enzo70
|
sabato 2 aprile 2011
|
il dramma della vita oltre quello della guerra
|
|
|
|
Il romanzo di Hemingway mi aveva lasciato il segno di tutti i romanzi dello scrittore statunitense che ho letto. Storie scritte con mestiere infinitamente sopravvalutate. La trasposizione cinematografica mi ha sorpreso. In bene, molto in bene. A parte la straordinaria interpretazione di Hudson che, da sola, vale il film, le due storie, la vita e la guerra si sovrappongono e si incrociano in maniera esemplare. Ed il dramma della vita sovrasta quello della guerra. Un film esemplare nella sua drammaticità.
|
|
[+] lascia un commento a enzo70 »
[ - ] lascia un commento a enzo70 »
|
|
d'accordo? |
|
roberto mastrosimone
|
domenica 18 maggio 2008
|
50 anni e li dimostra
|
|
|
|
Datata e irrimediabilmente invecchiata questa versione cinematografica del romanzo di Hemingway. Pur restando fedele al romanzo prende la via del melodramma del cinema USA anni 50. Ben Hetch, lo sceneggiatore, aveva l'anno precedente firmato Incontro Sotto La Pioggia e non cambia stile. La Jones, moglie del produttore, è troppo matura per impersonare Catherine e Hudson non è molto credibile come Frederick. I più riusciti sono De Sica e un insolito Alberto Sordi come Padre Galli. In tv circola spesso una edizione tagliata in 4:3 che depaupera il film, concepito per il CinemaScope e da vedere assolutamente in 16:9.
Rimane il cruccio di pensare che cosa ne avrebbe fatto John Huston, inizialmente scritturato, se non avesse rotto con Selznick per dar posto all'onesto e più docile Charles Vidor.
[+]
Datata e irrimediabilmente invecchiata questa versione cinematografica del romanzo di Hemingway. Pur restando fedele al romanzo prende la via del melodramma del cinema USA anni 50. Ben Hetch, lo sceneggiatore, aveva l'anno precedente firmato Incontro Sotto La Pioggia e non cambia stile. La Jones, moglie del produttore, è troppo matura per impersonare Catherine e Hudson non è molto credibile come Frederick. I più riusciti sono De Sica e un insolito Alberto Sordi come Padre Galli. In tv circola spesso una edizione tagliata in 4:3 che depaupera il film, concepito per il CinemaScope e da vedere assolutamente in 16:9.
Rimane il cruccio di pensare che cosa ne avrebbe fatto John Huston, inizialmente scritturato, se non avesse rotto con Selznick per dar posto all'onesto e più docile Charles Vidor.
I pregi maggiori del film sono secondo me nelle scene di massa, ben valorizzate dal CinemaScope. Insopportabile la colonna sonora di Mario Nascimbeni che non lascia dubbi sul melò in cui sprofonda il film.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a roberto mastrosimone »
[ - ] lascia un commento a roberto mastrosimone »
|
|
d'accordo? |
|
edgard
|
venerdì 2 maggio 2008
|
amare vuol dire annientarsi
|
|
|
|
Non capisco il perchè di uno scarso successo di questo film. D'altronde rispecchia fedelmente il libro, anche in alcune battute. Forse è in grado di dire qualcosa a qualcuno che si riconosce o vorrebbe riconoscersi nei protagonisti. Come non si può desiderare sentirsi proteggere dalla propria donna che si preoccupa di non farti star male mentre lei sta invece morendo?
La scena finale in cui lui esce dall'ospedale e va via da solo ricordando alcuen frasi di lei raggiunge il culmine della tristezza. Io personalmente avevo accuratamente evitato di vederlo perchè sapevo cosa mi sarebbe successo. Ieri, infatti, ho distrutto un fazzoletto dalle lacrime.
|
|
[+] lascia un commento a edgard »
[ - ] lascia un commento a edgard »
|
|
d'accordo? |
|
anil
|
lunedì 28 marzo 2005
|
quando il cuore parla ascoltalo
|
|
|
|
Non sò perchè nel mio cuore conservo soltanto due grandi amori che sono poi questi films: luci della ribalta e addio alle armi. Fin da piccola li ho amati così tanto forse perchè mi davano sicurezza e protezione ,per ogni cruccio che nella fase adolescienziale spesso dovevamo lottare e non potevamo parlare di certi sentimenti.
Un cordiale saluto
|
|
[+] lascia un commento a anil »
[ - ] lascia un commento a anil »
|
|
d'accordo? |
|
ottowatt
|
domenica 26 dicembre 2004
|
uguale al libro.
|
|
|
|
Avendo letto il libro almeno 20 volte ed essendo lo stesso libro quello che forse ha influenzato la mia personalita', solo dopo il mio acculturamento sulle vicende della guerra 15/18, ho capito che il libro è leggibile in modi diversi, come libro di guerra , come libro d'amore e come libro di un tempo che non esiste piu'. Pero' pari pari è quasi uguale al capolavoro di Ernest.
|
|
[+] lascia un commento a ottowatt »
[ - ] lascia un commento a ottowatt »
|
|
d'accordo? |
|
|