L'allenatore della squadra è irritante a livelli mai raggiunti prima; il compagno di squadra/assicuratore è un attore col viso insignificante; è presente un Danny Aiello non ancora consapevole delle proprie capacità. Il microfono di scena si vede in troppe sequenze denotando che chi fa teatro (il regista) non sempre può cimentarsi nel Cinema. E poi c'è Lui.Bob.Si, anche lui un pò fastidioso con quel tabacco(colpa del copione) e per quel doppiaggio assurdo (ultimo retaggio negativo di una scuola italiana che oggi invece è la migliore in assoluto); ma la delicatezza con la quale affronta il ruolo è degna di un iper-perfezionista: il Bruce Pearson del soggetto è un tipo un pò "tardivo" (inspiegabile per un giocatore "pro" della Lega di Baseball) il quale scopre che sta per morire e pertanto Robert De Niro incarna bene il personaggio senza strafare, ubbidiente al regista,con una prova sufficiente e, quindi, miracolosa in un contesto di un film veramente mediocre.
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L'allenatore della squadra è irritante a livelli mai raggiunti prima; il compagno di squadra/assicuratore è un attore col viso insignificante; è presente un Danny Aiello non ancora consapevole delle proprie capacità. Il microfono di scena si vede in troppe sequenze denotando che chi fa teatro (il regista) non sempre può cimentarsi nel Cinema. E poi c'è Lui.Bob.Si, anche lui un pò fastidioso con quel tabacco(colpa del copione) e per quel doppiaggio assurdo (ultimo retaggio negativo di una scuola italiana che oggi invece è la migliore in assoluto); ma la delicatezza con la quale affronta il ruolo è degna di un iper-perfezionista: il Bruce Pearson del soggetto è un tipo un pò "tardivo" (inspiegabile per un giocatore "pro" della Lega di Baseball) il quale scopre che sta per morire e pertanto Robert De Niro incarna bene il personaggio senza strafare, ubbidiente al regista,con una prova sufficiente e, quindi, miracolosa in un contesto di un film veramente mediocre. Bravo Bob, ottimo lancio (anzi, ricezione...).
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