Condividi
|
Ultimo aggiornamento venerdì 22 dicembre 2017
Una storia fantastica ma dai fattori psicologici molto realistici, ambientata in un mondo dove fate e orchi convivono insieme.
CONSIGLIATO N.D.
|
In una Terra alternativa gli umani coesistono con creature fantastiche, come orchi ed elfi, che sono gli unici a poter usare la magia. Questo fa di loro una classe privilegiata, una sorta di equivalente dell'1% come li definisce il regista David Ayer, mentre gli orchi sono i più umili nella scala sociale, fanno lavori faticosi e nessuno si cura di loro finché non si danno alla delinquenza. La polizia infatti li perseguita e in più di un caso ne ha tormentati di innocenti. Proprio questa tensione razziale ha dato il via al programma di "diversity" che crea il punto di partenza del film: un agente nero, Daryl, si ritrova come partner Nick, il primo poliziotto orco di Los Angeles.
È stato grandioso essere il primo poliziotto nero del LAPD che trova qualcuno contro cui essere razzista. Non si sta mai dall'altra parte del razzismo quando si è neri.
Will Smith
Durante una ronda notturna di routine i due scoprono un potente artefatto, una bacchetta magica che si pensava fosse andata distrutta e di cui invece è in possesso di Tikka, una giovane elfa. La bacchetta è così potente da uccidere qualunque umano cercasse di usarla. È stata creata dall'antica strega elfica Leilah, che naturalmente ne vuole tornare in possesso, per mettere in atto progetti rivoluzionari.
Bright è una produzione estremamente costosa per Netflix, con un budget che pare sia intorno ai 90 milioni di dollari (superato solo da quello di The Irishman di Scorsese). Il tentativo di realizzare un blockbuster fantasy poliziesco, direttamente per la piattaforma streaming ignorando le sale, ne fa un progetto rivoluzionario. Per la regia ci si è affidati a David Ayer, che ha dimostrato di saper padroneggiare sia dure storie di polizia con End of Watch - Tolleranza zero, sia situazioni più fantastiche con Suicide Squad. Le riprese tra Los Angeles e Atlanta sono iniziate nell'autunno 2016 e si sono concluse nel febbraio 2017, quindi è seguita una complessa post-produzione
Sono sicuro che questa fase finirà presto, ma per ora Netflix ti dà I soldi e ti lascia fare il tuo film. È stato come fare un film indipendente, mi hanno permesso di mantenere la mia voce. È l'opposto di quel che accade con gli Studios e per questo attireranno altri registi e sceneggiatori. Sostengono il processo creativo. Lavorare con loro è come tornare a 20 anni fa, a un mondo del cinema diverso e più creativo.
David Ayer
Per le riprese Ayer si è avvalso del suo consueto direttore della fotografia Roman Vasyanov, mentre per la sceneggiatura è partito da uno script di Max Landis che ha rilavorato per adattarlo alla propria voce. Cosa di cui lo sceneggiatore originale si è detto onorato e la nuova versione per lui è stata «come leggere la stessa sceneggiatura da una dimensione alternativa».
Il titolo, che significa "luminoso", è il gergo con cui nel film ci si riferisce a qualcuno che è in grado di usare la magia. Ne sono protagonisti Will Smith, che torna a lavorare con Ayer dopo Suicide Squad, e l'australiano Joel Edgerton (Loving, Warrior, The Gift - Regali da uno sconosciuto), sotto pesante trucco per entrare nei panni di un orco. Descrive il suo personaggio come un orco anomalo, che ha sempre voluto essere un umano, tanto da limarsi i denti, e dice di averlo considerato come un animale che cerca di interpretare un'idea conservatrice di essere umano. Edgerton ha inoltre spiegato che gli orchi non capiscono il sarcasmo e l'ironia, quindi sono molto onesti e diretti, d'altra parte hanno sensi sviluppati che gli permettono quasi di annusare le menzogne.
I film sono film. Questo è un film e se ne faremo un sequel racconteremo di più della storia e poi magari ancora di più in film successivi... Qual è la mitologia di queste razze, qual è la storia degli orchi? Come interagiscono queste razze tra loro? È un'ambientazione profondamente esplorabile e di certo spero di avere l'opportunità di farlo.
David Ayer
Bright ha dei blockbuster anche un'altra caratteristica: quella di poter essere l'inizio di una serie o addirittura di un universo condiviso, del resto alla ricchezza dell'ambientazione si sposa quella di un cast di rilievo anche per i ruoli secondari. Édgar Ramírez, attore venezuelano ma sempre più apprezzato a Hollywood (sarà anche in The Assassination of Gianni Versace) interpreta un elfo che collabora con l'FBI e spiega che per rendere la diversità del suo personaggio è stato spesso diretto in spagnolo, in modo che le indicazioni risultassero poco penetrabili al resto del cast. Noomi Rapace è poi la strega elfa Leilah, mentre la vera new entry che potrebbe essere lanciata dal film è Lucy Fry, giovane australiana dalla carriera fin qui soprattutto televisiva (22.11.63 e Wolf Creek). Da segnalare infine che Netflix si è affidata a un vasto numero di musicisti di generi musicali diversi per avere una colonna sonora che, in linea con lo spirito di mash up razziale del film, vanta sorprendenti collaborazioni, come quelle tra A$AP Rocky e Tom Morello e fra DRAM e Neil Young.
ottimo film..mi è piaciuta la trama e gli effetti speciali..bravissimi gli attori
Finalmente una buona produzione di Netflix che, piano piano, sta iniziando ad aumentare la qualità dei propri lavori. Il mondo fantasy di Bright è molto suggestivo e sicuramente innovativo, tanto da appassionare lo spettatore dopo pochi minuti. L’ottimo cast aiuta e la pellicola scorre via fluida ed emozionante. Il lato negativo è rappresentato dai troppi tagli e da un conseguente [...] Vai alla recensione »
Ero scettico quando ho letto la trama e invece mi devo ricredere. Bello il messaggio, ottime scene d'azione e la solita grandissima ironia di Will Smith che ci sta sempre al 100%. Molto belli anche gli effetti speciali. Insomma un film veramente ottimo.
Un film dove si è deciso di puntare tutto sul cast quando invece sarebbe stato opportuno prendere magari solo Smith e creare una sceneggiatura migliore e mettere meno carne al fuoco.Il mix tra azione e fantasy non funziona così come i dialoghi,in alcuni casi veramente demenziali. Per fortuna il film è uscito solo su Neflix perchè fosse uscito nelle sale cinematografiche [...] Vai alla recensione »