeria volto a far volare lo spettatore fuori dal mondo reale e trascinarlo nei bellissimi paesaggi che si vedono nel film, innesto di locations reali e immagini digitali.
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La saga di Tolkien ha trovato il suo paradigma nel neozelandese Peter Jackson, autore degli eccentrici, e al contempo bellissimi, "Creature del cielo" e "Gli schizzacervelli". In "La compagnia dell'anello" si offre al meglio delle sue capacità e scieglie un'interpretazione "storica" degli eventi narrati nel romanzo di Tolkien, girando un film epico in cui chi guarda è quasi obbligato a conoscere la complessa storia e geografia del teatro di questi eventi, la Terra di Mezzo. Molto più vicino allo spirito dei grandi kolossal medievali (alla "Bravehart") che alle mediocri pellicole fantasy anni '80 (per intenderci "Legend" o "Willow"), il primo capitolo della trilogia risulta essere, in definitiva, un meccanismo ad orologeria volto a far volare lo spettatore fuori dal mondo reale e trascinarlo nei bellissimi paesaggi che si vedono nel film, innesto di locations reali e immagini digitali.
Ma ciò che rende speciale questa trilogia (perchè gli aspetti positivi del primo capitolo possono valere anche per gli altri due film in programma, "Le due torri" e "Il ritorno del Re") è la cura con cui ogni minimo aspetto della produzione è stato affrontato. A cominciare dalla selezione del cast (tutti perfetti, con una nota di MERITO a Viggo Mortensen, Ian Holm e Cate Blanchett), passando per le scenografie (di GrantMajor), i costumi (di Ngila Dickson) e i bellissimi toni della fotografia di Andrew Lesnie, tutto sembra affrontato con una devozione maniacale. Cameo per il regista Peter Jackson, che interpreta l'ubriaco fuori dal pub i suoi due gigli Billy e katie, nel ruolo dei piccoli hobbit che ascoltano il racconto di Biilbo. Musica stravinskiana di Howard Shore e sceneggiatura ossequiosa ma libera di Fran Walsh, Philippa Boyens e Peter Jackson. La Miramax co-produce a livello esecutivo.
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alessandro catalano
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mercoledì 23 gennaio 2002
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l'inizio della trilogia
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Di sicuro "Il signore degli anelli" é un film che ha lasciato il segno. Gli incredibili effetti speciali, la splendida storia, i personaggi perfettamente caratterizzati, gli attori bravissimi (soprattutto Ian McKellen e Christopher Lee): tutto é epico, incalzante, emozionante. Così com'é però il film é ancora incompleto: bisogna aspettare gli altri due capitoli della trilogia, che comunque sono già stati girati.
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fulgenzio
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giovedì 7 febbraio 2002
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ed è solo l'inizio...........
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Cos'è il cinema?azione,emozioni,divertimento,possibilità di immergersi per due ore o più in un mondo diverso,affascinante,magico.Il signore degli anelli è puro cinema.Un progetto già epico in potenza che si tramuta in atto in un'opera sontuosa che setta nuovi standard nel campo del cinema fantastico e non solo.Onore a Peter Jackson che ha osato affrontare una materia ricca e complessa riuscendo a mantenere il film perfettamente fruibile non solo per gli appassionati del romanzo originale ma anche per tutti coloro che non conoscevano l'opera tolkeniana:la sua regia è ineccepibile e non cade mai nel lezioso o nel formalismo fine a se stesso.Il maggior pregio di jackson,che non si nega alcune escursioni nell'horror,che del resto è il suo terreno congeniale,è quello di essere riuscito a ricreare un mondo fantastico ma credibile,lo stesso tolkien ne sarebbe fiero e lo spettatore per tre ore,che passano in un battibaleno,è anch'esso parte della compagnia dell'anello.
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Cos'è il cinema?azione,emozioni,divertimento,possibilità di immergersi per due ore o più in un mondo diverso,affascinante,magico.Il signore degli anelli è puro cinema.Un progetto già epico in potenza che si tramuta in atto in un'opera sontuosa che setta nuovi standard nel campo del cinema fantastico e non solo.Onore a Peter Jackson che ha osato affrontare una materia ricca e complessa riuscendo a mantenere il film perfettamente fruibile non solo per gli appassionati del romanzo originale ma anche per tutti coloro che non conoscevano l'opera tolkeniana:la sua regia è ineccepibile e non cade mai nel lezioso o nel formalismo fine a se stesso.Il maggior pregio di jackson,che non si nega alcune escursioni nell'horror,che del resto è il suo terreno congeniale,è quello di essere riuscito a ricreare un mondo fantastico ma credibile,lo stesso tolkien ne sarebbe fiero e lo spettatore per tre ore,che passano in un battibaleno,è anch'esso parte della compagnia dell'anello.Gli effetti sono strabilianti:sia quelli al computer,usati con giusta parsimonia ma perfetti e funzionali alla storia come raramente capita in produzioni di questo tipo,sia quelli "naturali"con scenari mozzafiato ed una varietà di luoghi che stimola il desiderio di partire subito per la nuova zelanda.La ricerca del particolare e dell'attenzione maniacale che sta dietro alla realizzazione è percepibile in ogni momento:costumi,scenografie,i dialoghi "in lingua originale" tutti pezzi di uno stupendo mosaico.
Il cast è molto affiatato e ogni ruolo è cucito su misura sull'attore che lo interpreta(e viceversa),tuttavia nel folto gruppo spiccano uno ian mckellen strepitoso gandalf ed un viggo mortensen sorprendentemente convicente nella parte del buono,anche se il vero protagonista,sempre al centro dell'inquadratura e perno dell'intera storia è proprio l'anello,simbolo del male e del potere che consuma chi lo indossa.Meravigliosa avventura in un mondo al di là del tempo,molto meno marketingizzata di quanto non sia un harry potter qualunque,il signore degli anelli è un film riuscito alla grande e la sensazione più frustrante è sapere che bisognerà aspettare un anno prima di ammirare il seguito della storia di frodo e compari.Insomma..........
Chi non salta Harry Potter è....
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simona
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gli eroi che non esistono più
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Al di là delle fantastiche avventure che i protagonisti del Signore degli anelli vivono,al di là dei paesaggi fantastici e della atmosfere da sogno,questo film ci insegna quei valori oramai scomparsi,ci insegna cosa vogliono dire coraggio,fedeltà,altruismo,amicizia...gli eroi che combattono per la loro terra,per salvare il mondo dalla mera malvagità oramai nn esistono più.Trasportati dalla musica,guardando il film siamo coinvolti in una nuova terra a combattere al fianco di quegli uomini pronti a tutto,seguiamo il loro percorso attimo dopo attimo,sembra di essere lì con loro e la magia del film sta proprio in questo.Questo film dimostra ke bisogna credere in se stessi,ci fa sorridere,piangere,sperare,ci tiene sulle spine e ci coinvolge immensamente,il signore degli anelli non può essere paragonato a nessun altro film di fantastico di tutta la storia del cinema;trasmette passione,fatica,dolore,ma anke felicità e soddisfazione quando l'impresa giunge a compimento.
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Al di là delle fantastiche avventure che i protagonisti del Signore degli anelli vivono,al di là dei paesaggi fantastici e della atmosfere da sogno,questo film ci insegna quei valori oramai scomparsi,ci insegna cosa vogliono dire coraggio,fedeltà,altruismo,amicizia...gli eroi che combattono per la loro terra,per salvare il mondo dalla mera malvagità oramai nn esistono più.Trasportati dalla musica,guardando il film siamo coinvolti in una nuova terra a combattere al fianco di quegli uomini pronti a tutto,seguiamo il loro percorso attimo dopo attimo,sembra di essere lì con loro e la magia del film sta proprio in questo.Questo film dimostra ke bisogna credere in se stessi,ci fa sorridere,piangere,sperare,ci tiene sulle spine e ci coinvolge immensamente,il signore degli anelli non può essere paragonato a nessun altro film di fantastico di tutta la storia del cinema;trasmette passione,fatica,dolore,ma anke felicità e soddisfazione quando l'impresa giunge a compimento.Cosa nn darei xattraversare con la compagnia le miniere di Moria,xcombattere accanto ad Aragorn,Legolas e Gimli contro l'esercito di Mordor,per camminare per miglia assieme a Frodo e Sam sulla strada per Il monte Fato.Come Boromir dice nelle sue ultime parole:"Io ti avrei seguito fratello mio,mio capitano,mio re..."
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laurence316
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mercoledì 25 giugno 2014
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il signore degli anelli atto i
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Voto reale: 3 e ½. Primo passo della trilogia, è un gran bel film, che di certo si distingue come uno dei migliori esempi di genere, che ha spesso sofferto di una certa carenza di idee in questi ultimi anni. Tratto dal corposo manoscritto che è Il Signore degli Anelli di Tolkien, che è stato diviso in 3 film, da tre ore ciascuno, girati contemporaneamente ma in crescendo per quanto riguarda la qualità (il 3° è infatti il migliore), è un fantasy sfaccettato, complesso, ha più che alto la funzione di introdurre al ben più grande universo narrattivo, a cui verrà dato maggior spazio nei successivi due film, e ancora una volta in particolare nel 3°.
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Voto reale: 3 e ½. Primo passo della trilogia, è un gran bel film, che di certo si distingue come uno dei migliori esempi di genere, che ha spesso sofferto di una certa carenza di idee in questi ultimi anni. Tratto dal corposo manoscritto che è Il Signore degli Anelli di Tolkien, che è stato diviso in 3 film, da tre ore ciascuno, girati contemporaneamente ma in crescendo per quanto riguarda la qualità (il 3° è infatti il migliore), è un fantasy sfaccettato, complesso, ha più che alto la funzione di introdurre al ben più grande universo narrattivo, a cui verrà dato maggior spazio nei successivi due film, e ancora una volta in particolare nel 3°. Ricco di sequenze spettacolari, azione e magia, è in grado di tenere lo spettatore incollato allo schermo, creando una notevole suspense, e non annoiando per niente anche nelle lunghe sequenze di dialogo, prive di azione. E' poi anche in grado di ricostruire fedelmente l'universo così dettagliatamente narrato (e illustrato) da Tolkien nel suo romanzo, con accurata ricostruzioni architettoniche e sceniche e con il paesaggio neozelandese che lascia a bocca aperta. E' di certo un film d'intrattenimento, ma di alto livello, appassionante e avventuroso, con bravi attori, tutti tranne il protagonista Frodo, alias Elijah Wood, che sinceramente a volte costringe a chiedersi in base a quali qualità recitative sia stato scelto come protagonista assoluto, essendo il più inespressivo, nettamente superato dal Sam di Sean Bean e anche dai due Tuc e Brandibuck di Billy Boyd e Dominic Monaghan, suoi iniziali compagni di viaggio. Più giocoso e divertente, introduce però alle atmosfere più dark e adulte degli altri due. Enorme successo sia di critica che di pubblico. 4 Premi Oscar a fotografia, trucco, effetti speciali e colonna sonora. Da vedere anche nella versione Extended-Cut della durata di 3 ore e mezza.
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alex
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domenica 27 gennaio 2002
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jackson, lo hobbit
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Quando ho visto Il Signore degli Anelli ho avvertito una sensazione che non avevo mai provato, ai limiti di sindrome di Stendhal (intesa come conseguenza e non come film di Dario Argento). Il confine tra immagini digitali e immagini dal vivo è a mio avviso impercettibile. Sia per la perfezione degli effetti digitali che per la bellezza immacolata della Nuova Zelanda. E tutto questo lo dobbiamo al "ragazzaccio! Peter Jackson, un regista che io avevo tacciato come GENIALE fin da quando avevo visto il suo BAD TASTE - FUORI DI TESTA (1987) che consiglio a chi legge la recensione. Ma anche CREATURE DEL CIELO, SPLATTERS e SOSPESI NEL TEMPO devono essere noleggiati di nuovo per scoprire le infinite meraviglie registiche del quarantenne regista Jackson.
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Quando ho visto Il Signore degli Anelli ho avvertito una sensazione che non avevo mai provato, ai limiti di sindrome di Stendhal (intesa come conseguenza e non come film di Dario Argento). Il confine tra immagini digitali e immagini dal vivo è a mio avviso impercettibile. Sia per la perfezione degli effetti digitali che per la bellezza immacolata della Nuova Zelanda. E tutto questo lo dobbiamo al "ragazzaccio! Peter Jackson, un regista che io avevo tacciato come GENIALE fin da quando avevo visto il suo BAD TASTE - FUORI DI TESTA (1987) che consiglio a chi legge la recensione. Ma anche CREATURE DEL CIELO, SPLATTERS e SOSPESI NEL TEMPO devono essere noleggiati di nuovo per scoprire le infinite meraviglie registiche del quarantenne regista Jackson. Gli attori lo hanno definito ganzo come un elfo e coraggioso come un nano. Io lo definisco un mago che è stato capace, con la sua potenza e la sua bacchetta magica (macchina da presa), di battere un altro "mago" che si vedeva in sala negli ultimi tenpi, HARRY POTTER che non ci ha messo più di due secondi per uscirsene dalla mente dopo che Sauron ha fatto la sua comparsa in questo film!
in definitiva, è IL PIU' GRANDE FILM MAI REALIZZATO.
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