fidelioavs
|
lunedì 18 gennaio 2021
|
scioccante
|
|
|
|
TideLand o la terra della marea, è un film piuttosto criptico di Terry Gilliam, su soggetto di Mitch Cullin. Il contesto è piuttosto macabro, interpretato da figure sia grottesche che fiabesche, esse si muovono in uno scenario surreale. Ciò che regge questa realtà distorta, fatta di episodi di vita devastanti, sono gli occhi onirici della protagonista. I sogni ad occhi aperti di Jeliza Rose percorrono il linguaggio tipico degli archetipi, frutto dell'inconscio. Per comprendere l'intenzione del regista, bisognerebbe riferirsi anche alla cinematografia di Peter Weir, che è un maestro e contemporaneo della sua epoca, mi riferisco in particolare all'Ultima Onda (The Last Wave).
[+]
TideLand o la terra della marea, è un film piuttosto criptico di Terry Gilliam, su soggetto di Mitch Cullin. Il contesto è piuttosto macabro, interpretato da figure sia grottesche che fiabesche, esse si muovono in uno scenario surreale. Ciò che regge questa realtà distorta, fatta di episodi di vita devastanti, sono gli occhi onirici della protagonista. I sogni ad occhi aperti di Jeliza Rose percorrono il linguaggio tipico degli archetipi, frutto dell'inconscio. Per comprendere l'intenzione del regista, bisognerebbe riferirsi anche alla cinematografia di Peter Weir, che è un maestro e contemporaneo della sua epoca, mi riferisco in particolare all'Ultima Onda (The Last Wave). Tideland tocca punti espressivi notevolissimi dal punto di vista della regia e della fotografia. La sceneggiatura si sbriciola un pò nell'ultimo quarto d'ora prima dell'epilogo finale. Non è proprio una favola, qualcuno ha confuso il tema del film, con Alice nel paese delle meraviglie. Anche qui Gilliam con molte trovate sceniche, omaggia Kubrick di Shining, ma non solo. Tidelend lascia allo spettatore molti spunti di riflessione sulla condizione umana. Jeliza lancia un monito alle future generazioni.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a fidelioavs »
[ - ] lascia un commento a fidelioavs »
|
|
d'accordo? |
|
fidelioavs
|
lunedì 18 gennaio 2021
|
suggestivo
|
|
|
|
TideLand o la terra della marea è un film molto criptico di Terry Gilliam, su soggetto di Mitch Cullin. Il contesto è piuttosto macabro, interpretato da figure sia grottesche che fiabesche, esse si muovono in uno scenario surreale. Ciò che regge questa realtà distorta, fatta di episodi di vita devastanti, sono gli occhi onirici della protagonista. I sogni ad occhi aperti di Jeliza Rose percorrono il linguaggio tipico degli archetipi, frutto dell'inconscio. Per comprendere l'intenzione del regista, bisognerebbe riferirsi anche alla cinematografia di Peter Wire, che è un'altro maestro e contemporaneo della sua epoca, mi riferisco in particolare all'Ultima Onda (The Last Wave).
[+]
TideLand o la terra della marea è un film molto criptico di Terry Gilliam, su soggetto di Mitch Cullin. Il contesto è piuttosto macabro, interpretato da figure sia grottesche che fiabesche, esse si muovono in uno scenario surreale. Ciò che regge questa realtà distorta, fatta di episodi di vita devastanti, sono gli occhi onirici della protagonista. I sogni ad occhi aperti di Jeliza Rose percorrono il linguaggio tipico degli archetipi, frutto dell'inconscio. Per comprendere l'intenzione del regista, bisognerebbe riferirsi anche alla cinematografia di Peter Wire, che è un'altro maestro e contemporaneo della sua epoca, mi riferisco in particolare all'Ultima Onda (The Last Wave). Tideland tocca punti espressivi notevolissimi dal punto di vista della regia e della fotografia. La sceneggiatura si sbriciola un pò nell'ultimo quarto d'ora prima dell'epilogo finale. Non si tratta certo di una favola, qualcuno ha confuso il tema del film, con Alice nel paese delle meraviglie. Anche qui Gilliam con molte trovate sceniche, omaggia Kubrick di Shining, ma non solo. Tidelend lascia allo spettatore molti punti di riflessione sulla condizione umana. Jeliza lancia un monito alle future generazioni.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a fidelioavs »
[ - ] lascia un commento a fidelioavs »
|
|
d'accordo? |
|
emanuelemarchetto
|
sabato 18 marzo 2017
|
imperfetto, ma libero!
|
|
|
|
Tratto dal romanzo omonimo di Mitch Cullin.
Da cosa si riconosce un regista geniale? Verrebbe da dire dai suoi capolavori; ma è più interessante valutarne i lavori meno riusciti. Si perché un grande regista è incapace di fare film davvero pessimi.
Questo è il caso di Terry Gilliam, regista di capolavori come "Brazil", e di film di culto come "Paura e delirio a Las Vegas".
[+]
Tratto dal romanzo omonimo di Mitch Cullin.
Da cosa si riconosce un regista geniale? Verrebbe da dire dai suoi capolavori; ma è più interessante valutarne i lavori meno riusciti. Si perché un grande regista è incapace di fare film davvero pessimi.
Questo è il caso di Terry Gilliam, regista di capolavori come "Brazil", e di film di culto come "Paura e delirio a Las Vegas".
"Tideland" invece fa parte dell'ultima dell'ultima fase della sua carriera, quella più sfortunata, fatta di numerosi progetti abortiti e di altri mal distribuiti.
Il film infatti è ben lontano dagli standard del regista: è un film discontinuo, con sequenze oniriche più fiacche del solito. Ma nonostante questo non è affatto brutto: la narrazione è imprevedibile e l'ambientazione suggestiva. Gli interpreti, recitano sopra le righe, dando un carattere caricaturale ai personaggi che ben si amalgama col mondo che Gillian delinea; un mondo crudele e disgustoso, che viene però trasfigurato dagli occhi della piccola protagonista.
Insomma, nel bene e nel male, "Tideland" risulta un prodotto interessante e anarchico, che vale più di una visione.
(Consiglio caldamente anche il libro).
[-]
|
|
[+] lascia un commento a emanuelemarchetto »
[ - ] lascia un commento a emanuelemarchetto »
|
|
d'accordo? |
|
inesperto
|
martedì 2 dicembre 2014
|
stranezze del cinema
|
|
|
|
Strano fantasy. Fa molta fatica ad accendersi e, forse, non prende mai un ritmo accettabile; tanto che a metà film si rischia l'assopimento. Non sembra un prodotto per fanciulli, ma nemmeno per adulti.
|
|
[+] lascia un commento a inesperto »
[ - ] lascia un commento a inesperto »
|
|
d'accordo? |
|
no_data
|
venerdì 20 dicembre 2013
|
anticonvenzionale ma lezioso
|
|
|
|
Jeliza-Rose, fanciulla orfana di genitori tossicodipendenti, rimasta sola dopo la morte del padre, in una casa in aperta campagna rovinosa e isolata dal mondo, inventa un "mondo capovolto", fatto di individui bizzarri e situazioni paradossali, in cui poter crescere trovando rifugio dalla realtà.
Opera assolutamente singolare, dallo stile narrativo che commistiona fiabesco, tragico e grottesco. Il nucleo fondante è il dramma di una bambina rimasta priva di riferimenti e che si ritrova costretta a crescere anzi tempo: si trucca, si atteggia da vera donna, nega a se stessa la morte del padre, in un crescente patetismo portato al culmine nelle scene di affettuosità verso il genitore morto.
[+]
Jeliza-Rose, fanciulla orfana di genitori tossicodipendenti, rimasta sola dopo la morte del padre, in una casa in aperta campagna rovinosa e isolata dal mondo, inventa un "mondo capovolto", fatto di individui bizzarri e situazioni paradossali, in cui poter crescere trovando rifugio dalla realtà.
Opera assolutamente singolare, dallo stile narrativo che commistiona fiabesco, tragico e grottesco. Il nucleo fondante è il dramma di una bambina rimasta priva di riferimenti e che si ritrova costretta a crescere anzi tempo: si trucca, si atteggia da vera donna, nega a se stessa la morte del padre, in un crescente patetismo portato al culmine nelle scene di affettuosità verso il genitore morto. Il dramma è tutto visto dai suoi occhi, occhi al tempo stesso di genuina innocenza e di una consapevolezza sconcertante. Ma la trama si sviluppa, e la protagonista è resa dinamica, da situazioni paradossali e personaggi grotteschi, presentati in un'atmosfera rarefatta e fiabesca.
L'incontro di Jeliza-Rose con un ragazzo "diverso" molto più grande, esperienza dal sapore dolceamaro che concentra in sè avventura fiabesca e scoperta della sessualità, è una vera e propria fusione tra perversità estrema e delicata purezza. Interessanti anche le bambole, veri e propri feticci dei genitori (disastrate quanto loro) emblema di un infantilismo snaturato dalla sua serenità e rappresentazione delle istanze comportamentali della bimba (vanità e timidezza, frivolezza e serietà, innocenza e malizia).
Il film è animato dalla ricerca di tematiche bizzarre, inquietanti o straniate, ma tanto parossistiche da non reggersi fino alla fine; il risultato è una creatività che non trova la giusta espressione, restando aggrovigliata e poco coerente. La sceneggiatura è pachidermica, in equilibrio tra monologhi ridondanti fino allo strazio e scene in cui non succede davvero nulla. I ritratti dei personaggi sono esasperati tanto da risultare di maniera (la nostra strega poi non è fin troppo ispirata a quella di Big Fish?). La tematica surrealistica è condita con un pizzico di fine a se stesso, piuttosto che condotta con consapevolezza, più per un compiacimento verso l'astrusità e la disarmonia, che per una più profonda indagine esistenziale. Salvo qualche elemento interessante, sopra citato, si resta in superficie.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a no_data »
[ - ] lascia un commento a no_data »
|
|
d'accordo? |
|
vjarkiv
|
domenica 1 dicembre 2013
|
il film più disturbante di gilliam...
|
|
|
|
Il film più disturbante di Gilliam, al punto che lo stesso regista ha deciso di mettere una sua presentazione per la versione home video.
La scena iniziale in cui la piccola Jeliza-Rose (una straordinaria Jodelle Ferland) prepara la dose per il padre tossico, è la premessa per far capire allo spettatore a cosa andrà incontro proseguendo nella visione. L'invito è a tuffarsi in un "mondo capovolto" liberato dalle stratificazioni pregiudiziali. Pur riconoscendo al regista una sincerità di intendi, e caparbietà nel portare avanti progetti che possono naufragare (vedi il Don Chisciotte), ci troviamo di fronte ad un'opera forse non del tutto riuscita, ma sicuramente con forti connotazioni dolenti che certamente non lascia indifferenti.
[+]
Il film più disturbante di Gilliam, al punto che lo stesso regista ha deciso di mettere una sua presentazione per la versione home video.
La scena iniziale in cui la piccola Jeliza-Rose (una straordinaria Jodelle Ferland) prepara la dose per il padre tossico, è la premessa per far capire allo spettatore a cosa andrà incontro proseguendo nella visione. L'invito è a tuffarsi in un "mondo capovolto" liberato dalle stratificazioni pregiudiziali. Pur riconoscendo al regista una sincerità di intendi, e caparbietà nel portare avanti progetti che possono naufragare (vedi il Don Chisciotte), ci troviamo di fronte ad un'opera forse non del tutto riuscita, ma sicuramente con forti connotazioni dolenti che certamente non lascia indifferenti.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a vjarkiv »
[ - ] lascia un commento a vjarkiv »
|
|
d'accordo? |
|
teachinema
|
giovedì 22 agosto 2013
|
guardare con gli occhi di un cuore ingenuo
|
|
|
|
Non sono d'accordo con le recensioni negative per questo film. L'ho visto ieri notte per la prima volta, su Rai Movie. Credo sia un film di una difficoltà incredibile, basti pensare al soggetto che tratta, addirittura, la relazione che c'è tra una bambina di dieci anni e temi come la droga, il sesso e la sessualità, l'alienazione, la malattia mentale, la morte e la vita dopo di essa. Credo sia fuori luogo ogni tipo di paragone con gli altri capolavori di Gilliam che, a differenza di altri registi - come Tim Burton, per fare un esempio - si rinnova e sperimenta pellicola dopo pellicola, è un regista che "racconta" - lui si, lui si - e ci riesce reinventandosi sempre nuovi canoni narrativi, senza restare attaccato agli stilemi riconosciuti - o che l'industria cinematografica gli ha riconosiuto - e che gli sono valsi fama e gloria.
[+]
Non sono d'accordo con le recensioni negative per questo film. L'ho visto ieri notte per la prima volta, su Rai Movie. Credo sia un film di una difficoltà incredibile, basti pensare al soggetto che tratta, addirittura, la relazione che c'è tra una bambina di dieci anni e temi come la droga, il sesso e la sessualità, l'alienazione, la malattia mentale, la morte e la vita dopo di essa. Credo sia fuori luogo ogni tipo di paragone con gli altri capolavori di Gilliam che, a differenza di altri registi - come Tim Burton, per fare un esempio - si rinnova e sperimenta pellicola dopo pellicola, è un regista che "racconta" - lui si, lui si - e ci riesce reinventandosi sempre nuovi canoni narrativi, senza restare attaccato agli stilemi riconosciuti - o che l'industria cinematografica gli ha riconosiuto - e che gli sono valsi fama e gloria. E ci riesce anche quando il formato impone di essere meno realisti e più poetici, ci riesce anche quando bisogna stereotipare di più i personaggi e calcare la mano su scelte stilitiche oniriche e surreali. Penso che "Tideland" sia un film splendido, tutte le trovate strutturali (il padre morto in casa per giorni o le bambole, che non sono "bambole parlanti" ma dicono ciò che la Jeliza-Roze vuol sentirsi dire nel tentativo, ormai meccanico, di colmare una voragine sociale di cui lei è vittima) e narrative (l'analogia con il mare, le trasformazioni continue da "luogo reale" a "luogo della mente") sono perfettamente funzionali allo scopo: rendere a noi disillusi lo sguardo di un cuore ingenuo sopra un paesaggio di schifo e angoscia.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a teachinema »
[ - ] lascia un commento a teachinema »
|
|
d'accordo? |
|
-will-
|
lunedì 5 novembre 2012
|
prima di giudicare, imparate a guardare i film.
|
|
|
|
«Salve, sono Terry Gilliam e ho una confessione da fare. A molti di voi questo film non piacerà. Molti, per fortuna, lo ameranno. E poi ci sono molti altri che quando finirà non sapranno che pensare. Ma la speranza è che vi faccia pensare. Mi spiego: il film è visto attraverso gli occhi di un bambino. Se è scioccante è perché è innocente. Quindi vi suggerisco di provare a dimenticare tutto quello
che avete imparato da adulti: le cose che limitano la vostra visione del mondo, le vostre paure, i vostri pregiudizi, i vostri preconcetti.
[+]
«Salve, sono Terry Gilliam e ho una confessione da fare. A molti di voi questo film non piacerà. Molti, per fortuna, lo ameranno. E poi ci sono molti altri che quando finirà non sapranno che pensare. Ma la speranza è che vi faccia pensare. Mi spiego: il film è visto attraverso gli occhi di un bambino. Se è scioccante è perché è innocente. Quindi vi suggerisco di provare a dimenticare tutto quello
che avete imparato da adulti: le cose che limitano la vostra visione del mondo, le vostre paure, i vostri pregiudizi, i vostri preconcetti. Provate a riscoprire cosa vuol dire essere un bambino con un senso di meraviglia ed innocenza. E non dimenticate di ridere. Ricordate che i bambini sono forti, svegli, destinati a sopravvivere, quando li fai cadere tendono a rialzarsi. Avevo 64 anni quando ho realizzato questo film, credo di aver finalmente scoperto il bambino che è dentro di me. Si è rivelato essere una ragazzina... Grazie. Grazie. Grazie»
CAPOLAVORO ASSOLUTO.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a -will- »
[ - ] lascia un commento a -will- »
|
|
d'accordo? |
|
4ng3l
|
giovedì 16 agosto 2012
|
meravigliosa jodelle, carino il film
|
|
|
|
Quando una piccola attrice fà salire di gran lunga la bellezza di un film. Il dramma viene raccontato bene anche se trai i pochi difetti, ci sono alcuni personaggi non coerenti del tutto con se stessi ed il forte lungo impatto che danno le visioni della bimba. Complessivamente carino ma non certamente leggero.
|
|
[+] lascia un commento a 4ng3l »
[ - ] lascia un commento a 4ng3l »
|
|
d'accordo? |
|
andrea levorato
|
sabato 22 ottobre 2011
|
il più delirante tra i film di terry gilliam
|
|
|
|
Tideland – Il mondo capovolto ****1/2
Produzione: Canada 2005
Genere: Grottesco, Drammatico, Fantastico, Commedia
Attori principali:
Regia: Terry Gilliam, Jeff Bridges, Janet Mc Teer, Brendan Fletcher
Trama:
Jeliza-Rose (Ferland) ha perso la mamma morta di overdose. Va a vivere col papà (Bridges), anche lui tossicodipendente, in campagna, ma la tragedia è in agguato.
Mini recensione:
“Tideland” è una delle esperienze cinematografiche più sensazionali di tutti i tempi. È il più dolce tra gli incubi e il più spaventoso tra i sogni, un saggio fatto di decadenza, quasi putrefazione (come Bridges).
[+]
Tideland – Il mondo capovolto ****1/2
Produzione: Canada 2005
Genere: Grottesco, Drammatico, Fantastico, Commedia
Attori principali:
Regia: Terry Gilliam, Jeff Bridges, Janet Mc Teer, Brendan Fletcher
Trama:
Jeliza-Rose (Ferland) ha perso la mamma morta di overdose. Va a vivere col papà (Bridges), anche lui tossicodipendente, in campagna, ma la tragedia è in agguato.
Mini recensione:
“Tideland” è una delle esperienze cinematografiche più sensazionali di tutti i tempi. È il più dolce tra gli incubi e il più spaventoso tra i sogni, un saggio fatto di decadenza, quasi putrefazione (come Bridges). Non manca nulla a questa perla per farsi odiare dalla gran parte della critica: tossicodipendenza, lobotomia, pedofilia (o in generale violenza su di una minorenne), bombe “atomiche”…
Jeliza-Rose è una spettatrice che manipola il mondo a suo piacere subendo ciò che è il male inconsapevole (il bacio col matto ha sollevato non poche polemiche) , disturbando il pubblico, quasi punzecchiandolo, costringendolo a riflettere sulla realtà dell’infanzia.
Tra gli interpreti Bridges è capace di regalare alcuni siparietti divertenti, ma in poco tempo ci si immerge nell’atmosfera del film dove le risate non possono che strizzarsi in gola.
Indimenticabile la protagonista; Jodelle Ferland mostra un talento da far diventare verde da capo a piedi Dakota Fanning, e la sua interpretazione è forse la migliore interpretazione giovanile dai tempi della Tatum O’Neal di “Paper Moon” (1973).
Un film ricco di personalità e fantasia, ma che deve molto ad alcuni modelli quali “Alice nel paese delle meraviglie” (ovvio no?), “Lo spirito dell’alveare”, “Crìa Cuervos” e “I Goonies”.
Interpretazioni:
Jodella Ferland *****
Jeff Bridges ***
Janet Mc Teer ***
Brendan Fletcher ***
[-]
|
|
[+] lascia un commento a andrea levorato »
[ - ] lascia un commento a andrea levorato »
|
|
d'accordo? |
|
|