luca scialò
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sabato 10 luglio 2010
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film spartiacque della carriera di totò
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Ferdinando Esposito è uno dei tanti capi famiglia del dopoguerra che vivono di espedienti, il classico "ladro di polli". Tra le tante piccole truffe, ha però la sfortuna di incappare in un americano che non vuole fargliela passare liscia; ma al contempo ha anche la fortuna di incrociare una guardia bonaria, il brigadiere Lorenzo Bottoni, che con la sua umanità gli renderà la strada per la detenzione meno amara.
Film che racconta la disperazione degli ultimi durante gli anni difficili del dopoguerra; lo fa con sentimento, semplicità, affidandosi anche alla recitazione spontanea di due grandi attori del cinema italiano: Totò e Aldo Fabrizi, ma anche attori di attori di secondo piano quali Ave Ninchi e un giovanissimo Carlo Delle Piane.
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Ferdinando Esposito è uno dei tanti capi famiglia del dopoguerra che vivono di espedienti, il classico "ladro di polli". Tra le tante piccole truffe, ha però la sfortuna di incappare in un americano che non vuole fargliela passare liscia; ma al contempo ha anche la fortuna di incrociare una guardia bonaria, il brigadiere Lorenzo Bottoni, che con la sua umanità gli renderà la strada per la detenzione meno amara.
Film che racconta la disperazione degli ultimi durante gli anni difficili del dopoguerra; lo fa con sentimento, semplicità, affidandosi anche alla recitazione spontanea di due grandi attori del cinema italiano: Totò e Aldo Fabrizi, ma anche attori di attori di secondo piano quali Ave Ninchi e un giovanissimo Carlo Delle Piane. Il film ottenne anche il premio alla sceneggiatura a Cannes, mentre Totò ottenne il Nastro d'argento. In fondo, tale film può essere individuato come spartiacque della carriera di Totò, poichè il "Principe della risata" non offre solo le usuali battute spontanee e la forza della propria mimica facciale e corporea, ma anche un aspetto più malinconico, drammatico, pronto per future parti in film neorealisti
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onufrio
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venerdì 17 maggio 2013
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la mutazione di totò
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Ferdinando Esposito è un ladruncolo che vive di piccoli furtarelli, un giorno ha la sfortuna di capitare come suo inseguitore il Brigadiere Bottoni,una volta averlo acciuffato, Esposito riesce a liberarsene mettendo nei guai il brigadiere, che sarà costretto ad un pedinamento costante per ritrovare il ladro e portarlo alla questura, in caso contrario sarà licenziato dopo 30 anni di onorata carriera. Bottoni pedinerà la famiglia Esposito, fino a che le due famiglie non diverranno amiche, ma il dovere chiama e le leggi devono essere rispettate, il finale è perfetto e mette in risalto finalmente un Totò non più limitato al ruolo comico,ma anche a quello drammatico in una parte che gli si addice a pennello, come a pennello calza il ruolo della legge impersonato dal portentoso Aldo Fabrizi, uomo burbero all'apparenza, ma dal cuore tenero.
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Ferdinando Esposito è un ladruncolo che vive di piccoli furtarelli, un giorno ha la sfortuna di capitare come suo inseguitore il Brigadiere Bottoni,una volta averlo acciuffato, Esposito riesce a liberarsene mettendo nei guai il brigadiere, che sarà costretto ad un pedinamento costante per ritrovare il ladro e portarlo alla questura, in caso contrario sarà licenziato dopo 30 anni di onorata carriera. Bottoni pedinerà la famiglia Esposito, fino a che le due famiglie non diverranno amiche, ma il dovere chiama e le leggi devono essere rispettate, il finale è perfetto e mette in risalto finalmente un Totò non più limitato al ruolo comico,ma anche a quello drammatico in una parte che gli si addice a pennello, come a pennello calza il ruolo della legge impersonato dal portentoso Aldo Fabrizi, uomo burbero all'apparenza, ma dal cuore tenero. Classico esempio della commedia all'italiana, Monicelli e Steno confezionano una commedia piacevole, mai banale, sempre divertente.
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