Sceneggiato da Joss Whedon, il regista di The Avengers, un film dove l'elemento fantastico ha un ruolo romantico.
Dylan è un ex detenuto che vive in New Mexico in un camper e lavora presso un autolavaggio, cercando di rigare dritto mentre il suo supervisore della libertà vigilata lo tiene d'occhio. Rebecca vive invece in New Hampshire, sposata a un ricco dottore che è però preoccupato per la sua condizione mentale. I due condividono un inspiegabile legame mentale, tanto che quando uno si fa male o sta rischiando la vita la sensazione arriva anche all'altra come uno shock. In età adulta i due scoprono di poter invece parlare tra loro nonostante la distanza, ma questo finirà per renderli ancora più strani e isolati di quanto già non fossero agli occhi degli altri.
Fin dalla prima volta che ho letto lo script ho pensato a un film con due diverse tavolozze cromatiche, ho voluto identificare gli ambienti con il colore. Inoltre è stato importante lavorare sui movimenti di macchina, perché è la storia di due persone che esplorano la loro relazione attraverso il dialogo, dunque c'era la sfida di dare un'energia visiva al racconto.
Diretto da Brin Hill, In Your Eyes è soprattutto sceneggiato da Joss Whedon, il regista di The Avengers che presto si cimenterà anche con Justice League. Lontano dal mondo dei supereroi e dalla fantascienza televisiva di Buffy e Firefly, Whedon firma un film dove l'elemento fantastico ha un ruolo romantico, a tratti con la leggerezza della commedia e più avanti con la gravità del mélo. Diviso tra gli spazi aperti e arancioni del deserto e quelli chiusi e bluastri di una cittadina innevata, In Your Eyes si regge in larga parte sulle spalle dei protagonisti, Michael Stahl-David, che vedremo presto nella terza stagione di Narcos e Zoe Kazan, nipote del grande regista Elia Kazan, che è diventata una beniamina della critica americana con The Big Sick allo scorso Sundance.