Jim è rimasto imprigionato nelle Darklands, dove regna il terribile Gunmar, alla fine della prima stagione. Qui cerca di salvare il fratellino di Claire, Enrique, e nel mentre i suoi amici tentano di convincere la regina a tenere aperto il solo ponte che può permettergli di tornare tra loro, ma che potrebbe essere usato da Gunmar per invaderli. Dovranno inoltre usare un oggetto magico per prendere il posto di Jim e nascondere alla madre la sua assenza.

Uno dei primi obiettivi che ci siamo dati è stato di non realizzare una serie di episodi autonomi, come molti altri show per ragazzi, perché volevamo che i nostri personaggi crescessero, si evolvessero e cambiassero. Questo in parte attraverso le loro relazioni reciproche. Ci sono storie che raccontiamo nella seconda stagione che non avremmo potuto raccontare nella prima, perché i personaggi non erano ancora nella giusta condizione emotiva.

La serie animata in CGI di Guillermo Del Toro, che recentemente ha rivelato di averla inizialmente pensata come un prodotto in live-action, riprende da dov'era rimasta e si concluderà con un nuovo cliffhanger, perché ne è già stata annunciata una terza e ultima stagione. Mark Guggenheim, tra gli sceneggiatori di punta di Trollhunters, spiega che se la prima annata è servita per introdurre il mondo della storia e quindi era bene essere lineari, con la seconda stagione ci sono invece puntate dalla struttura narrativa più insolita e ricercata. Nel cast vocale inglese la voce del protagonista continua a essere del compianto Anton Yelchin, perché le puntate erano state registrate prima della sua prematura scomparsa, ma l'anno prossimo non potrà essere così e si attende l'annuncio del suo sostituto.