Attore, regista e sceneggiatore enigmatico, ha segnato profondamente l'horror contemporaneo con opere originali e provocatorie. Oz si è affermato con una filmografia non convenzionale, capace di creare un immaginario disturbante che si radica nella mente degli spettatori. Il suo dark thriller Longlegs ha riscosso ampi consensi e Perkins sembra rassegnato al fatto di non poter sfuggire alle domande sulla sua illustre famiglia.
Sulle orme del padre
Nato il 2 febbraio 1974 a Manhattan (New York), Osgood Robert Perkins è un volto familiare al pubblico. Figlio della star di Psycho Anthony Perkins e della fotografa/modella Berry Berenson, uccisa in uno degli aerei dirottati durante gli attacchi terroristici dell'11 settembre, ha preso il suo nome dal famoso nonno che ha recitato nell'originale Scarface di Howard Hawks. Oz non ha mai nascosto l'influenza che i suoi defunti genitori continuano a esercitare sulla sua vita e sulla sua carriera. Basti pensare che il suo debutto di attore avviene in Psycho II, dove interpretava un Norman Bates dodicenne. Da allora, è apparso ne La rivincita delle bionde, nell'ironico cameo del nerd Dorky David, in Star Trek di J. J. Abrams, in cui interpreta il tirocinante della Starfleet Academy, e in Nope di Jordan Peele come un regista di nome Fynn Bachman.
La svolta come regista horror
Perkins realizza horror squisiti. Dopotutto, ce l'ha nel sangue. Svezzato a pane e classici da brivido, come il Dracula di Tod Browning, Oz esordisce dietro la macchina da presa nel 2015 con February - L'innocenza del male. Un thriller demoniaco che ambienta in un collegio femminile, scegliendo Emma Roberts come «scream queen» principale; con lei, Kiernan Shipka e Lucy Boynton. L'anno dopo firma la sua seconda regia/sceneggiatura con Sono la bella creatura che vive in questa casa; una ghost story incentrata su un'infermiera (Ruth Wilson) che si ritrova ad assistere una scrittrice di romanzi horror affetta da demenza senile (Paula Prentiss), in una casa isolata. Nel 2020, dirige Gretel & Hansel: opera dai toni cupi e dall'atmosfera fiabesca, tratta dal racconto dei fratelli Grimm, con protagonisti Sophia Lillis e Samuel Leakey.
La consacrazione con Longlegs
Oz Perkins scrive e dirige Longlegs: il thriller a tinte macabre più sconvolgente del 2024. Il figlio di Norman Bates ci trasporta nell'Oregon del 1995, nel pieno del Satanic Panic, per seguire le indagini della giovane agente dell'FBI Lee Harker (Maika Monroe). Sulle sue tracce c'è un serial killer diabolico, già diventato iconico nella maschera in gomma sulla faccia di Nicolas Cage. Il raccapricciante villain sarebbe ispirato alla defunta madre dell'attore, Joy Vogelsang. Sebbene Il silenzio degli innocenti e Psycho abbiano avuto un'influenza inevitabile, non erano i film di cui Perkins discuteva con i suoi collaboratori creativi. Tra le sue maggiori ispirazioni, c'è infatti il dramma di John Cassavetes Una moglie con Gena Rowlands e Peter Falk. Per illustrare la sua visione desolante dell'Oregon, ha invece suggerito al direttore della fotografia Andrés Arochi di guardare Belli e dannati e altre opere di Gus Van Sant, che, tra l'altro, ha girato il remake di Psycho di Hitchcock.
Progetti del 2025
Nel 2025 esce The Monkey. L'horror con Theo James nel doppio ruolo dei gemelli Hal e Bill. Tratto all'omonimo racconto di Stephen King, la storia ruota attorno a una scimmia giocattolo che semina morte colpendo il tamburo con le sue bacchette. Nel cast troviamo anche Tatiana Maslany ed Elijah Wood.
