Cristo si è fermato a Eboli

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Un film di Francesco Rosi. Con Gian Maria Volonté, Irene Papas, Lea Massari, Alain Cuny, Paolo Bonacelli.
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Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 150 min. - Italia 1979. MYMONETRO Cristo si è fermato a Eboli * * * 1/2 - valutazione media: 3,54 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
enzo lunedì 1 marzo 2021
sei sicuro di aver visto il film? Valutazione 0 stelle su cinque
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Filippo Catani non ha visto il film e aicuramente non ha letto il libro. Carlo Levi non viene mandato ad Eboli in Campania, ma ad Aliano (chamato Gagliano dall'autore) in Lucania. Il riferimento del titolo ad Eboli è solo per indicare che a sud di quel paese finiva la società civile, o almeno così usavano dire gli abitanti di Aliano. 

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iuriv domenica 18 ottobre 2015
grande storia, grande fatica. Valutazione 3 stelle su cinque
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Tratto dal romanzo autobiografico di Carlo Levi, questo film narra l'esperienza dello scrittore al confino presso un piccolo paese dell'Italia meridionale in piena epoca fascista. Rosi ricostruisce la capacità dell'uomo di empatizzare con la popolazione locale, dimenticata da tutti, fino a diventare un riferimento per la piccola comunità povera e contadina. Cristo Si E' fermato a Eboli è un'opera che è stata costruita per essere un capolavoro. La scelta del soggetto, la decisione di affidare l'operazione a uno dei grandi registi del cinema di denuncia, il cast che ha per protagonista Volontè e il grosso budget messo a disposizione dalla produzione italo-francese, stanno a dimostrare questo. [+]

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luca scial� mercoledì 1 aprile 2015
un angolo dimenticato del nascente impero fascista Valutazione 5 stelle su cinque
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Il duo Francesco Rosi-Gian Maria Volontè traspone egregiamente il libro omonimo autobiografico di Carlo Levi sulla sua esperienza al confino in un paesino vicino Eboli. L'uomo è un pittore e medico non praticante, il quale, dopo un'iniziale difficoltà a integrarsi conosce meglio la gente del posto. Le loro credenze e superstizioni antiche, le loro bassezze, i loro pregi come grandi lavoratori. Paradossalmente quell'esperienza, anzichè farlo ricredere sulle proprie idee anti-fasciste, finirà per consolidarle. Perchè si renderà conto ancora di più quanto il regime fascista sia propagandistico, se non buffo e retorico. In quel periodo si fregiava infatti del titolo di Impero, con la conquista dell'Etiopia contro un esercito arretrato e quasi inerme. [+]

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ralphscott sabato 1 settembre 2012
come poteva uscirne un film non eccelso? Valutazione 4 stelle su cinque
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Da uno dei cinque migliori registi del cinema italiano,coadiuvato da artigiani di valore assoluto alla fotografia e al montaggio,con il più intenso attore nostrano ed un testo molto bello (ricordo dei tempi della scuola dell'obbligo)come fonte di ispirazione,poteva scaturire forse un film trascurabile? E puntualmente Rosi ci regala un altro dei sui saggi di bravura. Aggiungerei che la Papas è ipnotica come di suo solito,e Bonacelli perfetto nella parte del borghese ambizioso e codino. Paesaggi poetici,che mi ricordano il viaggio di ritorno dalla Puglia fatto qualche anno fa'. L'ultima tappa fu Matera,ma già la vista di quelle colline così uniche attorno alla provincia lucana sarebbe valsa i mille e più chilometri di viaggio. [+]

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mikonos sabato 1 settembre 2012
cristo non ha mai lasciato aliano - eboli Valutazione 5 stelle su cinque
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A volte mi domando con quanta facilità vengano assegnati premi importanti come i nastri d'argento, il david di donatello, il leone o pardo d'oro o la candidatura all'oscar, a film che non lo meritano, ma non è questo il caso, anzi, meritava di più.  "Cristo si è fermato a Eboli" di F.Rosi (dal romanzo autobiografico di Carlo Levi) è un capolavoro. Dalla fotografia quasi "fiamminga" per colori e perfezione della realtà dell'epoca in quel della Lucania sotto il regime fascista (1935/1936), trasporta chi osserva in un viaggio nel passato della nostra cultura contadina, senza cadere mai nel didattico, con pennellate di rara poesia e bellezza, in un affresco storico di uno dei periodi più bui della nostra storia. [+]

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filippo catani martedì 27 marzo 2012
cristo non ha portato redenzione in queste terre Valutazione 4 stelle su cinque
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A metà degli anni '30 un distinto medico viene catturato dalla polizia fascista a Torino e spedito a Eboli in confino. Quì si troverà alle prese con una terribile realtà fatta di miserie, povertà e superstizione. Ma nel corso del tempo avrà modo di apprezzare meglio la realtà contadina che in tutta la sua povertà e semplicità fa da controaltare all'appena proclamata nascita dell'impero italiano a seguito della guerra in Abissinia.
Splendida trasposizione cinematografica dell'omonimo romanzo di Carlo Levi che vive della magnifica interpretazione di Gian Maria Volontè. L'attore interpreta un uomo che non ha mai praticato la professione medica ma che si è sempre sentito più attirato dalla letteratura ma soprattutto dalla pittura sua vera e grande passione. [+]

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gariuolo domenica 19 giugno 2011
precisazione al commento "il paese di esilio..." Valutazione 4 stelle su cinque
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Ciao Neonagida,
leggo solo ora il tuo commento di risposta. In realtà, riferendomi alla città di Eboli, indicavo un punto di confine virtuale che simboleggiava la fine della civiltà "moderna", oltre la quale iniziava quella contadina. Tra l'altro la Stazione di Pisticci faceva parte all'epoca del prolungamento delle ferrovie appulo lucane (ultimato agli inizi degli anni '30). Non sono sicuro che il Levi  sia arrivato alla stazione di Pisticci. Non ricordo di averlo letto nel libro. Per precisazione, alle prime pagine il Levi scrive:  

"...Ma la frase ha un senso molto più profondo (riferendosi al titolo), che, come sempre, nei modi simbolici, è quello letterale. [+]

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giofredo' venerdì 19 giugno 2009
correzoine su " cristo si è fermato a eboli" Valutazione 4 stelle su cinque
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Non ho riscontrato, a mio parere, grande discrepanza tra il libro di Levi e la direzione di F.Rosi. Forse, come ben si sà, è molto difficile comprimere un libro in 80,120,200 o piu' minuti, per cui ritengo, che una delle imprese piu' ardue, prima del fatidico ciack,è rendere il libro piu' vicino che mai sia alla genialita' dello scrittore sia all'interpretazione aleborata e "costruita" del regista e della trouppe; e mi ripeto non è sempre un'impresa facile. Buon libro e bravo Rosi.

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giofredo' giovedì 18 giugno 2009
ho letto il libro, e , o visto e rivisto il film Valutazione 4 stelle su cinque
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Non ho riscontrato, a mio parere, grande discrepanza tra il libro di Levi e la direzione di F.Rosi. Forse, come ben si sà, è molto difficile comprimere un libro in 80,120,200 o piu' minuti, per cui ritengo, che una delle imprese piu' ardue, prima del fatidico ciack,è rendere il libro piu' vicino che mai alla genialita' dello scrittore; e mi ripeto non è sempre un'impresa facile. Buon libro e bravo Rosi.

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ziogiafo sabato 15 novembre 2008
il grande cinema di francesco rosi... Valutazione 4 stelle su cinque
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ziogiafo - Cristo si è fermato a Eboli, Italia 1979 - Un viaggio nel mondo dei contadini del sud… in epoca di regime fascista nel 1935, in quelle terre lontane dove il tempo pare che si sia fermato, dove la vita scorre lenta e il progresso della società civile non riesce ad arrivare. Natura predominante, paesaggi incantevoli, ma anche tanta desolazione in questi luoghi dell’entroterra Lucana, quasi da giustificare la triste affermazione dell’autore nel titolare questo famoso romanzo autobiografico da cui prende spunto il soggetto del film. Lo scrittore-protagonista è Carlo Levi (Gian Maria Volontè), il regista è uno dei più grandi maestri del cinema: Francesco Rosi. Carlo Levi, medico mancato, condannato al confino per le sue attività antifasciste, giunge in Basilicata, e dopo essere sceso dal treno alla stazione di Eboli - limite ultimo della società pseudo-civile - prosegue all’interno della regione, prima in corriera e poi in macchina, per arrivare a Gagliano (nome inventato per il film), meta del suo soggiorno forzato. [+]

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