di Marco Chiani
Laboratori nelle giungla e case di ricchi, gente freddata da un colpo in testa e potenti che dal commercio della droga vorrebbero trarre profitti come e più dei narcotrafficanti.
La seconda stagione di Narcos, certamente il prodotto più atteso degli ultimi mesi insieme a The Get Down di Baz Luhrmann, riporta Pablo Escobar alla gloria oscura del piccolo schermo.
Rodatissimo nel ruolo, il quarantenne Wagner Moura dà anima e corpo a quel Re della Cocaina che fonde insieme il profilo archetipico del gangster classico con le istanze revisionistiche maturate dalla fine degli ani Sessanta. In breve, l'Escobar dell'attore brasiliano intercetta sia l'aura dell'eroe negativo dei classici gangsteristici anni Trenta, i vari Cagney e Robinson, sia quella del ribellismo che dal Gangster Story di Arthur Penn arriva fino ai vagabondi di Altman.
Le nuove dieci puntate, da oggi disponibili su Netflix, spingono ancora di più sull'acceleratore delle sparatorie, delle ricerche a tappeto, degli intrighi governativi: la voce narrante di Steve Murphy, agente DEA, parla «non di una caccia all'uomo, ma di un'invasione». Per la cattura di Pablo che, evaso dal carcere ha messo in ginocchio la credibilità delle forze dell'ordine, i proiettili cadono come gocce di pioggia, le esplosioni sconvolgono centri abitati e foreste mentre il Cartello di Medellín continua a pretendere e a ottenere rispetto.
Rilasciata a pochi giorni dall'uscita in sala di Escobar, il film di Andrea Di Stefano distribuito da Good Films, Narcos continua a proporre un'immagine, anche fisica, del narcotrafficante difficile da superare nella sua credibilità.
Se Benicio Del Toro è il primo attore a cui si penserebbe per un ruolo del genere, tanto ha costruito la sua carriera su tossici e spacciatori vari, Wagner Moura, meno bello, meno affascinante, meno glamour del collega, lavora con la normalità e la quotidianità del male, complice un lato sottilmente ironico che fa la differenza. Mentre Cliff Curtis, che interpretò Escobar in Blow non ha lasciato traccia così come Andrés Parra in El patron del mal, miniserie colombiana spazzata via da Narcos, i prossimi due a misurarsi col ruolo saranno Javier Bardem e John Leguizamo. Staremo a vedere.
La nuova stagione di Narcos riprende a raccontare esattamente laddove avevamo lasciato la storia, con gli stessi interpreti che hanno garantito il successo alla prima edizione.
Nel cast Boyd Holbrook e Pedro Pascal sono ancora Steve Murphy e Javier Peña, i due agenti federali della DEA, alle prese con gli ultimi anni di vita del narcotrafficante morto il 2 dicembre del 1993.
In sintesi, il momento realmente cruciale per ogni criminale bigger than life che si rispetti: quando, precipitando dopo aver raggiunto la vetta, capisce di aver vinto la sfida più ardua, quella combattuta contro il destino e la sua implacabilità.