fabio
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giovedì 22 agosto 2019
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la guerra dal punto di vista dei nazisti
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L'eccessiva lunghezza e qualche momento di stanca penalizzano quello che altrimenti sarebbe un film sorprendente ed unico nel suo genere.
Lontano dal registro hollywoodiano e tuttavia non meno intenso ed avvincente, il film affronta il dramma allucinante della guerra vista con gli occhi di ragazzi tedeschi e del loro comandante. Da riscoprire.
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giorgio
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domenica 5 maggio 2019
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noia mortale
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Una noia mortale, tutto si svolge sempre e soltanto nel sommergibile...palloso da morire
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contrammiraglio
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lunedì 10 dicembre 2018
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rapidi ed invisibili ...
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Un gran bel film, senza inutili trionfalismi e inutili spettacolarizzazioni! Tra i miei 5 films di guerra preferiti.
Ps. gli altri: Croce di ferro, Black hawk down, Non è più tempo d'eroi, The hurtlocker.
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sirgient
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mercoledì 17 giugno 2015
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costruito dannatamente bene ..!!!
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Vidi questo film alla tenera età di 11 anni ... estasiato, incredulo, affascinato, innamorato di un genere che fin da piccolo ho sempre amato... le storie di guerra. Questa passione nasce dalla letura dei supereroica capolavori... fumetti di guerra che mio padre leggeva quando i fumetti erano ancora acquistabili da tutti ....
Un sottomarino, un U-Boat tedesco.. in realtà sarebbe Unterseeboot da cui U-Boot... ma non fa niente vada per U-Boat 96....
Sporchi ubriachi e carichi di gloria e onore, con le loro facce bianche e le loro barbe incolte, come lupi famelici a caccia di metallo e tonnellate da far colare a picco.
Ma spesso da cacciatori si diventa prede, a proprio malgrado ed è allora che ci si mette veramente alla prova.
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Vidi questo film alla tenera età di 11 anni ... estasiato, incredulo, affascinato, innamorato di un genere che fin da piccolo ho sempre amato... le storie di guerra. Questa passione nasce dalla letura dei supereroica capolavori... fumetti di guerra che mio padre leggeva quando i fumetti erano ancora acquistabili da tutti ....
Un sottomarino, un U-Boat tedesco.. in realtà sarebbe Unterseeboot da cui U-Boot... ma non fa niente vada per U-Boat 96....
Sporchi ubriachi e carichi di gloria e onore, con le loro facce bianche e le loro barbe incolte, come lupi famelici a caccia di metallo e tonnellate da far colare a picco.
Ma spesso da cacciatori si diventa prede, a proprio malgrado ed è allora che ci si mette veramente alla prova.
Colpiti, coi motori in avaria, impossibilitati ad usare i diesel in immersione, colano a picco toccando il fondo a profondità che per quelle scatole di ferro e bulloni era allora impensabile. L'aria scarseggia, i vapori acidi delle batterie innondano gli spazi e i bulloni sparati come proiettili rimbalzano tra le lamiere.
Il silenzio è l'unica salvezza ogni rumore porterebbe il cacciatore sulla preda ferita. Il tempo passa veloce e l'aria manca.. ma quando si ha un fantasma in sala motori.. tutto è possibile...
I tedeschi "li sanno costruire i loro dannati sottomarini" come viene dichiarato in un altro film...e il lupo torna a correre seppur zoppicando, ferito nel corpo ma non nell'anima, torna a casa con il cuore pieno di orgoglio per aver portato a termine la propria missione..
Beffardo è il destino e crudele, a volte spietato e irridente... colpito a morte tra le mura del porto affonda sotto gli sguardi e le lacrime del comandante.
Imperdibile !!!
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spartacus1952
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domenica 25 agosto 2013
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un capolavoro di tensione, quasi un thriller.
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Non è un film di guerra nè di azione, è il dramma di vite umane appese al filo degli eventi. Il riferimento alla 2° guerra mondiale è puramente formale; in realtà potrebbe essere una data qualunque. Il sentimento vero e umanissimo è la paura che domina il film e anche lo spettatore. Non ci sono gli eroi convenzionali: tutti hanno paura della morte, l'eroismo è quello di riuscire a vivere e agire nonostante la paura stessa. Il film dura molto ma non è lento, sono lenti i giorni passati nel sommergibile a fare le stesse cose aspettanto la vita o la morte che possono arrivare in un attimo. Anche lo spettatore aspetta che accada qualcosa che finalmente lo liberi dalla tensione, proprio come i marinai dello scafo sommerso: il sottomarino li separa dal mondo, gli uomini hanno orrore dell'attesa (morte o vita?), e, come lo spettatore, si sentono liberati in quell'attimo che deciderà se il sommergibile potrà emergere o diventare la loro tomba.
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Non è un film di guerra nè di azione, è il dramma di vite umane appese al filo degli eventi. Il riferimento alla 2° guerra mondiale è puramente formale; in realtà potrebbe essere una data qualunque. Il sentimento vero e umanissimo è la paura che domina il film e anche lo spettatore. Non ci sono gli eroi convenzionali: tutti hanno paura della morte, l'eroismo è quello di riuscire a vivere e agire nonostante la paura stessa. Il film dura molto ma non è lento, sono lenti i giorni passati nel sommergibile a fare le stesse cose aspettanto la vita o la morte che possono arrivare in un attimo. Anche lo spettatore aspetta che accada qualcosa che finalmente lo liberi dalla tensione, proprio come i marinai dello scafo sommerso: il sottomarino li separa dal mondo, gli uomini hanno orrore dell'attesa (morte o vita?), e, come lo spettatore, si sentono liberati in quell'attimo che deciderà se il sommergibile potrà emergere o diventare la loro tomba.
Solo il finale delude perchè compare il corpo estraneo della guerra convenzionale.
Era meglio migliore era sfuocare l'immagine dieci minuti prima, quando sommergibile e uomini, nel mare aperto e respirando aria, correvano verso la vita. Non aveva alcuna importanza quel che sarebbe successo dopo.
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g_andrini
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venerdì 11 gennaio 2013
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piacevole.
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Ho visionato la versione da 200 minuti, tutto in un "sorso" ;) . Il film è praticamente diviso in due parti. La prima finisce quando il sommergibile affonda, e al risveglio del marinaio in cuccetta, che guardava la fotografia prima della fine, si ritrova con il sommergibile funzionante, ma, in realtà, si è entrati "nel sogno". La seconda parte è "eroica", con l'impossibile passaggio dello stretto di Gibilterra. Il romanzo, a mio parere, anche se non l'ho letto, è reso bene.
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muttley72
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sabato 29 dicembre 2012
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lo spettatore sale su un u-boot!
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Monumentale film tedesco, un capolavoro che narra la vita dei sommergibilisti tedeschi a bordo degli u-boot durante le lunghe missioni della 2° GM: il capitano (otttima la prova di J. Prochnow) sente sulle spalle tutta la responsabilità del sommergibile e dei suoi uomini. Da cacciatori gli U-boot tedeschi diventano presto preda dai caccia inglesi (dotati del sonar).
Il film è paradossalmente "pesante" (anche per le tre ore di durata della versione "director's cut"), ma il motivo è che lo spettatore partecipa lui stesso alla missione insieme allequipaggio e quindi percepisce tutto: la noia, la paura, la puzza...come avveniva nella realtà.
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Monumentale film tedesco, un capolavoro che narra la vita dei sommergibilisti tedeschi a bordo degli u-boot durante le lunghe missioni della 2° GM: il capitano (otttima la prova di J. Prochnow) sente sulle spalle tutta la responsabilità del sommergibile e dei suoi uomini. Da cacciatori gli U-boot tedeschi diventano presto preda dai caccia inglesi (dotati del sonar).
Il film è paradossalmente "pesante" (anche per le tre ore di durata della versione "director's cut"), ma il motivo è che lo spettatore partecipa lui stesso alla missione insieme allequipaggio e quindi percepisce tutto: la noia, la paura, la puzza...come avveniva nella realtà. Minuzioso nei dettagli tecnici e storici. Questo è grande cinema.....da 5 stelle.
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mondolariano
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lunedì 18 aprile 2011
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apocalittico
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Uno dei pochi film bellici visti dalla parte dei tedeschi resta, a tutt’oggi, il miglior film sulla marina di guerra in assoluto. Cupo, coinvolgente e impietoso nel trascinare lo spettatore in un vero e proprio abisso oceanico. Un abisso senza fondo, ricco di drammaticità rovente che prende letteralmente alla gola, senza elargire una sola scena di sangue. L’incendio delle navi nemiche, col sottomarino che indietreggia davanti ai naufraghi, è apocalittica. Gli attori protagonisti non rivestono un ruolo meramente edonistico come Robert Mitchum in “Duello sull'Atlantico”.
Assolutamente da vedere.
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marta86
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venerdì 3 luglio 2009
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errore!!!
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...se non ricordo male non muoiono tutti a la Rochelle ma a La Spezia...a la Rochelle non ci sono mai arrivati!!!
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ago
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giovedì 15 gennaio 2009
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allarm!!
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Per gli appassionati di sommergibili è uno spasso!
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