paride86
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lunedì 28 dicembre 2009
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interessante
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Un ragazzo disturbato si innamora di una bella impiegata sconvolgendo gli equilibri della sua famiglia.
Una commedia audace e fuori dagli schemi, considerando i temi che affronta. C'è anche un buon ritratto dell neo-proletariato dei giorni d'oggi.
Attori convincenti, anche l'acerbo Rossi-Stuart.
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gaara
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giovedì 13 gennaio 2011
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piacevole scoperta. amare sensazioni.
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Celentano cantava, accompagnato da una piacevole ed orecchiabile melodia: “la pelle è la cosa più importante di te”.
Per D'Alatri, regista e sceneggiatore della pellicola in oggetto, la pelle diventa l'ultimo nostro confine. La barriera tra noi ed il mondo esterno. Il contenitore, parzialmente impermeabile, dei nostri sentimenti, come se questi fossero acqua capace a lungo tempo di corrodere le pareti interne della nostra struttura, plasmandoci.
Vivere senza essa sembrerebbe impensabile. Ciò che è certo, durante la visione ci si rende conto di averla. Brividi la percorrono facendola divenire d'oca, palesandoci i nostri limiti.
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Celentano cantava, accompagnato da una piacevole ed orecchiabile melodia: “la pelle è la cosa più importante di te”.
Per D'Alatri, regista e sceneggiatore della pellicola in oggetto, la pelle diventa l'ultimo nostro confine. La barriera tra noi ed il mondo esterno. Il contenitore, parzialmente impermeabile, dei nostri sentimenti, come se questi fossero acqua capace a lungo tempo di corrodere le pareti interne della nostra struttura, plasmandoci.
Vivere senza essa sembrerebbe impensabile. Ciò che è certo, durante la visione ci si rende conto di averla. Brividi la percorrono facendola divenire d'oca, palesandoci i nostri limiti.
La storia “dipinge” Saverio, interpretato da un disarmante Kim Rossi Stuart, un ragazzo di famiglia facoltosa, colto da una profonda depressione in seguito alla morte del padre, che disinibisce i suoi malesseri. Saverio è un ragazzo solo, condannato dalla sua sensibilità a sopravvivere “senza pelle”, “ossessionato” dal trovare legami col mondo esterno. E' per questo che si innamora di una sconosciuta - Gina, interpretata da un'affascinante Anna Galiena – magari incontrata per puro caso, ma per chi non gode del suddetto limite è impensabile frenare le sensazioni del momento, facendo passare tutto in secondo piano, anche la presenza del geloso compagno Riccardo, interpretato da Massimo Ghini.
Saverio dice: “perché ci sia qualcosa che si trova ci deve essere sempre qualcosa che si perde” e questo principio, purtroppo, vale anche per lui. Di fatto quando inizia a concedersi troppo e la sua sensibilità travolge sia Gina che Riccardo, comincia a svuotarsi colmando fino all'esaurimento chi gli sta attorno, ma al contempo riduce la propria capacità a reggersi, arrendendosi al peso delle emozioni provate. Perdendosi nel peso delle sue grevi parole. Scivolando fra i meandri delle sue toccanti poesie. E cade esausto, ma cosciente di vivere “l'anima negli occhi, il vento caldo di chi vola in basso, la vita senza aria..."
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