fiffa89
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lunedì 3 ottobre 2011
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l'ombra della vita...
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Una delle più belle e significative pellicole degli anni 60'.
Laurel è una sedicenne che vive con la nonna in seguto all'abbandono di sua madre che crede le abbia preferito l'attuale marito. Affetta da particolari manie, come quella di accendere un fuoco in giardino, ha l'abitudine di raccontare bugie e la passione per i delitti irrisolti.
E quando Miss Madrigal si offre come sua governante, lei è intenzionata a "smascherarla" pur di mandarla via, senza sapere che Miss Madrigal ha un oscuro passato da nascondere.
Ottima interpretazione di Deborah Kerr che ci mostra un personaggio misterioso. Splendida una delle sue citazioni finali come:
"Ciò che ho udito in questo tribunale non è
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Una delle più belle e significative pellicole degli anni 60'.
Laurel è una sedicenne che vive con la nonna in seguto all'abbandono di sua madre che crede le abbia preferito l'attuale marito. Affetta da particolari manie, come quella di accendere un fuoco in giardino, ha l'abitudine di raccontare bugie e la passione per i delitti irrisolti.
E quando Miss Madrigal si offre come sua governante, lei è intenzionata a "smascherarla" pur di mandarla via, senza sapere che Miss Madrigal ha un oscuro passato da nascondere.
Ottima interpretazione di Deborah Kerr che ci mostra un personaggio misterioso. Splendida una delle sue citazioni finali come:
"Ciò che ho udito in questo tribunale non è che il profilo e l'ombra della mia vita, priva di tutti gli accenti della verità"
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darkglobe
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domenica 21 dicembre 2014
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i disagi adolescenziali della giovane laurel
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Film diretto dal regista inglese Ronald Neame, si basa su una sceneggiatura ispirata ad un romanzo di Enid Bagnold tradotto in pièce teatrale poi portata in forma cinematografica da John Michael Hayes, meglio noto per la sceneggiatura de I peccatori di Peyton oltre che per la collaborazione in ben 4 capolavori di Hitchcock (La finestra sul cortile, Caccia al ladro, La congiura degli innocenti e L'uomo che sapeva troppo).
La rigida e facoltosa signora St. Maugham (Edith Evans) ospita in casa la nipote Laurel (Hayley Mills) nella propria villa, che ha la particolarità di essere circondata da un giardino arido, quasi "di gesso", da sempre trascurato essendo mancato il nutrimento su cui far crescere le piante, metafora dell’aridità morale e affettiva con cui è cresciuta la stessa Laurel.
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Film diretto dal regista inglese Ronald Neame, si basa su una sceneggiatura ispirata ad un romanzo di Enid Bagnold tradotto in pièce teatrale poi portata in forma cinematografica da John Michael Hayes, meglio noto per la sceneggiatura de I peccatori di Peyton oltre che per la collaborazione in ben 4 capolavori di Hitchcock (La finestra sul cortile, Caccia al ladro, La congiura degli innocenti e L'uomo che sapeva troppo).
La rigida e facoltosa signora St. Maugham (Edith Evans) ospita in casa la nipote Laurel (Hayley Mills) nella propria villa, che ha la particolarità di essere circondata da un giardino arido, quasi "di gesso", da sempre trascurato essendo mancato il nutrimento su cui far crescere le piante, metafora dell’aridità morale e affettiva con cui è cresciuta la stessa Laurel. La ragazza, orfana di padre, irrequieta e bugiarda, è stata capace di far fuggir via numerose governanti, al punto che la nonna ha deciso di affidarsi a Miss Madrigal (Deborah Kerr), una bella signora priva di referenze ma dalle idee chiare e risolute, la quale, pur avendo qualcosa da nascondere del proprio passato, afferma di vedere nella ragazza se stessa da bambina. In effetti, una volta assunta, Miss Madrigal scopre, grazie ai racconti del maggiordomo Maitland (John Mills, che nella vita reale fu padre di Hayley), che le difficoltà comportamentali della giovane Laurel sarebbero una conseguenza del fatto che sua madre ha a suo tempo abbandonato il marito, poi morto, per un altro uomo; a peggiorare la situazione la nonna starebbe tentando di tener lontana la madre dalla ragazza. La governante prova a riconciliare Laurel con gli affetti materni e con la vita, ma la un po’ perfida ed irriconoscente curiosità della ragazza fa riemergere l'oscuro passato di Miss Madrigal.
Dramma psicologico e familiare, condito da una atmosfera di morboso mistero che circonda i protagonisti, mette in scena privazioni emotive, egoismi e conflitti generazionali, grazie alla superba interpretazione della Mills e a quella della stessa Deborah Kerr, in un ruolo, quest’ultimo, costantemente in bilico tra gli slanci affettivi verso la ragazza e il suo chiudersi a riccio sul proprio oscuro e doloroso passato. Da menzionare il ruolo di Edith Evans, che fu premiata quale migliore attrice non protagonista dal National Board of Review.
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elgatoloco
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mercoledì 15 novembre 2017
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uno dei film più interessanti dei sixties
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Questo"The Chalk Garden"del 1964 di Ronald Neame credo sia, nella differenza totale, insieme a"Psycho"e a"The Birds"di Hitchcock e a pochi altri film(forse "La dolce vita"di Fellini e alcune opere di Antonioni)e certamente a"The Innocents"di Jack Clayton, uno dei film più interessanti dei"Sessanta"(Sixties). La tematica psicologica, legata alle fantasie, anzi ai fantasmi, ma anche ai problemi reali di una ragazzina"iper-ribelle"e(apparentemente)piromane porta al"reclutamento"come governante-istitutrice di una donna apparentemente priva di referenze, in realtà molto decisa e comunque capace di relazionarsi con la ragazza, in un luogo appartato e lontano dalla madre(vive con la nonna, madre della madre, id est nonna materna, da anni in rotta con la figlia).
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Questo"The Chalk Garden"del 1964 di Ronald Neame credo sia, nella differenza totale, insieme a"Psycho"e a"The Birds"di Hitchcock e a pochi altri film(forse "La dolce vita"di Fellini e alcune opere di Antonioni)e certamente a"The Innocents"di Jack Clayton, uno dei film più interessanti dei"Sessanta"(Sixties). La tematica psicologica, legata alle fantasie, anzi ai fantasmi, ma anche ai problemi reali di una ragazzina"iper-ribelle"e(apparentemente)piromane porta al"reclutamento"come governante-istitutrice di una donna apparentemente priva di referenze, in realtà molto decisa e comunque capace di relazionarsi con la ragazza, in un luogo appartato e lontano dalla madre(vive con la nonna, madre della madre, id est nonna materna, da anni in rotta con la figlia). A colori, anche per accentuare i cromatismi di un luogo esterno(il garden, solo apparentemente"Chalk", ossia di gesso, da una frase pronunciata dalla protagonista), il fi,m ha l'intelligenza di spostare "i riflettori"dalla prospettiva meramente familiare a quella dell'istiturice, con un mutamento del punto di vista che potrebbe far sembrare che si preluda a un"thriller", ma in realtò ciò è presente, ma solo in una dimensione psicologica(non si potrà dire di più, considerando comunque l'elmento-"sorpresa"per chi non abbia visto il film)che poi si risolve in altro, ma la cena con il giudice riserverà, appunto, varie sorprese, vari"mutamenti", diciamo così. Deborah Kerr, non a caso interprete fondamentale anche di"The Innocents"di Clayton, è notevolissima nel ruolo, conferendo al film tanti mutamenti a livello gestuale e mimico, è però coinvolta in un gioco psicologico con altri notevolissimi interpreti e il risultato è un film britannico di grande interesse internazionale, premiato e appprezzato ma forse non abbastanza riconosciuto a livello di pubblico, all'epoca(non ho dati precisi in proposito). El Gato
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eugen
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mercoledì 6 dicembre 2023
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ma il dramma teatrale da cui e''tratto il film?
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"THe Chalk Garden"(Ronald Neame, dalla pie'ce teatrale di Enid Bagnold, screenplay di John Michael Hayes, 1964)e'un film di rara pregnanza psicologica, reso fillmicamente da Deborah Kerr quale gorvenante-eudcatrice, da Hayley Mills, la sedicenne in crisi perch'e"laxciata"dalla madre e con il pare morto in cricostanze tragiche, da Edith Evans, l'anziana nonna, da Felix Aylmer melmruolo del giufdice, amico dell'azniana signora, di John Mills quale molto colto maggiordomo. Un ddramma puro, appunto, Di Enild Bagnold, drammaturga, sappiamo poco e chi scrive questa nota non ha mai avuto occasione di leggere un suo testo, letterario o teatrlae Sarebbe dunque interessante tornare alla fonte, diciamo cosi', pur nella conviznione che sceneggiatore e regista abbiamo mantenuto assolutamnte l'essenziale del testo di partenza.
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"THe Chalk Garden"(Ronald Neame, dalla pie'ce teatrale di Enid Bagnold, screenplay di John Michael Hayes, 1964)e'un film di rara pregnanza psicologica, reso fillmicamente da Deborah Kerr quale gorvenante-eudcatrice, da Hayley Mills, la sedicenne in crisi perch'e"laxciata"dalla madre e con il pare morto in cricostanze tragiche, da Edith Evans, l'anziana nonna, da Felix Aylmer melmruolo del giufdice, amico dell'azniana signora, di John Mills quale molto colto maggiordomo. Un ddramma puro, appunto, Di Enild Bagnold, drammaturga, sappiamo poco e chi scrive questa nota non ha mai avuto occasione di leggere un suo testo, letterario o teatrlae Sarebbe dunque interessante tornare alla fonte, diciamo cosi', pur nella conviznione che sceneggiatore e regista abbiamo mantenuto assolutamnte l'essenziale del testo di partenza. Certo e'che questo film esprime pienamente un 'epca di crisi(dove il lemma non ha mai una valenza solo negativa, ne'in alcun modo puo'averla, se pensimao al suo signigicato quale"opportunita", "chance")nella qule il dramma della ragazzina rimanda a quello familiare, per non dire a quello ben piu'tragico dlela governante, che si svela solo alla fine, durante la conversazione a cena del giudice che"riscopre"la governante, che da ragazza si era trovato a dover condannare a morte, pena trramutata in reclusione a causa della sua giovane eta'. Eugen
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