ray99
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domenica 8 aprile 2007
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cast d'eccezione per un poliziesco mozzafiato!
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Un ottimo poliziesco, che ci terrà incollati allo schermo dalla prima all'ultima scena! La storia è incentrata principalmente su tre personaggi, tre poliziotti, che si troveranno a confrontarsi, più o meno direttamente, con i loro modi e il loro diverso concetto, di essere agenti di polizia! Il regista ci offre uno spaccato, di una Los angeles, apparentemente splendente, ma in realtà, corrotta fino al midollo, dove la lotta per il potere e il successo, colpisce proprio l'organo principale, che dovrebbe proteggere i cittadini dalla violenza e dai sopprusi! Bella l'interpretazione Di Russel Crowe,nei panni di un poliziotto duro, segnato da un'adolescenza traumatica, e dell'impeccabile Kevin Specey, poliziotto a cerca di fama e di successo, sempre sotto le luci dei riflettori! Infine una nota di merito anche a Danny De Vito, che ricopre bene il ruolo marginale, che gli è statto ritagliato! Se amate i polizieschi, fatti non solo di azione e adrenalina, ma che ci spingono a carpirne ogni minima sfumatura, questo è il film che fa per voi!.
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Un ottimo poliziesco, che ci terrà incollati allo schermo dalla prima all'ultima scena! La storia è incentrata principalmente su tre personaggi, tre poliziotti, che si troveranno a confrontarsi, più o meno direttamente, con i loro modi e il loro diverso concetto, di essere agenti di polizia! Il regista ci offre uno spaccato, di una Los angeles, apparentemente splendente, ma in realtà, corrotta fino al midollo, dove la lotta per il potere e il successo, colpisce proprio l'organo principale, che dovrebbe proteggere i cittadini dalla violenza e dai sopprusi! Bella l'interpretazione Di Russel Crowe,nei panni di un poliziotto duro, segnato da un'adolescenza traumatica, e dell'impeccabile Kevin Specey, poliziotto a cerca di fama e di successo, sempre sotto le luci dei riflettori! Infine una nota di merito anche a Danny De Vito, che ricopre bene il ruolo marginale, che gli è statto ritagliato! Se amate i polizieschi, fatti non solo di azione e adrenalina, ma che ci spingono a carpirne ogni minima sfumatura, questo è il film che fa per voi!...
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riccardo
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giovedì 3 marzo 2005
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ben congegnato
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La storia si compone di tante vie che poi si combinano nel comporre un ottimo film, con attori all'altezza della loro fama. Molte le scene "epiche", su tutte l'interrogatorio del procuratore da parte dei due protagonisti.
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stefania
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venerdì 26 ottobre 2007
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come in un fumetto.
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L.A.tre polziotti cercano di ripulire la città,tra trafficanti di droga ,prostitute bellissime e pezzi grossi corrotti.Russel Crowe,Kevin Spacey,Danny de Vito,ce la mettono proprio tutta per fare del film qualcosa di notevole e ci riescono benissimo.Complice è anche Kim Basinger,nei panni di una prostituta bellissima che fa innamorare un po' tutti, .....Ma il film è anche un poliziesco ben congeniato,con finale a sorpresa ed un'ottima ambientazione anni '50.Intelligente ,dinamico,avvincente,come in un fumetto americano non ci si annoia e non si riflette troppo,ed il divertimento è assicurato.da vedere.stefania
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oblivion7is
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lunedì 12 settembre 2011
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molto, molto bello. ottime atmosfere noir.
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Io a L.A. Confidential ci sono affezionato. È stato il primo film con Kevin Spacey che ho visto, e lo stesso discorso lo posso fare con Pearce, Basinger, Crowe e Cromwell, e tra l'altro l'ho visto in un periodo in cui ero fissato con i ruoli comici di De Vito. L.A. Confidential non è un capolavoro, chiariamoci, ma lo metto sotto le cinque stelle (probabilmente gliene darei 4 o 4,5) perché è stato il film che mi ha dato il via per la passione verso il cinema, il via assoluto. Forse per le sue bellissime atmosfere da noir anni '50, anni in cui è ambientato questo bellissimo film che più losangelino non si può, o forse per l'ottima prova registica del quasi anonimo Curtis Hanson e per la fotografia non da meno datata Dante Spinotti, uno dei miei fotografi di film preferiti.
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Io a L.A. Confidential ci sono affezionato. È stato il primo film con Kevin Spacey che ho visto, e lo stesso discorso lo posso fare con Pearce, Basinger, Crowe e Cromwell, e tra l'altro l'ho visto in un periodo in cui ero fissato con i ruoli comici di De Vito. L.A. Confidential non è un capolavoro, chiariamoci, ma lo metto sotto le cinque stelle (probabilmente gliene darei 4 o 4,5) perché è stato il film che mi ha dato il via per la passione verso il cinema, il via assoluto. Forse per le sue bellissime atmosfere da noir anni '50, anni in cui è ambientato questo bellissimo film che più losangelino non si può, o forse per l'ottima prova registica del quasi anonimo Curtis Hanson e per la fotografia non da meno datata Dante Spinotti, uno dei miei fotografi di film preferiti. La trama è presto detta: un massacro in un bar, in cui muore un poliziotto che era appena stato licenziato per pessima condotta verso dei detenuti. Un poliziotto trova gli assassini e li uccide, ma poi si rende conto che potrebbe essere stato incastrato, e comincia a fare indagini private insieme ad altri due poliziotti (che vanno in altre due strade diverse). Film che parla anche di un progresso (o di un regresso?) psicologico dei protagonisti, fino al momento in cui c'è quasi una metamorfosi, uno scambio di ruolo. La Basinger probabilmente non meritava l'Oscar (i soliti misteri dell'Academy), benché sia brava, forse lo meritavano di più Spacey o Pierce, o anche il rabbioso Crowe o addirittura Cromwell, ma va bene lo stesso. Film memorabile anche per quel nome impossibile da dimenticare: Rollo Tomasi. Chi ha visto il film sa di cosa sto parlando. Comunque parliamo dei personaggi: Spacey fa la parte di un poliziotto giocoso e superficiale ma comunque bravo, che collabora con i media e li asseconda, si fa pagare, non è il poliziotto modello; Pierce è sincero e vuole far carriera, senza fregarsene tanto dei colleghi o di quello "che dovrebbe essere detto", perché lui preferisce dire il vero e basta, fino a diventare assolutamente odiato da tutti; Crowe è un poliziotto duro che, a causa di un trauma infantile, odia coloro che picchiano o stuprano le donne, e spesso li uccide o li ammanetta senza farsi troppi problemi. Insomma, sono tutti e tre dei 'bad cops', nessuno di loro ci viene propinato in TV o in serie televisive come l'Eroe di turno, perché loro sono stereotipi del poliziotto antieroe che però a volte è il vero eroe. E poi, come ho detto prima, si scambiano quasi personalità. Spacey prende qualcosa da Pierce, Pierce prende qualcosa sia da Spacey che da Crowe... Crowe rimane uguale, ma viene alleggerito dall'amore per la Basinger, deliziosa prostituta truccata fino ad assomigliare a colei che fu Veronica Lake, pedina nelle mani di un magnaccia miliardario e disgustoso che appare per poco in quattro scene velocissime, interpretato da David Strathairn. Un applauso a James Cromwell che ha fatto davvero una performance credibilissima come il capo della polizia, peccato che non sia mai troppo emerso come attore cinematografico (ma si è fatto un nome nelle serie TV). L'intrigo regge anche se è difficile da seguire in tutto e per tutto, il film va visto almeno due volte. Ottimo, ottimo, ottimo, mozzafiato.
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samanta
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domenica 4 dicembre 2022
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un film che rispetta ellroy
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Il film è tratto dall'omonimo romanzo di Ellroy ed è stato realizzato con una sceneggiatura intelligente, giudicata positivamente dallo stesso scrittore. Infatti sarebbe stato difficile tradurre fedelmente in film un romanzo di 500 pagine, gli sceneggiatori hanno operato abilmente, sfrondando la narrazione, togliendo episodi collaterali, eliminando alcuni protagonisti, introducendo episodi nuovi, ma salvaguardando la sostanza del racconto senza alterare lo spirito del romanzo. Non per nulla il film ha ricevuto l'Oscar per la migliore sceneggiatura non originale, il regista (e sceneggiatore con Brian Helgoland) è Curtis Hanson con un curriculum interessante (Il fiume della paura, Cattive compagnie, Se fossi lei).
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Il film è tratto dall'omonimo romanzo di Ellroy ed è stato realizzato con una sceneggiatura intelligente, giudicata positivamente dallo stesso scrittore. Infatti sarebbe stato difficile tradurre fedelmente in film un romanzo di 500 pagine, gli sceneggiatori hanno operato abilmente, sfrondando la narrazione, togliendo episodi collaterali, eliminando alcuni protagonisti, introducendo episodi nuovi, ma salvaguardando la sostanza del racconto senza alterare lo spirito del romanzo. Non per nulla il film ha ricevuto l'Oscar per la migliore sceneggiatura non originale, il regista (e sceneggiatore con Brian Helgoland) è Curtis Hanson con un curriculum interessante (Il fiume della paura, Cattive compagnie, Se fossi lei).
Il film ha 3 protagonisti principali Bud White (Russel Crowe), Jack Vincennes (Kevin Spacey) e Ed Exley (Guy Pearce: Regole d'onore), tutti poliziotti di Los Angeles. Il primo è un agente violento poco intelligente ma onesto, a cui piace fare il castigamatti degli uomini che picchiano le loro donne, Jack invece è sergente e lavora con extrastipendio in una serie TV poliziesca, nella squadra narcotici ha successi grazie alle spiate di Sid (Danny De Vito) cronista di una rivista scandalistica che dagli arresti ricava fotografie e soggetti per i suoi articoli ed infine Ed, sergente figlio di un ex poliziotto, pignolo ed osservante delle regole. Infine comprimario il luciferino capitano Dudley (James Cromwell) che intesse di nascosto i propri illeciti interessi. Tra questi uomini si dipana la trama che tra l'altro prevede la scoperta di un'agenzia di squillo di lusso che assomigliano alle attrici (come Lana Turner) allora in voga gestita da Pierce (David Strathairn) tra le ragazze c'è Lynn (Kim Basinger) sosia di Veronica Lake.
Il film un giallo noir, è ben diretto, la trama scorre veloce e senza fronzoli, il regista non ha bisogno di folli inseguimenti di auto per catturare l'attenzione dello spettatore che rimane fino al finale a sorpresa. Ben costruiti e interpretati i personaggi: Bud violento per traumi infantili, che cresce emotivamente quando scopre l'amore per Lynn, Jack che da un caso di pubblicazioni porno arriva a scoprire chi vuole diventare il capo della mafia, Ed psicologicamente astuto. Molto efficaci alcune scene tra cui segnalo l'interrogatorio in contemporanea da parte di Ed 3 neri accusati di un massacro, nonché la sparatoria finale con cui Ed e Bud si difendono circondati da un nugolo di banditi e poliziotti corrotti. Bravi i comprimari tra cui John Cromwell che dipinge un uomo bonario in realtà implacabile e crudele e Kim Basinger nella parte di una donna sofferente che riesce a interrompere per amore una vita squallida, per la sua interpretazione ricevette l'Oscar come migliore attrice n.p., il film ricevette altre 7 nomination.Ottimi la scenografia e i costumi ambientati negli anni '50.
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jonnylogan
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domenica 6 febbraio 2022
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la città degli angeli
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Los Angeles, primi anni ’50. Bud White, Ed Exley e Jack Vincennes sono tre agenti di polizia che per differenti motivi vogliono tutelare la legge. White è un picchiatore con il desiderio di proteggere le donne. Exley è estremamente ligio al dovere ed è figlio di un ex ufficiale di polizia. Jack è un agente dell’antidroga che fa da consulente per la serie televisiva Lampi di Gloria e anche l’informatore per il giornalista scandalistico Sid Hudgens.
Un intreccio giallo nella più Hard - Boiled delle città degli angeli immaginabili e poco importa se non vi siano Elliott Gould, Bogart o Mitchum ma un trio di attori che nel ’97 diedero vita a uno dei migliori gialli dell’epoca moderna e che almeno per quanto riguarda due di loro, Kevin Spacey e Russell Crowe, che assieme al collega Guy Pearce, seppero caratterizzare alla perfezione le sfumature caratteriali dei loro personaggi e riuscirono negli anni a seguire a diventare protagonisti del panorama cinematografico mondiale.
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Los Angeles, primi anni ’50. Bud White, Ed Exley e Jack Vincennes sono tre agenti di polizia che per differenti motivi vogliono tutelare la legge. White è un picchiatore con il desiderio di proteggere le donne. Exley è estremamente ligio al dovere ed è figlio di un ex ufficiale di polizia. Jack è un agente dell’antidroga che fa da consulente per la serie televisiva Lampi di Gloria e anche l’informatore per il giornalista scandalistico Sid Hudgens.
Un intreccio giallo nella più Hard - Boiled delle città degli angeli immaginabili e poco importa se non vi siano Elliott Gould, Bogart o Mitchum ma un trio di attori che nel ’97 diedero vita a uno dei migliori gialli dell’epoca moderna e che almeno per quanto riguarda due di loro, Kevin Spacey e Russell Crowe, che assieme al collega Guy Pearce, seppero caratterizzare alla perfezione le sfumature caratteriali dei loro personaggi e riuscirono negli anni a seguire a diventare protagonisti del panorama cinematografico mondiale. I tre riescono a fissare caratteri e stereotipi di altrettanti poliziotti che desiderano svolgere la propria mansione spinti da ragioni diverse e sullo sfondo di un intricato caso di prostituzione e corruzione interna alle forze dell’ordine, mentre Los Angeles attraversa la propria epoca d’oro sia in ambito cinematografico ma anche in termini d’importanza economico - sociale. Completa un cast stellare un insieme di attori fra cui spiccano Kim Basinger, nel ruolo di una prostituta e sosia di Veronica Lake, David Strathairn in quello di un miliardario poco affidabile, James Cromwell nella parte del capo della polizia, e superiore dei tre protagonisti e infine Danny DeVito in quello di un giornalista scandalistico pronto a qualunque bassezza pur di portare a casa uno scoop. Dirige Curtis Hanson che diede successivamente il via alla carriera di attore di Eminem, e che riesce a rimodellare il romanzo fiume di James Ellroy ricavandone una trasposizione nettamente più semplice rispetto a una sinossi che si dipanava e contorceva in più archi narrativi e che rispetto al seguente Black Dahlia riuscì a convertirsi in una narrazione più fruibile. Film che a distanza di oltre due decadi non sembra invecchiare e che non deve assolutamente mancare nelle teche di chi ama i gialli vecchia maniera.
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dario
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giovedì 8 settembre 2011
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fuori giri
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Film robusto, sceneggiato magnificamente e fotografato ancora meglio. Ottimi anche gli attori (un Crowe super). Ma la storia fa acqua da tutte le parti, i morti ammazzati sono troppi, le scene finali tirate per i capelli. Notevole il ritmo e azzeccate, in tutti i sensi, le scene iniziali.
[+] avrebbe fatto meglio a tacere....
(di serpina)
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