Dopo averlo portato a teatro,Brook gira la versione cinematografica dell'omonimo dramma di Peter Weiss("The Persecution and Assassination of Jean-Paul Marat as Performed by the Inmates of the Asylum of Charenton Under the Direction of the Marquis De Sade"....uff....).La teatralità mescolata alla cinematografia è un avvincente pretesto per temi all'epoca(e in parte anche oggi)scottanti:l'istituzione bigotta e repressiva,il confine tra follia e potere,la rappresentazione come sottomissione e liberazione.Oggi è un pò invecchiato,ma l'atmosfera opprimente e il disagio di fondo si percepiscono ancora.Il finale è più che liberatorio,anche se forse un pò troppo poco esplicito.
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Dopo averlo portato a teatro,Brook gira la versione cinematografica dell'omonimo dramma di Peter Weiss("The Persecution and Assassination of Jean-Paul Marat as Performed by the Inmates of the Asylum of Charenton Under the Direction of the Marquis De Sade"....uff....).La teatralità mescolata alla cinematografia è un avvincente pretesto per temi all'epoca(e in parte anche oggi)scottanti:l'istituzione bigotta e repressiva,il confine tra follia e potere,la rappresentazione come sottomissione e liberazione.Oggi è un pò invecchiato,ma l'atmosfera opprimente e il disagio di fondo si percepiscono ancora.Il finale è più che liberatorio,anche se forse un pò troppo poco esplicito.Ottimo Magee ma anche il resto del cast.Con due scene degne di nota:la fustigazione di De Sade da parte di Charlotte a colpi di capelli(una tormentata Glenda Jackson,31enne e al suo debutto cinematografico),e l'aneddoto sull'esecuzione di Damiens.
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