La sfida con la recitazione della modella Kasia Smutniak era quella di riuscire a diventare convincente anche come interprete: la sfida è stata vinta. Aiutata da una bellezza senza tempo, ha trovato la sua felicità fra le braccia muscolose di uno dei partecipanti del primo leggendario Grande Fratello, Pietro Taricone (deceduto prematuramente il 29 giugno 2010), destando ammirazione, quasi incredula, nel pubblico e nella critica che l'ha preferita all'italiana Laura Chiatti nella fiction sulla vita di Rino Gaetano. È una vera e propria rivelazione, assolutamente imprevedibile. Brava oltre qualsiasi previsione, indossa con naturalezza qualsiasi maschera, senza minimizzare mai l'intensità del suo personaggio.
Gli esordi
Figlia di un generale dell'aviazione polacca, eredita dal padre la passione per il volo tanto è vero che, a soli 16 anni, riesce a prendersi il brevetto di pilota di aliante. Ma non saranno solo quelli i suoi voli. A 17 anni, inizia la carriera di fotomodella e, notata dall'agenzia di moda milanese "Why Not" si trasferisce in Italia, dove comincia a farsi conoscere in qualche spot pubblicitario.
Il suo debutto cinematografico avviene nel 2000, grazie alla pellicola comica (che poi fu un flop) di Giorgio Panariello Al momento giusto che la vede contrapposta a Luisa Corna in mezzo a un cast particolarmente nutrito di stelle: Giovanni Cacioppo, Carlo Pistarino, Athina Cenci, Evelina Gori, Luca Calvani e Riccardo Garrone.
Testimonial della TIM, conosce sul set di Radio West Pietro Taricone, che diventerà il suo compagno e da quale avrà una figlia, Sophie. Bellissima e intensa, dopo aver partecipato alla fiction Ultimo 3 - L'infiltrato (2004), è accanto a Alessandro Benvenuti ne 13dici a tavola (2004), passando al più intenso Ora e per sempre (2005) di Vincenzo Verdicchi, con Gioele Dix, Dino Abbrescia e Giorgio Albertazzi, storia di un incidente aereo avvenuto nel 1949, in cui persero la vita i calciatori del Torino.
Ma la sua inizialmente è una carriera principalmente televisiva, che vede la Smutniak alternarsi fra miniserie e film tv passando a Questa è la mia terra (2006) e il suo sequel a La moglie cinese (2006), da Giuseppe Moscati (2007) a Rino Gaetano - Ma il cielo è sempre più blu (2007).
Gli ultimi anni
Le incursioni cinematografiche diventano sempre più frequenti, come quella accanto a Nanni Moretti in Caos calmo (2007), o nel film di Davide Ferrario Tutta colpa di Giuda (2009) e ne La passione (2010) di Carlo Mazzacurati. Nel 2008 conquista anche un Nastro d'argento per l'interpretazione nel film di Peter Del Monte Nelle tue mani.
Dopo l'esperienza internazionale di From Paris with Love, nel 2012 ricopre il ruolo di madrina alla 69esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia.
Nel 2013 torna al cinema con due commedie, Benvenuto Presidente! di Riccardo Milani, e Tutti contro tutti, esordio alla regia dell'attore Rolando Ravello.
Nel 2014 è divisa tra due amori nel film di Ferzan Ozpetek Allacciate le cinture, aggiudicandosi il Nastro d'argento come migliore attrice protagonista. L'anno seguente recita come protagonista nel film tv Limbo, diretto da Lucio Pellegrini, che narra il lento ritorno alla vita di una donna soldato vittima di un attentato in Afghanistan. Parteciperà poi al Maraviglioso Boccaccio (2015) dei fratelli Taviani e sarà tra i protagonisti della commedia di Paolo Genovese Perfetti sconosciuti (2016). La vedremo poi al fianco (e nel corpo) di Pierfrancesco Favino nella commedia d'esordio di Simone Godano Moglie e marito, che racconta lo scambio d'identità di una coppia in crisi. Nel 2018 la rivediamo sugli schermi cinematografici in più occasioni: prima a Gennaio con Made in Italy di Luciano Ligabue, poi nel periodo estivo con il film di Paolo Sorrentino uscito in due parte, Loro 1 e Loro 2. A Dicembre nuovamente, quando esce al cinema La prima pietra, film di Rolando Ravello che tocca delicate quanto importanti questioni sociali. Presto la vedremo in sala diretta da Soldini in 3/19 e da Francesca Archibugi ne Il colibrì, trasposizione del bestseller di Veronesi.
Nel 2023 esordisce alla regia con il documentario che racconta la storia del muro costruito tra Polonia e Bielorussia Mur.