paride zita
|
martedì 24 settembre 2024
|
film ridicolo
|
|
|
|
Un film che si vuole prendere gioco della cultura orientale. Si usano attori bravissimi per screditare una cultura che ha 5.000 anni. Dopo che sono stati bombardati devono essere derisi, dall'unico popolo al mondo ad aver usato la bomba atomica. Popolo che hanno distrutto migliaia di vite umane, bambini e vecchi e famoglie distrutte. Gli americani come al solito si permettono di fare un film così. Non bisogna pensare alla bravura degli attori, bisogna pensare in maniera più profonda, cinica come sono loro. Mi dispiace che molti non hanno capito il senso del film, ma quello che fanno gli americani per centinaia di anni è quello di sottomettere, schiavizzare e ridicolizzare il mondo intero.
[+]
Un film che si vuole prendere gioco della cultura orientale. Si usano attori bravissimi per screditare una cultura che ha 5.000 anni. Dopo che sono stati bombardati devono essere derisi, dall'unico popolo al mondo ad aver usato la bomba atomica. Popolo che hanno distrutto migliaia di vite umane, bambini e vecchi e famoglie distrutte. Gli americani come al solito si permettono di fare un film così. Non bisogna pensare alla bravura degli attori, bisogna pensare in maniera più profonda, cinica come sono loro. Mi dispiace che molti non hanno capito il senso del film, ma quello che fanno gli americani per centinaia di anni è quello di sottomettere, schiavizzare e ridicolizzare il mondo intero. Europei, orientali, africani che hanno schiavizzato per centinaia di anni. Questa è la storia di un attore depresso alcolizzato che ha fallito con la famiglia e che si dimentica del figlio che non lo riconosce come padre.Protagonista che fa il coglione con una depressa pure lei che potrebbe essere sua nipote. Poi la sua frase emblematica "voglio mangiare più sano, non voglio mangiare più tutta quella pasta"?!?? Ma stai fuori di testa.. un popolo di obesi che con McDonald's sta' rendendo obesi anche noi e parla della pasta? Follia. Poi alla fine si ritrova a letto con la cantante e neanche se lo ricorda... ti fai una scopata e sei così ubriaco da non ricordarlo? Prima di dire bello... Che emozione... Bravissimi... Ragionate.. Non vi fermate alle apparenze. Cmq w l'amicanuccia. Il finale? Vabbè lasciamo stare.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a paride zita »
[ - ] lascia un commento a paride zita »
|
|
d'accordo? |
|
giorgio masseria
|
mercoledì 28 luglio 2021
|
sorry sofia
|
|
|
|
Guardo questo film a seguito di una presentazione come : divertentissimo...su amazon
l' ho trovato lento e noioso non si sono persi i protagonisti ma anche la regista
poi scopro alla fine chi è la regista ....
non vi ricorda nulla la scena delle calze lappate con la lap dance di un altro hotel?
bob non sembra il padre di charlotte? non vi ricorda un altro padre perso in un altro albergo con un'altra figlia?
e i dialoghi al telefono con la moglie? non li abbiamo gia' visti?
e la scena del talk show giapponese non vi ricorda una certa premiazione in Italia?
i film interessanti e originali non devono essere per forza essere noiosi lenti banali e scontati
[+]
Guardo questo film a seguito di una presentazione come : divertentissimo...su amazon
l' ho trovato lento e noioso non si sono persi i protagonisti ma anche la regista
poi scopro alla fine chi è la regista ....
non vi ricorda nulla la scena delle calze lappate con la lap dance di un altro hotel?
bob non sembra il padre di charlotte? non vi ricorda un altro padre perso in un altro albergo con un'altra figlia?
e i dialoghi al telefono con la moglie? non li abbiamo gia' visti?
e la scena del talk show giapponese non vi ricorda una certa premiazione in Italia?
i film interessanti e originali non devono essere per forza essere noiosi lenti banali e scontati
sorry Sofia
[-]
|
|
[+] lascia un commento a giorgio masseria »
[ - ] lascia un commento a giorgio masseria »
|
|
d'accordo? |
|
tunaboy
|
martedì 29 giugno 2021
|
recensione lost in translation
|
|
|
|
In una Tokyo alienante e frenetica si trovano due americani, uno in evidente crisi di mezza età e l’altra in una crisi matrimoniale, isolati e straniati dall’ambiente che li circonda e ancora di più dai propri cari: così entrambi si troveranno isolati in una bolla di malinconia e solitudine. Ed è proprio dall’incontro di queste due bolle che nascerà una tenera relazione: trovandosi nella stessa condizione, i due si capiranno all’istante e cominceranno così a passare sempre più tempo insieme.
[+]
In una Tokyo alienante e frenetica si trovano due americani, uno in evidente crisi di mezza età e l’altra in una crisi matrimoniale, isolati e straniati dall’ambiente che li circonda e ancora di più dai propri cari: così entrambi si troveranno isolati in una bolla di malinconia e solitudine. Ed è proprio dall’incontro di queste due bolle che nascerà una tenera relazione: trovandosi nella stessa condizione, i due si capiranno all’istante e cominceranno così a passare sempre più tempo insieme.
Nonostante la bellezza di questa relazione, però, all’orizzonte persiste una spaventosa idea: prima o poi questa piccola parentesi di felicità dovrà finire, e i due saranno obbligati a tornare alle proprie tristi vite. Questo pensiero si trasformerà in realtà alla fine del film, in una toccante scena finale dal sapore dolce-amaro.
In una delle sue opere più riuscite, Sofia Coppola riesce a creare una storia toccante e tenera allo stesso tempo: infatti, nonostante la malinconia che pervade la parte iniziale del film e il finale drammatico, buona parte del film si basa su una relazione semplice che scalda il cuore. Data la sua età, infatti, il protagonista maschile darà consigli su una vita apparentemente spaventosa e su un matrimonio sull’orlo del baratro alla sua controparte, ma soprattutto si prenderà cura di lei e le darà le attenzioni che il marito non riusciva a darle, diventando così una figura più simile ad un padre che ad un amico.
Inoltre, nel corso del film, i temi drammatici della malinconia e della solitudine sono intervallati e alleggeriti da una tenera comicità che mette a nudo le assurdità di una cultura distante come quella giapponese, ma anche della nostra stessa cultura, eccessivamente concentrata sugli aspetti più immediati e materiali della vita.
Infine, volevo concentrarmi sulla particolare tecnica di scrittura usata in questo film: infatti, tutte le considerazioni sopra scritte non sono esplicitamente tratte dal film. Infatti, Coppola ha deciso di lasciare il processo di analisi e giudizio nelle mani dello spettatore, semplicemente sussurrando questi temi, e creando così un film che preferisce suggerire al posto di mostrare, anche se a mio parere spreca l'occasione di approfondire alcuni ambiti.
Voto: 3.5/5
[-]
|
|
[+] lascia un commento a tunaboy »
[ - ] lascia un commento a tunaboy »
|
|
d'accordo? |
|
mauro
|
lunedì 20 luglio 2020
|
finalmente un ottimo film in tv
|
|
|
|
E' un film leggero e intelligente. Racconta l'incontro tra due solitudini che si sostengono a vicenda per trovare poi, nel momento dell'adddio, una nuova consapevolezza di se stessi e una nuova forza per affrontare la vita futura.
Ottimi gli interpreti (Bill Murray e Scarlet Johansson) e ottima la regia di Sofia Coppola.
Uno spaccato del Giappone moderno e, insieme, una storia di una grande amicizia.
Geniale e melanconico, ma, certamente un'opera che non lascia indifferenti.
|
|
[+] lascia un commento a mauro »
[ - ] lascia un commento a mauro »
|
|
d'accordo? |
|
lorenzodv
|
mercoledì 16 ottobre 2019
|
e' andato tutto bene.
|
|
|
|
Sfatiamo subito un possibile falso mito: la traduzione in amore è completamente inappropriata, i due protagonisti sono entrambi americani e non hanno bisogno di un interprete, lo vorrebbero invece per godere le loro giornate che anche per il problema della lingua, ma non soltanto, scorrono lente e malinconiche, avvicinandoli.
Questo film è tenerissimo, lo è la storia, anche, lo è soprattutto la creazione dell'opera.
Nel DVD c'è anche un backstage abbastanza lungo, che ho guardato per primo. La troupe si muove per Tokio spaesata ed apparentemente non molto organizzata, sempre angosciata dalla questione linguistica. Sofia, che nessuno chiama mai "director" ma sempre per nome o talvolta "boss" ha l'aria di una ragazzina improvvisata che tenta di fare un film.
[+]
Sfatiamo subito un possibile falso mito: la traduzione in amore è completamente inappropriata, i due protagonisti sono entrambi americani e non hanno bisogno di un interprete, lo vorrebbero invece per godere le loro giornate che anche per il problema della lingua, ma non soltanto, scorrono lente e malinconiche, avvicinandoli.
Questo film è tenerissimo, lo è la storia, anche, lo è soprattutto la creazione dell'opera.
Nel DVD c'è anche un backstage abbastanza lungo, che ho guardato per primo. La troupe si muove per Tokio spaesata ed apparentemente non molto organizzata, sempre angosciata dalla questione linguistica. Sofia, che nessuno chiama mai "director" ma sempre per nome o talvolta "boss" ha l'aria di una ragazzina improvvisata che tenta di fare un film. Dopo, guardando il film, si comprende l'insegnamento del backstage: Sofia Coppola non è improvvisata ma forse è ragazzina, ne ha l'entuasiasmo ed il suo entusiasmo è nel film, visibile. E le riprese sono andate bene.
Bill Murray afferma, più o meno (non è testuale, lo riporto a memoria): Questo è il momento in cui lo sceneggiatore si trova ad un bivio, far avvenire il tradimento o far prevalere la fedeltà ed entrambe sono scelte sbagliate; abbiamo pensato a lungo a come rappresentarlo e spero che ci siamo riusciti. Per me non ci sono riusciti, ossia questo concetto non m'è parso chiaro però il risultato è effettivamente originale e molto bello. In altre parole il messaggio non mi è apparso a livello conscio, lascia una chiara sensazione. Questo è il secondo film di Sofia Coppola che guardo e mi sono fatto l'impressione che comunicare sensazioni anziché concetti sia una sua caratteristica. L'adoro.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a lorenzodv »
[ - ] lascia un commento a lorenzodv »
|
|
d'accordo? |
|
no_data
|
mercoledì 20 aprile 2016
|
lost in translation: il vuoto su pellicola
|
|
|
|
La trama del film si potrebbe riassumere in poche parole: Bill Murray è in Giappone a girare pubblicitá, conosce una ragazza e alla fine si mettono insieme, FINE! Cioè, 1 ora e 40 per raccontare una storia così? Beh, sto film ha fatto i grandi SOLDONI e ha vinto pure un Oscar... Va a capire perché! No davvero, sto film è IL NULLA, IL VUOTO COSMICO, vabbè uno potrebbe dire "vabbè ma anche se la trama è semplice magari il film è bello, la storia d'amore sarà narrata bene" no, neanche quello. Io dico sempre che un film l'unica cosa che non deve avere è la noia (e il vuoto in questo caso), un film può essere brutto ma non necessariamente noioso, un film DEVE lasciarti qualcosa.
[+]
La trama del film si potrebbe riassumere in poche parole: Bill Murray è in Giappone a girare pubblicitá, conosce una ragazza e alla fine si mettono insieme, FINE! Cioè, 1 ora e 40 per raccontare una storia così? Beh, sto film ha fatto i grandi SOLDONI e ha vinto pure un Oscar... Va a capire perché! No davvero, sto film è IL NULLA, IL VUOTO COSMICO, vabbè uno potrebbe dire "vabbè ma anche se la trama è semplice magari il film è bello, la storia d'amore sarà narrata bene" no, neanche quello. Io dico sempre che un film l'unica cosa che non deve avere è la noia (e il vuoto in questo caso), un film può essere brutto ma non necessariamente noioso, un film DEVE lasciarti qualcosa... Bene, questo film non ti lascia NULLA! Non ti godi neanche la storia d'amore (che tra l'altro è l'unica cosa che offre il film) perché è narrata con questo vuoto cosmico che... Boh. Per quanto mi riguarda, questo è uno dei film più brutti che abbia mai visto (ripeto, non è brutto, è inutile, che è peggio!); davvero, non guardatelo perché è 1 ora e 40 buttata nel cesso! Guardatevi piuttosto Anomalisa che è un Lost in Translation animato ma fatto bene!
[-]
|
|
[+] lascia un commento a no_data »
[ - ] lascia un commento a no_data »
|
|
d'accordo? |
|
howlingfantod
|
domenica 24 gennaio 2016
|
trovarsi e perdersi a tokyo
|
|
|
|
E inutile negarlo tutti i film della Coppola lasciano qualcosa in fondo al cuore di impalpabile, inespresso, profondo e delicato, è sicuramente il tocco originale e una pervasività di sguardo a colpire e lasciare il segno in sceneggiature altrimenti scontate e seriali. Come del resto in questa commedia romantica, una storia d’amore che si nasconde in un amicizia che nasce dall’ incontro di due solitudini sullo sfondo di una bizzarra, irrefrenabile e rumorosissima Tokyo. L ‘incontro dei due protagonisti Bob (Bill Murray) e Charlotte (Scarlett Johansson) in un lussuoso hotel di Tokyo con vista globale sulla metropoli immensa porta gli stessi sotto forme diverse ad interrogarsi sulle proprie esistenze da prospettive differenti date anche dalla differenza di età, lui l’attore affermato moglie e figli a casa a riflettere sulla sua vita e sul passato , lei da poco sposata ed in cerca di una vera identità ad interrogarsi sul futuro.
[+]
E inutile negarlo tutti i film della Coppola lasciano qualcosa in fondo al cuore di impalpabile, inespresso, profondo e delicato, è sicuramente il tocco originale e una pervasività di sguardo a colpire e lasciare il segno in sceneggiature altrimenti scontate e seriali. Come del resto in questa commedia romantica, una storia d’amore che si nasconde in un amicizia che nasce dall’ incontro di due solitudini sullo sfondo di una bizzarra, irrefrenabile e rumorosissima Tokyo. L ‘incontro dei due protagonisti Bob (Bill Murray) e Charlotte (Scarlett Johansson) in un lussuoso hotel di Tokyo con vista globale sulla metropoli immensa porta gli stessi sotto forme diverse ad interrogarsi sulle proprie esistenze da prospettive differenti date anche dalla differenza di età, lui l’attore affermato moglie e figli a casa a riflettere sulla sua vita e sul passato , lei da poco sposata ed in cerca di una vera identità ad interrogarsi sul futuro. Due solitudini ed un rapporto giocato sui diversi canoni del rapporto di amicizia , filiale, visto lo scarto di età e infine d’amore che se appena sussurrato e nascosto nelle pieghe lungo tutta la durata del film si lascia andare al più ampio respiro del poetico finale. Il senso di straniamento dato dalla difficoltà di traducibilità linguistica e di canoni culturali del Giappone aggiunge gli effetti comici ed esilaranti che fanno di questo film un gioiello destinato a rimanere.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a howlingfantod »
[ - ] lascia un commento a howlingfantod »
|
|
d'accordo? |
|
valetag
|
giovedì 1 ottobre 2015
|
lost in translation
|
|
|
|
In una Tokyo impenetrabile e allucinata, Bob Harris e Charlotte trovano insieme una via di fuga dalla nebbia che sta soffocando le loro vite.
Il primo (interpretato egregiamente da Bill Murray, nominato agli oscar come miglior attore protagonista) è un attore di mezza età al tramonto della sua carriera, in città per promuovere una marca di Whiskey; l'altra (una giovanissima Scarlett Johansson, inesperta ma dotata di una curiosità travolgente, vincitrice del premio Bafta), è una neolaureata ancora indecisa su dove concentrare la sua carriera; sposata da poco, in Giappone per seguire il marito fotografo nei millemila impegni di lavoro.
[+]
In una Tokyo impenetrabile e allucinata, Bob Harris e Charlotte trovano insieme una via di fuga dalla nebbia che sta soffocando le loro vite.
Il primo (interpretato egregiamente da Bill Murray, nominato agli oscar come miglior attore protagonista) è un attore di mezza età al tramonto della sua carriera, in città per promuovere una marca di Whiskey; l'altra (una giovanissima Scarlett Johansson, inesperta ma dotata di una curiosità travolgente, vincitrice del premio Bafta), è una neolaureata ancora indecisa su dove concentrare la sua carriera; sposata da poco, in Giappone per seguire il marito fotografo nei millemila impegni di lavoro.
Entrambi soggiornano in un Grand Hotel di Tokyo, entrambi soffrono d'insonnia, entrambi si sentono maledettamente soli in una città che brulica come un formicaio e tremendamente distanti dalle persone che amano.
Dopo il primo incontro, proprio al bar dell'hotel, tra i due nasce un'educata e rispettosa amicizia, che forse, piano piano, si trasforma in qualcosa di più.Sofia Coppola ha scritto e diretto con stile questa meravigliosa storia di solitudine condivisa, raccontandoci di un rapporto adulto e di sentimenti nobili.
La prima mezz'ora del film tende ad essere noiosa, così come sono noiose le vite dei due protagonisti prima di incontrarsi; dopodiché diventa sempre più divertente mano a mano che l'intesa dei due attori cresce, così come cresce l'intesa tra i personaggi che interpretano, per infine culminare in uno dei finali più emozionanti di sempre.
L'asso nella manica di questa ultima scena, già adorabile di per sé, risiede nella scelta del pezzo dei the Jesus and Mary Chain: "just like honey", che ci fa venire il groppone in gola e la pelle d'oca.
L'unica nota stonata di questa meravigliosa pellicola, è stato l'uso improprio del mondo giapponese: un popolo con una radicatissima e antica cultura alle spalle, ridicolizzato con pochi cliché. Vero, certi spunti sono stati davvero divertenti, ma si poteva cercare altrove, qualcosa di più profondo.
Lost in translation sa offrire qualcosa che non ti aspettavi, un'intensa storia d'amore, ancora non cominciata ma già finita.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a valetag »
[ - ] lascia un commento a valetag »
|
|
d'accordo? |
|
kondor17
|
sabato 6 giugno 2015
|
raffinato e intenso
|
|
|
|
Ottima seconda prova di Sofia, che dimostra di avere talento, non solo il nome. Un attore sui 50 e una giovane donna occupano a Tokyo lo stesso albergo. Sono entrambi soli, insonni e insoddisfatti. Si conoscono nel bar e inizia tra loro una sorta di amicizia, due anime perse in una città popolata da alieni. Si divertono, si guardano, a volte anche sorridono ma spesso con gli occhi lucidi perché sanno. Sanno che la vita è crudele, che non si torna indietro, che il cammino è tracciato.
Molto bravo Bill Murray e grandiosa la Johansson. Un altro talento naturale. Splendida la fotografia. Film raffinato e toccante che sa far sorridere e riflettere, dolce e amaro, divertente e triste allo stesso tempo.
[+]
Ottima seconda prova di Sofia, che dimostra di avere talento, non solo il nome. Un attore sui 50 e una giovane donna occupano a Tokyo lo stesso albergo. Sono entrambi soli, insonni e insoddisfatti. Si conoscono nel bar e inizia tra loro una sorta di amicizia, due anime perse in una città popolata da alieni. Si divertono, si guardano, a volte anche sorridono ma spesso con gli occhi lucidi perché sanno. Sanno che la vita è crudele, che non si torna indietro, che il cammino è tracciato.
Molto bravo Bill Murray e grandiosa la Johansson. Un altro talento naturale. Splendida la fotografia. Film raffinato e toccante che sa far sorridere e riflettere, dolce e amaro, divertente e triste allo stesso tempo. Per me, una prova d'autore di classe indiscussa. Voto 8.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a kondor17 »
[ - ] lascia un commento a kondor17 »
|
|
d'accordo? |
|
il befe
|
martedì 10 marzo 2015
|
che cult
|
|
|
|
|
|
[+] lascia un commento a il befe »
[ - ] lascia un commento a il befe »
|
|
d'accordo? |
|
|