Nel 2035 il progetto di realizzare un Artificial and Intelligent Cellular Organism (A.I.C.O.) risulta in un incidente detto "Burst". Il canyon di Kurobe viene così occupato da un'enorme massa carnosa e sintetica, forse dotata di una propria intelligenza. Due anni dopo la studentessa Aiko è catturata da un movimento che intende usarla come chiave per porre fine al disastro, ma il governo ha un piano differente e cerca di ostacolare queste operazioni.

"Se la catastrofe biologica fosse avvenuta in un'area piatta, come Tokyo, si sarebbe espansa indefinitamente, inoltre creare una linea di quarantena in mezzo a una città avrebbe portato la serie verso un dramma anche sociale, con persone che non possono tornare a casa o cose del genere. Abbiamo invece voluto fare una serie d'azione e per questo un'area limitata come il canyon di Kurobe è perfetta: è ancora oggi difficile da raggiungere e contiene alcune delle principali dighe del Giappone, che nella serie possono essere usate come contromisure contro la materia in espansione".

Tratto da un manga omonimo, questo anime è diretto da Kazuya Murata, regista che dopo una breve gavetta allo Studio Ghibli è passato a lavorare a episodi di varie serie come Code Geass, Planetes e Gargantia on the Verdurous Planet, oltre al film Fullmetal Alchemist - La sacra stella di Milos. È stato realizzato dalla studio Bones, noto per le serie Wolf's Rain, Eureka Seven e Fullmetal Alchemist. Si tratta di una storia di fantascienza e cospirazione, con molte scene d'azione, ma pure ricca di misteri, in particolare sull'identità e il ruolo della protagonista.