niph90
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sabato 26 agosto 2006
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splendido come lo è solo un sogno possibile
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Quello che davvero non riesco a capire è perché non abbia avuto tanto successo!
Io lo trovo uno dei più bei film che abbia mai visto! L'ho scoperto solo qualche mese fa, perché nel 95 avevo 5 anni!
Me ne sono innamorata.
Il motivo per cui lo amo, principalmente, è che il dialogo tra i due protagonisti la fa da padrone, e loro sono così VERI, così NORMALI, eppure la loro conversazione non è mai banale, ma ti lega sul serio. Parlano di tutto, si svelano... Le loro parole ti entrano dentro, ti fanno sentire DENTRO di loro...
E' bello perché, se ascolti con attenzione, liberandoti della convinzione: "non ci si può innamorare perdutamente in una notte", capisci che è vero, che si può aprire il proprio cuore totalmente a una persona, che si possono superare gli schiemi a cui siamo abituati, con un rapporto che non si basa sulle solite regole di REALTA', POSSIBILITA', GIUSTO/SBAGLIATO, che va oltre, oltre, e raggiunge il sogno.
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Quello che davvero non riesco a capire è perché non abbia avuto tanto successo!
Io lo trovo uno dei più bei film che abbia mai visto! L'ho scoperto solo qualche mese fa, perché nel 95 avevo 5 anni!
Me ne sono innamorata.
Il motivo per cui lo amo, principalmente, è che il dialogo tra i due protagonisti la fa da padrone, e loro sono così VERI, così NORMALI, eppure la loro conversazione non è mai banale, ma ti lega sul serio. Parlano di tutto, si svelano... Le loro parole ti entrano dentro, ti fanno sentire DENTRO di loro...
E' bello perché, se ascolti con attenzione, liberandoti della convinzione: "non ci si può innamorare perdutamente in una notte", capisci che è vero, che si può aprire il proprio cuore totalmente a una persona, che si possono superare gli schiemi a cui siamo abituati, con un rapporto che non si basa sulle solite regole di REALTA', POSSIBILITA', GIUSTO/SBAGLIATO, che va oltre, oltre, e raggiunge il sogno.
L'amore non è mai assurdo, insegna secondo me questo film.
Nella storia colgo un parallelismo con la mia vita che mi ha colpita... forse sarà per questo che l'adoro
Poi permettetemi di dire che sia Hawke che la Delpy hanno recitato egregiamente, dando vita a due personaggi I N D I M E N T I C A B I L I, perché solo con una dose di bravura pari alla loro si può mandare avanti un film del genere, basato su due personaggi-colonne. Infatti non mi sono stupita che, nel seguito, entrambi abbiano co-scritto la sceneggiatura assieme al regista. Quei personaggi devono essere entrati nei loro cuori. Dev'essere stato magnifico poterli interpretare!
e poi Ethan Hawke è bellissimo.... !
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rossella iannone
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sabato 23 giugno 2007
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imprescindibile
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innanzi tutto lui non è un giornalista, ma un semplice ragazzo che si ritrova a vagabondare per l'europa dopo essersi lasciato con la sua ragazza.
è un film basato sull'empatia immediata tra due persone che il destino mette insieme in un vagone di un treno. tra loro è facile parlare di tutto e con autenticità.
è un film su un ragazzo e una ragazza che stanno per fare il loro ingresso nel mondo degli adulti, ognuno ha le proprie teorie e idee sul mondo, sui rapporti, sulla cultura, sulla musica, sull'amore.
è un film su due persone che decidono di godere di sè stesse fino all'ultimo, sebbene sappiano che presto finirà quel loro "noi" nato per caso, e vissuto in un tempo senza tempo e in un luogo (l'incantevole vienna), che non appartiene nè al quotidiano di lui, nè a quello di lei, perciò una sorta di non-luogo.
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innanzi tutto lui non è un giornalista, ma un semplice ragazzo che si ritrova a vagabondare per l'europa dopo essersi lasciato con la sua ragazza.
è un film basato sull'empatia immediata tra due persone che il destino mette insieme in un vagone di un treno. tra loro è facile parlare di tutto e con autenticità.
è un film su un ragazzo e una ragazza che stanno per fare il loro ingresso nel mondo degli adulti, ognuno ha le proprie teorie e idee sul mondo, sui rapporti, sulla cultura, sulla musica, sull'amore.
è un film su due persone che decidono di godere di sè stesse fino all'ultimo, sebbene sappiano che presto finirà quel loro "noi" nato per caso, e vissuto in un tempo senza tempo e in un luogo (l'incantevole vienna), che non appartiene nè al quotidiano di lui, nè a quello di lei, perciò una sorta di non-luogo.
si incontreranno dopo sei mesi? e se anche ciò avvenisse, l'empatia, la voglia, la complicità, sarebbero le stesse?
è un film magico, emozionante, lirico, intimo, ben girato, con ottimi dialoghi, e con due splendidi attori e una colonna sonora di classe.
inoltre vienna è meravigliosa.
se riuscite a resistere nove anni prima di vedere before sunset, e ad aspettare come loro due, vi assicuro che è un'emozione unica. vidi before sunrise appena uscì. e fino a quando non è uscito before sunset, mi son sempre chiesta dentro me come sarebbe finita, qualora ci fosse stato un seguito. e il fatto di aver atteso nove anni come loro, diciamo così, è stata un'emozione in più.
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calli
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domenica 17 maggio 2009
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incantevole nell'innocenza dei protagonisti
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Come già osservato(Rossella Iannone, 23.6.2007), non risulta che Jesse sia un giornalista.
In secondo luogo: Adam Goldberg (che è invece coprotagonista nel film di cui la Delpy è anche regista: "Due giorni a Parigi" del 2007), indicato nel cast del film, che parte farebbe? Tutto il film è incentrato su Jesse e Celine: forse è senza barba e fa un'apparizione istantanea (come Alfred Hitchcock nei suoi film), passando inosservato?
Il film "Prima dell'alba" (Before Sunrise, 1995) è precedente al sequel "Prima del tramonto" (Before sunset del 2004): ques'ultimo, anche se ha una propria autonomia, può essere compreso ulteriormente e più profondamente avendo visto il precedente (cosa peraltro difficilissima considerato che il film attualmente è introvabile).
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Come già osservato(Rossella Iannone, 23.6.2007), non risulta che Jesse sia un giornalista.
In secondo luogo: Adam Goldberg (che è invece coprotagonista nel film di cui la Delpy è anche regista: "Due giorni a Parigi" del 2007), indicato nel cast del film, che parte farebbe? Tutto il film è incentrato su Jesse e Celine: forse è senza barba e fa un'apparizione istantanea (come Alfred Hitchcock nei suoi film), passando inosservato?
Il film "Prima dell'alba" (Before Sunrise, 1995) è precedente al sequel "Prima del tramonto" (Before sunset del 2004): ques'ultimo, anche se ha una propria autonomia, può essere compreso ulteriormente e più profondamente avendo visto il precedente (cosa peraltro difficilissima considerato che il film attualmente è introvabile).
Il film, dal finale aperto chiarito dal successivo, è dominato dai dialoghi come nel celebre "Harry ti presento Sally" del 1989 (diretto da Rob Reiner e scritto da Nora Ephron). Mentre quest'ultimo film segue (nel tempo e nello spazio) l'evolversi del rapporto tra Harry e Sally, rispettivamente interpretati da Billy Crystal e Meg Ryan, in una dimensione diacronica, "Prima dell'alba" ha una dimensione sincronica, si svolge in una giornata e sullo sfondo di una sola città: Vienna.
Alla fine del 1° film il regista fa rivedere i luoghi dove i due giovani protagonisti sono stati.
Parallelamente e inversamente all’inizio del sequel vengono anticipati i luoghi di Parigi, che faranno da cornice ai due protagonisti, dopo essersi il loro nuovo incontro.
Il primo film è tenero, fresco e ingenuo (gli episodi della cabina nel negozio di dischi e sulla ruota panoramica dove finalmente l'impacciato Jessi bacia Celine), il secondo più riflessivo e più disincantato (sia nei discorsi di Jessi -oramai scrittore affermato- sia nei discorsi di Celine attivista in un'associazione che si occupa della difesa dell'ambiente), finendo però con la certezza che quell'amore unico e irripetibile è ora stato ritrovato e tutto passerà in secondo piano("Baby tu quell'aereo lo perderai!").
Ma lo sguardo di Celine che scruta Jessi come il corrispettivo è lo stesso nei due film e ugualmente i due hanno timore di toccarsi (Celine è più intraprendente nel primo film veramente: è lei a prendere l'iniziativa sulla ruota panoramica).
Indubbiamente in tutti e due i film c'è un terzo protagonista: è l'amore, nel senso più autentico del termine, indice della sintonia profonda e irripetibile che lega due persone fatte l'una per l'altra.
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pinkblack9
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martedì 15 gennaio 2013
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jesse e celine, il grande amore....
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Ci sono certi momenti della vita che sono vissuti come molto particolari e che più tardi, visti con gli occhi dei ricordi, gelosamente conservati nelle pieghe della nostra memoria, diventano momenti veramente straordinari.
Non importa quali essi siano: se i momenti di un viaggio senza meta oppure quelli di un incontro estremamente importante; se quelli di un amore totalizzante oppure quelli di una passione travolgente; l’importante è che quei momenti siano vissuti lasciando che accadano le cose che devono accadere.
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Ci sono certi momenti della vita che sono vissuti come molto particolari e che più tardi, visti con gli occhi dei ricordi, gelosamente conservati nelle pieghe della nostra memoria, diventano momenti veramente straordinari.
Non importa quali essi siano: se i momenti di un viaggio senza meta oppure quelli di un incontro estremamente importante; se quelli di un amore totalizzante oppure quelli di una passione travolgente; l’importante è che quei momenti siano vissuti lasciando che accadano le cose che devono accadere.
Ricordi che attraversano il tempo e che, come finestre che si aprono sull'immensità dell'orizzonte, segnano gli attimi delle nostre emozioni.
Importante è saper riconoscere quei momenti in cui la magia ci sfiora, per saperla cogliere al volo e viverla fino in fondo. Senza remore, senza farsi troppe domande, senza chiedersi se è giusto o sbagliato, senza paura di commettere errori e di rimanerne feriti perché, nelle questioni di cuore, non è detto che tutto ciò che si sente di dover fare deve avere assolutamente un senso. Ed è così che l'anima di riempe prendendo linfa dalle emozioni e
liberandosi dalla zavorra delle convenzioni, diffidenze e difese.
Vincitore dell'Orso d'argento per la miglior regia al Festival di Berlino 1995, "Prima dell'alba" è, forse, il film più maturo e intelligente che Richard Linklater abbia girato nella sua carriera. Ma è anche il film che, in modo semplice e venato di romantica malinconia, racconta della magia e dell'emozione assoluta di un approccio, che spacca il cuore e si offre come il più impagabile dei doni.
Un film che è la cronaca della nascita di un amore giovane, un amore che non è mai uguale a quello precedente e a quello successivo, pieno di ansie, di magia, di fascino e di speranze. Pieno di tutto ciò che solo l'amore sa offrire.
Occhi che cercano altri occhi, sguardi che si perdono in altri sguardi, attimi brevissimi, densi e preziosi, in cui ci si offre ad un'altra o ad un altro sperando che quell'altra o quell'altro faccia altrettanto.
Slanci trattenuti dall'ansia e dalla paura di soffrire, che prendono alla gola e bloccano il respiro, ma che danno la vera misura di se stessi, mettendo a nudo la propria anima, pronti a farsi guardare dentro, a esporre un'essenza liberata da ogni protezione, da ogni finzione.
Il film è la storia, racchiusa tutta nell'arco di una notte, dell'incontro, dell'innamoramento e della separazione di due ragazzi fino ad allora sconosciuti, ai quali accade qualcosa che prima non c'era e che non ha ritorno, perché il poi sarà certamente diverso dal prima.
Celine e Jesse sono due giovani poco più che ventenni (come gli interpreti, Ethan Hawke e Julie Delpy, all'epoca in cui il film fu girato. Entrambi bravissimi a portare sulle loro spalle tutto il peso dell'intero film), belli, simpatici, profondi e amanti della vita e dell'amore.
Lei studentessa francese di Parigi, sognatrice e utopista. Lui americano, anch’egli sognatore, pizzetto e jeans strappati, sentimentale, romantico, e cinico osservatore del mondo al tempo stesso.
Sono entrambi sullo stesso treno Budapest - Parigi.
Ma se gli alterchi di una coppia di litigiosi tedeschi non avesse infastidito Celine, costringendola a cambiare di posto, forse i loro sguardi non si sarebbero mai incontrati e Jesse e Celine non si sarebbero mai conosciuti.
E invece eccoli lì, si incontrano e si capiscono al volo. Cominciano subito a chiacchierare, si scambiano le prime frasi di circostanza che, poco alla volta, si trasformano in una piacevole conversazione profonda a tutto campo, come solo due persone in confidenza da lungo tempo possono fare.
Accomunati dalla stessa fragilità esistenziale tra i due ragazzi nasce una istintiva intesa, fatta di gesti, di espressioni, di sguardi, di parole, di impulsi che il cuore non riesce a reprimere.
Tutto sarebbe finito lì se, arrivati a Vienna, Jesse non avesse improvvisamente proposto a Celine di scendere con lui e aspettare l'alba insieme. Lei accetta ed è questa la vera magia. Senza esitazioni, senza indugi, senza diffidenze e difese, senza pensare che quelle poche ore che mancano all'alba possano essere solo una breve parentesi o al contrario il preludio di tutta la vita.
Inizia così, nel cuore della capitale austriaca, una lunga, indimenticabile notte, fatta di parole, parole e ancora parole. Due sconosciuti che si trasmettono le loro sensazioni più intime, che si confidano le loro paure, i loro desideri, i loro sogni.
Il film è tutto qui, tanti discorsi in libertà, scanditi dal passare delle ore, di due ragazzi che parlano di tutto, consapevoli di non dover rendere conto dei loro pensieri, spinti da un empatia così totale, naturale, assolutamente meravigliosa e toccante.
Una trama molto semplice, tanti momenti di riflessione, tante sensazioni provocate, tante emozioni trattenute e la netta percezione, nello spettatore, di aver spiato nella vita di due sconosciuti e di aver gioito con loro, parlato con loro, vissuto le loro emozioni, sofferto l'incertezza sospesa del loro futuro. Null'altro. Senza grandi artifici o effetti speciali, senza comparsate di lusso né pensieri o atti connessi al sesso, niente scene spettacolari o costumi straordinari. Solo loro due, i loro discorsi e il loro nascente sentimento.
Richard Linklater è abile nel saper cogliere i primi densi, brevissimi attimi dell'esordio di un amore, un amore spensierato e incredibilmente profondo tra due persone o meglio tra due anime.
Un film denso di poesia, senza essere stucchevole o banale; un film che scende dritto al cuore senza passare assolutamente per la testa. Capolavoro!
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marya87
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lunedì 9 dicembre 2013
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agli incontri unici
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Ci sono incontri che segnano in maniera imprescindibile il corso della nostra vita. Sono momenti rari e magici, che vanno vissuti esattamente per quello che sono. A volte infatti tutto ciò che conta è saper cogliere l'attimo, quell'attimo che se l'avessi lasciato andare forse un giorno avresti rimpianto. Insomma il carpe diem, la locuzione tanto inflazionata tratta dalle odi del poeta latino Ovidio, e che ben si associa alle tante e straordinarie vicende umane. E questa del film è una vicenda umana. E' l'incontro di due giovani anime, piene di vita e di idee, che si incontrano casualmente su un vagone di un treno. Lui, Jesse, è un ragazzo americano diretto a Vienna, da lì partirà alla volta dell'America.
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Ci sono incontri che segnano in maniera imprescindibile il corso della nostra vita. Sono momenti rari e magici, che vanno vissuti esattamente per quello che sono. A volte infatti tutto ciò che conta è saper cogliere l'attimo, quell'attimo che se l'avessi lasciato andare forse un giorno avresti rimpianto. Insomma il carpe diem, la locuzione tanto inflazionata tratta dalle odi del poeta latino Ovidio, e che ben si associa alle tante e straordinarie vicende umane. E questa del film è una vicenda umana. E' l'incontro di due giovani anime, piene di vita e di idee, che si incontrano casualmente su un vagone di un treno. Lui, Jesse, è un ragazzo americano diretto a Vienna, da lì partirà alla volta dell'America. Lei, Celine, è una ragazza francese che sta ritornando a Parigi. L'alchimia tra i due è evidente già dalle prime battute. I due ragazzi parlano ed iniziano a conoscerci, così Jesse prima di scendere a Vienna proporrà a Celine di seguirlo e di trascorrere con lui tutta la serata. Celine accetta ed i due si mescolano alla gente, tra le strade di Vienna. E tra la notte che incombe, i musei, una chiesa, una ruota panoramica, un negozio di dischi, Jesse e Celine si scambiano idee, si raccontano reciprocamente e in qualche modo imparano a conoscersi, sebbene si siano incontrati da poco. "Prima dell'alba" è un film che ci racconta la vita, gli incontri casuali che possono diventare qualcosa di magico .E' un film ricco di dialoghi intensi. Le parole la fanno da padrone. Eppure non stanca, non è stucchevole e i due giovani attori che interpretano Jesse e Celine riescono a rendere la storia reale, vera. L'unicità di questa pellicola è tutta qui, nella semplicità delle parole, dei dialoghi che i due ragazzi si scambiano, che ti entrano dentro e ti fanno viaggiare o portare a galla un ricordo che magari avevi lasciato cadere nell'oblio. Un film per chi ha voglia di credere negli incontri speciali, talvolta succedono.
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liuk!
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martedì 2 febbraio 2016
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cult
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Rivisto dieci anni dopo, Before Sunrise appare ormai come un cult movie che ne ha ispirati molti altri, oltre ai relativi sequel. C'è da chiedersi se sia un capolavoro o meno e, personalmente, sono negativo a riguardo, pur ritenendolo un ottimo lavoro.
Il successo ottenuto, con un budget per altro molto risicato, penso possa essere dovuto al fatto che nonostante si tratti di un genere romantico, vi siano spunti innovativi, presi in prestito dal mondo del teatro ma senza eccessiva pesantezza. Il risultato è una storia normale, con dialoghi normali di persone normali, con emozioni che potrebbe vivere chiunque: questo affascina e fa sognare, soprattutto per chi ha un range di età post universitario.
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Rivisto dieci anni dopo, Before Sunrise appare ormai come un cult movie che ne ha ispirati molti altri, oltre ai relativi sequel. C'è da chiedersi se sia un capolavoro o meno e, personalmente, sono negativo a riguardo, pur ritenendolo un ottimo lavoro.
Il successo ottenuto, con un budget per altro molto risicato, penso possa essere dovuto al fatto che nonostante si tratti di un genere romantico, vi siano spunti innovativi, presi in prestito dal mondo del teatro ma senza eccessiva pesantezza. Il risultato è una storia normale, con dialoghi normali di persone normali, con emozioni che potrebbe vivere chiunque: questo affascina e fa sognare, soprattutto per chi ha un range di età post universitario.
Una pellicola che consiglio, dai 25 anni in su e con un buon livello culturale.
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gianfranco c. (roma)
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sabato 8 febbraio 2014
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gradevole promenade verbosa
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Alla metà degli anni novanta, "Prima dell'Alba" fu accolto bene sopratutto da quel pubblico di nicchia desideroso di novità ed alternative orginali rispetto all grandi produzioni cinematografiche. Certamente, è un film originale (con qualche strizzata d'occhio a Woody Allen) e realistico nel raccontare la storia di un incontro casuale su un treno tra due giovani poco più che ventenni: la francese Celine (Julie Delpy) diretta a casa sua a Parigi e l'americano Jesse (Ethan Hawke) diretto a Vienna ove l'indomani mattina dovrà prendere il primo aereo per tornare a casa propria negli USA. Il treno giunge a Vienna nel primo pomerrigio: i due giovanni, che hanno simpatizzato e sono già attratti l'uno dall'altra, decidono di scendere entrambi dal treno per trascorrere il pomeriggio e la notte a Vienna, per poi salutarsi all'alba ognuno diretto alle proprie destinazioni.
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Alla metà degli anni novanta, "Prima dell'Alba" fu accolto bene sopratutto da quel pubblico di nicchia desideroso di novità ed alternative orginali rispetto all grandi produzioni cinematografiche. Certamente, è un film originale (con qualche strizzata d'occhio a Woody Allen) e realistico nel raccontare la storia di un incontro casuale su un treno tra due giovani poco più che ventenni: la francese Celine (Julie Delpy) diretta a casa sua a Parigi e l'americano Jesse (Ethan Hawke) diretto a Vienna ove l'indomani mattina dovrà prendere il primo aereo per tornare a casa propria negli USA. Il treno giunge a Vienna nel primo pomerrigio: i due giovanni, che hanno simpatizzato e sono già attratti l'uno dall'altra, decidono di scendere entrambi dal treno per trascorrere il pomeriggio e la notte a Vienna, per poi salutarsi all'alba ognuno diretto alle proprie destinazioni. Comincia così una lunga "promenade" per Vienna, durante la quale i due giovani discorreranno inniterottamente di se, della vita e dell'amore. L'alba giungerà rapidamente e i due, oramai innamorati, si lascerrano con la promessa di rivedersi da li a sei mesi sempre a Vienna. Obiettivamente è un film logorroico ed alcuni discorsi appaiono a tratti leziosi, così come Vienna da potenziale preziosa cornice capace di restituire agli occhi ciò che il film ha tolto per riempire le morecchie, finisce invece per divenire una città quasi anonima. Eppure il finale restiuisce quel senso di nostalgia quando ripercorre i luoghi ove i due protagonisti sono stati, come in quadro ove dal paesaggio sono state tolte le persone ma si percepisce la traccia del loro passaggio. Comunque resta un film gradevole e ben interpretato, come non se ne vedevano dai tempi di Anonimo Veneziano, quando Tony Musante e Florinda Bolkan litigavano e si amavano passeggiando per una Venezia invernale malinconica.
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nick castle
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domenica 16 gennaio 2011
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lezioso come pochi...
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E' un tripudio della pornografia delle parole. Dialoghi interminabili che farebbero annoiare persino Woody Allen. Insomma, un film ben messo in scena, ma 100 minuti di chiacchiere sono troppi, per arrivare a un finale che fortunatamente sorprende. In così tante parole i due protagonisti non hanno trasmesso niente, e di Vienna che poteva essere uno sfondo migliore, rimane solo il nome.
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