elgatoloco
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venerdì 5 novembre 2021
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tra demistificazione della guerra e"diosinismo"
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"Full Metal Jacket"(Stanley Kubrick, scritto con Gustav Hasford e Michael Herr, dal romanzo di Hasford, già marine e corrispondente di guerra"The SHort-Timers", 1987)arriva circa otto anni dopo"Apocalypse Now"di Francis Ford Coppola e meno di un anno dopo"PLatoon"di Oliver Stone, ma non cede in nulla rispetto ad altri due film "visionari"sul Vietnam. Narrando le vicende di una squadra di militari mal"raffazzonati"e certo non dei"volontari.guerrieri", ma persone obbligate alla guerra nel Sud-Est asiatico per i bassi interessi dell'imperialismo USA, "Full Metal Jacket"è opera che mostra come lo spaventoso addestramento bellico inflitto dal terribile sergente maggiore Hartman, con le conseguenze che chi abbia visto il film o ne abbia sentito parlare conosce, si riservi poi"completamente"quando la stessa "squadra"va effettivamente a combattere in Vietnam, con la tragica uccisione degli amici di "joker", dove effettivamente poi o stesso soldato(il narratore, in quanto sarà la figura del corrispondente di guerra-autore del citato romanzo, cosceneggiatore)uccide la cecchina vietnamita solo per darle il copo di grazia, rinunciando ad ogni forma di vendetta, essnedo ormai assolutamente "vaccinato"rispetto ad ogni viokenza bellica o anche di altro tipo, Scene iper.
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"Full Metal Jacket"(Stanley Kubrick, scritto con Gustav Hasford e Michael Herr, dal romanzo di Hasford, già marine e corrispondente di guerra"The SHort-Timers", 1987)arriva circa otto anni dopo"Apocalypse Now"di Francis Ford Coppola e meno di un anno dopo"PLatoon"di Oliver Stone, ma non cede in nulla rispetto ad altri due film "visionari"sul Vietnam. Narrando le vicende di una squadra di militari mal"raffazzonati"e certo non dei"volontari.guerrieri", ma persone obbligate alla guerra nel Sud-Est asiatico per i bassi interessi dell'imperialismo USA, "Full Metal Jacket"è opera che mostra come lo spaventoso addestramento bellico inflitto dal terribile sergente maggiore Hartman, con le conseguenze che chi abbia visto il film o ne abbia sentito parlare conosce, si riservi poi"completamente"quando la stessa "squadra"va effettivamente a combattere in Vietnam, con la tragica uccisione degli amici di "joker", dove effettivamente poi o stesso soldato(il narratore, in quanto sarà la figura del corrispondente di guerra-autore del citato romanzo, cosceneggiatore)uccide la cecchina vietnamita solo per darle il copo di grazia, rinunciando ad ogni forma di vendetta, essnedo ormai assolutamente "vaccinato"rispetto ad ogni viokenza bellica o anche di altro tipo, Scene iper.realiste, in questo iflm, si uniscono a sequenze assolutamente"surreali", dove Kubrick, pur essendo nato nella Big-Apple ha dietro di sé il solido back-ground dell'avanguardia ebraico-mittel/est europea da cui comunque proviene. Oltre a rilevare il fatto che tra gli interpreti l'uncio ad avere ottenuto un reale avvenire glorioso in cmapo filmico è stato effettivamente"Joker", alias Matthew Modine, dove ciò è probabilente anche da attribuire ad una scelta di Kubrick stesso, peraltro in nessun modo riconducibile a passatismi"neorealistici", è da notare l'uso della musica, con il sistematico uso del rock insieme ad altri generi, compreso notoriamente il famoso"Mickey MOuse Club March"di Walt Disney, dove la sigla finale è ancora una volta notoriamente "Paint It Black"di Jagger.Richards ossia dei "Rolling Stones". In "Fulll Metal Jacket"la fusione musica.cinema è totale con un interscambio assoluto, nel quale la musica non sopravanza ma certo non si limita a commentare il cinema, fondendosi in vece fecondamente con esso. Oltre e al di là di ogni considerazione politica(cui Kubrick è sostanzialmente estraneo)un film nel quale l'orrore della guerra e della retorica del"si vis pacem, para bellum"è totale e concordemmente espresso, senza quella "macchina desiderante"che aleggiava invce in Ford Coppola. El Gato
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ennio
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martedì 13 marzo 2018
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buon film, non certo capolavoro
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Ho rivisto questo film dopo quasi 30 anni in un passaggio in TV, e le mie impressioni non molto positive sono state confermate, a 50 anni come a 20. Si inseriva nel filone post-Vietnam molto in voga tra fine anni '70 e anni '80, e aggiunse poco di nuovo, dopo capolavori come "il cacciatore" e "apocalyse now" e l'ottimo "Platoon".
Era un genere ormai inflazionato, e lo si percepisce nelle trovate poco originali di Kubrick, che per metà film dipinge la vita in caserma e l'addestramento militare con tratti esagerati e spesso clowneschi, buoni per estrarne la macchietta del fanatico sergente Hartman.
La metà di guerra è accettabile ma nulla più, insomma non certo tra le opere kubrickiane più ispirate, nemmeno nei dialoghi, prevedibili e privi di quei lunghi silenzi accompagnati da immagini e musiche suggestive, che hanno sempre caratterizzato l'opera del Maestro.
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Ho rivisto questo film dopo quasi 30 anni in un passaggio in TV, e le mie impressioni non molto positive sono state confermate, a 50 anni come a 20. Si inseriva nel filone post-Vietnam molto in voga tra fine anni '70 e anni '80, e aggiunse poco di nuovo, dopo capolavori come "il cacciatore" e "apocalyse now" e l'ottimo "Platoon".
Era un genere ormai inflazionato, e lo si percepisce nelle trovate poco originali di Kubrick, che per metà film dipinge la vita in caserma e l'addestramento militare con tratti esagerati e spesso clowneschi, buoni per estrarne la macchietta del fanatico sergente Hartman.
La metà di guerra è accettabile ma nulla più, insomma non certo tra le opere kubrickiane più ispirate, nemmeno nei dialoghi, prevedibili e privi di quei lunghi silenzi accompagnati da immagini e musiche suggestive, che hanno sempre caratterizzato l'opera del Maestro.
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diabolik0
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venerdì 7 aprile 2017
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mitico
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kubrick è stato uno dei registi più geniali di questo secolo,si è confrontato sullo schermo con i generi più disparati,dall'horror alla fantascienza, sempre con grande successo sia di critica che di pubblico.In questo film invece,l'oggetto del suo interesse è la guerra.Il conflitto degli americani in Vietnam ha lasciato ferite profonde e tanta materia per la cinematografia, si pensi a "Platoon" o al "Cacciatore".o ad "Apocalypse Now"Tuttavia questo film bellico, decisamente originale, ha una marcia in più e fornisce tantissimi spunti di riflessione.Diviso in due parti in modo netto,illustra nel primo tempo,con dovizia di particolari, l'addestramento cui vengono sottoposte le reclute,per prepararle alla guerra.
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kubrick è stato uno dei registi più geniali di questo secolo,si è confrontato sullo schermo con i generi più disparati,dall'horror alla fantascienza, sempre con grande successo sia di critica che di pubblico.In questo film invece,l'oggetto del suo interesse è la guerra.Il conflitto degli americani in Vietnam ha lasciato ferite profonde e tanta materia per la cinematografia, si pensi a "Platoon" o al "Cacciatore".o ad "Apocalypse Now"Tuttavia questo film bellico, decisamente originale, ha una marcia in più e fornisce tantissimi spunti di riflessione.Diviso in due parti in modo netto,illustra nel primo tempo,con dovizia di particolari, l'addestramento cui vengono sottoposte le reclute,per prepararle alla guerra.Vero e proprio lavaggio del cervello, perpetrato da un ottuso e intransigente sergente,personaggio inquietante,che inculca insulsi precetti, preda di un delirio di onnipotenza,li assoggetta a prove durissime,che dovrebbero temprare e forgiare personalità forti, impenetrabili e impassibili, vere e proprie macchine di morte,senza emozioni,all'insegna della cieca obbedienza ,in nome della patria e del corpo dei marines.In un crescendo di insulti,soprusi e vessazioni,i ragazzi impareranno a fare i soldati, perdendo però la loro umanità.Non tutti ce la faranno,"Palla di lardo" il più fragile psicologicamente, non riuscirà a reggere lo stress e si toglierà la vita,dopo aver ucciso il suo superiore,incarnazione di tutti i suoi problemi .Nella seconda parte,i marines ormai svezzati ,andranno al fronte e vivranno tutti gli orrori di una guerra, tanto cruenta, quanto inutile.E' evidente l'intento didattico del regista, che si pone in forte posizione critica verso un "sistema" che invece di contenere le velleità di espansione,viceversa incoraggia l'uso della guerra,addirittura mitizzandola.
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francis metal
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sabato 14 gennaio 2017
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scopiazzato e sopravvalutato
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Non è bruttissimo ma santo cielo copiare esplicitamente battute da Ufficiale e gentiluomo ed esaltare la violenza, la guerra e il modo con cui trattano i soldati per far divertire il pubblico per poi voler far credere che è una condanna alla guerra... certo... così come Arancia Meccanica era una critica alla delinquenza... ma è esplicito il fatto che Kubrick abbia fatto certe scene per fare divertire il pubblico non prendiamoci in giro!
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street_spirit
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sabato 13 agosto 2016
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capolavoro
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Senza dubbio uno dei migliori di Kubrick
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venerdì 5 agosto 2016
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uno dei miei film preferiti
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Secondo me il migliore di Kubrick assieme a 2001
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domenica 17 luglio 2016
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la guerra in 116 minuti
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Nella prima parte di Full Metal Jacket emerge la figura di Hartman capace di trasformare uomini in soldati disumani pivi di emozioni. Nella seconda parte a mio avviso c’è una frase eloquente, pronunciata dal soldato Animal che spiega cos’è la guerra:” Meglio io che loro “, con quest’espressione Kubrick riesce a mostrare quanto egoismo ci sia nella guerra anche all’interno dello stesso schieramento, la frase verrà poi ripresa in Pulp Fiction e pronunciata da Tarantino stesso, motivo per cui continuo a sostenere che ci sia un divario abissale tra i due a favore di Stanley. Inserire in un film crudele e straziante come questo “la marcia di topolino” rende il tutto ancora più geniale, questa canzone simboleggia la digressione del soldato Joker da reporter a assassino spietato e la sua incapacità di diventare grande.
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Nella prima parte di Full Metal Jacket emerge la figura di Hartman capace di trasformare uomini in soldati disumani pivi di emozioni. Nella seconda parte a mio avviso c’è una frase eloquente, pronunciata dal soldato Animal che spiega cos’è la guerra:” Meglio io che loro “, con quest’espressione Kubrick riesce a mostrare quanto egoismo ci sia nella guerra anche all’interno dello stesso schieramento, la frase verrà poi ripresa in Pulp Fiction e pronunciata da Tarantino stesso, motivo per cui continuo a sostenere che ci sia un divario abissale tra i due a favore di Stanley. Inserire in un film crudele e straziante come questo “la marcia di topolino” rende il tutto ancora più geniale, questa canzone simboleggia la digressione del soldato Joker da reporter a assassino spietato e la sua incapacità di diventare grande.
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domenica 17 luglio 2016
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la guerra in 116 minuti
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Nella prima parte di Full Metal Jacket emerge la figura di Hartman capace di trasformare uomini in soldati disumani pivi di emozioni. Nella seconda parte a mio avviso c’è una frase eloquente, pronunciata dal soldato Animal che spiega cos’è la guerra:” Meglio io che loro “, con quest’espressione Kubrick riesce a mostrare quanto egoismo ci sia nella guerra anche all’interno dello stesso schieramento, la frase verrà poi ripresa in Pulp Fiction e pronunciata da Tarantino stesso, motivo per cui continuo a sostenere che ci sia un divario abissale tra i due a favore di Stanley. Inserire in un film crudele e straziante come questo “la marcia di topolino” rende il tutto ancora più geniale, questa canzone simboleggia la digressione del soldato Joker da reporter a assassino spietato e la sua incapacità di diventare grande.
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Nella prima parte di Full Metal Jacket emerge la figura di Hartman capace di trasformare uomini in soldati disumani pivi di emozioni. Nella seconda parte a mio avviso c’è una frase eloquente, pronunciata dal soldato Animal che spiega cos’è la guerra:” Meglio io che loro “, con quest’espressione Kubrick riesce a mostrare quanto egoismo ci sia nella guerra anche all’interno dello stesso schieramento, la frase verrà poi ripresa in Pulp Fiction e pronunciata da Tarantino stesso, motivo per cui continuo a sostenere che ci sia un divario abissale tra i due a favore di Stanley. Inserire in un film crudele e straziante come questo “la marcia di topolino” rende il tutto ancora più geniale, questa canzone simboleggia la digressione del soldato Joker da reporter a assassino spietato e la sua incapacità di diventare grande.
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evildead
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venerdì 25 marzo 2016
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non il miglior kubrick
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Francamente questo film non mi entusiasma; in realta' si tratta di 2 film ,o meglio di 2 episodi. Il primo ,l'addestramento, e' un ottimo Kubrick ,geometrico e perfezionista ,che racconta del rapporto tra il sergente Hartman e "Palla di lardo",personaggi di spessore con finale catartico; la seconda parte ,seppure girata impeccabilmente ,pecca di superficialita' ,i personaggi sono piatti ,non c'e' storia e non si racconta nulla.Sarebbe potuto durare altre 2 ore senza lasciare traccia.Modine come interprete principale e' inespressivo e gli altri solo soldatini da ritagliare,compreso il fanatico con cartucciere incrociate (stereotipo irritante).
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Francamente questo film non mi entusiasma; in realta' si tratta di 2 film ,o meglio di 2 episodi. Il primo ,l'addestramento, e' un ottimo Kubrick ,geometrico e perfezionista ,che racconta del rapporto tra il sergente Hartman e "Palla di lardo",personaggi di spessore con finale catartico; la seconda parte ,seppure girata impeccabilmente ,pecca di superficialita' ,i personaggi sono piatti ,non c'e' storia e non si racconta nulla.Sarebbe potuto durare altre 2 ore senza lasciare traccia.Modine come interprete principale e' inespressivo e gli altri solo soldatini da ritagliare,compreso il fanatico con cartucciere incrociate (stereotipo irritante). L'episodio del cecchino/a ,dilatato a dismisura ,ci porta al (non ) finale(?) del film ,che comunque rimane impresso: "Topolin ,Topolin"
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jekyll
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domenica 20 dicembre 2015
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dalla disciplina alla bolgia
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Il film è diviso in due parti, l'addestramento e la guerra. Con uno stacco memorabile, si passa al Vietnam con l'entrata in campo di una prostituta in un set allegro, dopo la plumbea atmosfera di tutta la prima parte, in una sequenza dal tono di commedia ma che contiene tutti gli elementi non solo del senso del film ma del discorso di Kubrick sulla società americana e occidentale e l'esportazione del suo sistema di vita. La seconda parte stessa è divisa in due sottoparti, la prima aperta e chiusa, con una delle simmetrie care al regsta, da una scena con una prostituta. La capacità di Kubrick di subordinare la padronanza eccezionale della tecnica a fini espressivi trova un perfetto esempio dall'effetto terrificante degli zoom nella sequenza del cecchino.
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Il film è diviso in due parti, l'addestramento e la guerra. Con uno stacco memorabile, si passa al Vietnam con l'entrata in campo di una prostituta in un set allegro, dopo la plumbea atmosfera di tutta la prima parte, in una sequenza dal tono di commedia ma che contiene tutti gli elementi non solo del senso del film ma del discorso di Kubrick sulla società americana e occidentale e l'esportazione del suo sistema di vita. La seconda parte stessa è divisa in due sottoparti, la prima aperta e chiusa, con una delle simmetrie care al regsta, da una scena con una prostituta. La capacità di Kubrick di subordinare la padronanza eccezionale della tecnica a fini espressivi trova un perfetto esempio dall'effetto terrificante degli zoom nella sequenza del cecchino. Modine interpreta il personaggio centrale del soldato Joker, burlone capace di tener testa al sergente, insieme cinico e umano, uno dei personaggi schizofrenici emblematici del mondo di Kubrick. Lee Ermey, all'inizio scritturato come consulente, finì per diventare l’eccellente interprete del sergente Hartman. Egli aveva fatto l'istruttore dei marines a Parris Island e buona parte degli improperi che rivolge alle reclute nel film erano farina del suo sacco. Il film é visivamente livido, verdastro, con una gamma limitata di colori; una secchezza funzionale alla storia di cui aumenta la potenza delle immagini. Dal realismo il film approda attraverso il fantastico all'horror e al delirio. Il finale mostra l'uomo regredito a un nuovo Alex, l'uomo smarrito che è uscito dalla strada della conoscenza attraverso ideologie e credenze fallimentari. Di che cosa non ha più paura il soldato Joker? Del suo lato ancestrale, dei suoi demoni ("Il mio cuore è nero", dice la canzone "Paint it black" dei Rolling Stones che si ascolta sui titoli di coda del film).
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