rudy_50
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lunedì 27 marzo 2023
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filmetto
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scontato, film discreto niente piu
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giovanni morandi
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giovedì 29 settembre 2022
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dustin incredibile interprete. giovanni morandi
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Tutti i miei coetanei conoscono questo film del 1988, diretto da Barry Levinson ed interpretato da Tom Cruise e Dustin Hoffman, vincitore dell'Orso d'oro al Festival internazionale del cinema di Berlino nel 1989. Il film si è anche aggiudicato quattro Premi Oscar: miglior film, miglior regia, miglior attore protagonista e miglior sceneggiatura originale.
Che Hoffmann fosse un attore eccezionale, capace di interpretare personaggi diversissimi, dal giovane laureato, iniziato alla sessualità dalla grande Anne Bancroft, all'amico "sfortunato" di John Voight de "Il Cow-boy di Mezzanotte", ecc., lo si sapeva benissimo, ma qui è talmente bravo nell'affrontare un personaggio "unico", senza drammatizzazione dell'essere diverso.
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Tutti i miei coetanei conoscono questo film del 1988, diretto da Barry Levinson ed interpretato da Tom Cruise e Dustin Hoffman, vincitore dell'Orso d'oro al Festival internazionale del cinema di Berlino nel 1989. Il film si è anche aggiudicato quattro Premi Oscar: miglior film, miglior regia, miglior attore protagonista e miglior sceneggiatura originale.
Che Hoffmann fosse un attore eccezionale, capace di interpretare personaggi diversissimi, dal giovane laureato, iniziato alla sessualità dalla grande Anne Bancroft, all'amico "sfortunato" di John Voight de "Il Cow-boy di Mezzanotte", ecc., lo si sapeva benissimo, ma qui è talmente bravo nell'affrontare un personaggio "unico", senza drammatizzazione dell'essere diverso.
Anche la sceneggiatura ci fa apprezzare questo particolare "road-movie, il cui tema principale non è solo l'autismo, ma un riavvicinamento dei due fratelli, che, per tanti anni non si erano nemmeno visti e la maturazione di Tom Cruise, all'inizio alla ricerca del denaro, che il genitore defunto gli ha negato, per diventare un uomo migliore, sinceramente affezionato al fratello.
Unica cosa che posso aggiungere a tutto quello che è stato scritto su un capolavoro della settima arte, come questo, è che meritava un' altra statuetta per l'originalissima colonna sonora e, purtroppo, che ingenero', nell'opinione pubblica meno informata, una convinzione che tutti gli affetti da autismo abbiano capacità di calcolo eccezionali (anche se in alcuni casi ciò non è escluso).
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dandy
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sabato 16 gennaio 2021
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fratelli diversi
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Successone a sorpresa con ben 4 Oscar(film,attore,regia e sceneggiatura originale),un film più ruffiano che veramente sentito.Il trionfo dei sentimenti sul cinico calcolo iniziale è scontato,e gli aspetti drammatici della vicenda(le reazioni emotive di Raymond,i possibili traumi inflittigli nell'infanzia)sono programmaticamente tenuti ai margini a beneficio del buonismo e della commedia leggera.Più originale l'idea del road movie come espediente per il confronto tra i protagonisti.Hoffman,ispirato alla figura di Kim Peek,è molto bravo ma innegabilmente di maniera,e questo nuoce all'interpretazione.Idem per Cruise,che alla fine non convince totalmente nel cambiamento in positivo.
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Successone a sorpresa con ben 4 Oscar(film,attore,regia e sceneggiatura originale),un film più ruffiano che veramente sentito.Il trionfo dei sentimenti sul cinico calcolo iniziale è scontato,e gli aspetti drammatici della vicenda(le reazioni emotive di Raymond,i possibili traumi inflittigli nell'infanzia)sono programmaticamente tenuti ai margini a beneficio del buonismo e della commedia leggera.Più originale l'idea del road movie come espediente per il confronto tra i protagonisti.Hoffman,ispirato alla figura di Kim Peek,è molto bravo ma innegabilmente di maniera,e questo nuoce all'interpretazione.Idem per Cruise,che alla fine non convince totalmente nel cambiamento in positivo.Comunque un film non spiacevole,che ha aperto la strada al tema del ritardo mentale visto come qualità e non più come limite.La Golino,che purtroppo si doppia da se,ha iniziato qui la carriera americana.Il regista appare brevemente nel ruolo di un dottore.Inizialmente Hoffman avrebbe dovuto interpretare Charlie e il ruolo di Raymond sarebbe dovuto andare a Bill Murray.
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aristoteles
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venerdì 19 agosto 2016
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come è stato ? "umido!!"
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Indubbiamente è uno dei film anni'90 più famosi,all'epoca fu un grande successo per almeno due motivi fondamentali,
Il primo fu il coraggio innovativo di proporre come protagonista un uomo diversamente abile,il secondo di rendere lo stesso il vero eroe positivo della storia.
Erano tempi in cui si preferiva,come racconta anche la sceneggiatura,affidare i ragazzicon diverse abilità, agli instituti piuttosto che farli crescere in famiglia o insieme alla famiglia,cosa che oggi è normalissima.
Dunque il buon Raymond,interpretato splendidamente dal mitico Hoffman,riuscì a penetrare nei cuori degli spettatori con relativa facilità.
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Indubbiamente è uno dei film anni'90 più famosi,all'epoca fu un grande successo per almeno due motivi fondamentali,
Il primo fu il coraggio innovativo di proporre come protagonista un uomo diversamente abile,il secondo di rendere lo stesso il vero eroe positivo della storia.
Erano tempi in cui si preferiva,come racconta anche la sceneggiatura,affidare i ragazzicon diverse abilità, agli instituti piuttosto che farli crescere in famiglia o insieme alla famiglia,cosa che oggi è normalissima.
Dunque il buon Raymond,interpretato splendidamente dal mitico Hoffman,riuscì a penetrare nei cuori degli spettatori con relativa facilità.
Tuttavia,nonostante i sopracitati meriti,ci sono diverse cose che proprio non vanno,su tutte Il personaggio di Cruise che, nonostante l'ottima interpretazione,è assolutamente sconclusionato nelle sue iniziative.
A parte che in pratica rapisce il fratello,ma sopratutto gli usa delle violenze psicologoche assurde,costringendolo,nonostante gli avvertimenti del dottore,a cambiare di prepotenza gran parte delle sue abitudini con l'altissimo rischio di farlo impazzire e senza assicurarsi nemmeno che prenda dei medicinali,cosa purtroppo ovvia in questi casi.
Insomma da denuncia penale.
In questo il film scade e non poco fino al tremendo sfruttamento delle potenzialità di Raymond al Casinò,insomma momenti di gusto veramente cattivi.
Il tutto poi si ridimensiona nel finale con la riscoperta improvvisa e piuttosto tardiva dell'amore fraterno.
Un film dunque meritevole e sentimentalmente coinvolgente ma non da Oscar,almeno per quanto mi riguarda.
Un ultimo appunto,ma è davvero possibile che nessuno della produzione si sia accorto che il doppiaggio della Golino è veramente tremebondo??
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francesco2
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giovedì 29 gennaio 2015
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di cattivo gusto
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Sarà pure servito a fare parlare degli autistici, ma lo trovo un film veramente odioso, per come impietosisce -Da un lato- , e dipinge il protagonista come un genio (Dall'altro). Tutto ciò che un film non dovrebbe fare, secondo me. Una scena della parte finale, dove Hoffman rischia grosso, è la ciliegina sulla torta.
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ibracadabra 8
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martedì 26 febbraio 2013
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questione di naso
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un gran bel film di Barry Levinson,che racconta la storia di 2 fratelli che si ri/trovano dopo molti anni,un commerciante d'auto bello e sveglio(un TOM CRUISE isterico e lineare)e l'autistico "genio" matematico,(un DUSTIN HOFFMAN stratosferico e coinvolgente)un road movie colmo di speranza,commovente,cattivo,ironico e una critica verso la cultura americana,e il loro autoschiavismo verso la TV.un grande successo di pubblico, ebbe 4 oscar, tra cui appunto miglior attore al "piccolo grande uomo" dustin hoffman.DA VEDERE ASSOLUTAMENTE.PS ,una piccola battuta,i nasi di tom $ dustin,sono uguali.
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questione di naso
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un gran bel film di Barry Levinson,che racconta la storia di 2 fratelli che si ri/trovano dopo molti anni,un commerciante d'auto bello e sveglio(un TOM CRUISE isterico e lineare)e l'autistico "genio" matematico,(un DUSTIN HOFFMAN stratosferico e coinvolgente)un road movie colmo di speranza,commovente,cattivo,ironico e una critica verso la cultura americana,e il loro autoschiavismo verso la TV.un grande successo di pubblico, ebbe 4 oscar, tra cui appunto miglior attore al "piccolo grande uomo" dustin hoffman.DA VEDERE ASSOLUTAMENTE.PS ,una piccola battuta,i nasi di tom $ dustin,sono uguali.
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g_andrini
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domenica 13 gennaio 2013
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rivisto volentieri
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L'ho visionato in lingua originale, con sottotitoli in italiano. E' un film piacevole, realizzato in modo professionale. Mette in luce alcuni aspetti del autismo, con volute enfatizzazioni. Anche se in apparenza "vecchio", è un film ancora godibile, con belle musiche.
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great steven
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lunedì 14 maggio 2012
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dramma psicologico per un confronto attoriale
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RAIN MAN – L'UOMO DELLA PIOGGIA (USA, 1988) di BARRY LEVINSON con DUSTIN HOFFMAN – TOM CRUISE – VALERIA GOLINO – GERALD M. LOREN – MICHAEL D. ROBERTS § Alla morte del padre, un giovane e disinvolto concessionario d'automobili scopre che gli spettano solo una vecchia vettura e dei vasi di rose, mentre l'intero patrimonio familiare è stato devoluto a un "beneficiario", un uomo malato di autismo che scopre essere suo fratello maggiore. Rapendolo dalla clinica in cui è ricoverato, spera che gli venga attribuita dal notaio una metà del patrimonio se si fa nominare suo tutore. E invece un viaggio da Cincinnati a Los Angeles servirà ai due fratelli per conoscersi meglio e arrivare a volersi bene.
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RAIN MAN – L'UOMO DELLA PIOGGIA (USA, 1988) di BARRY LEVINSON con DUSTIN HOFFMAN – TOM CRUISE – VALERIA GOLINO – GERALD M. LOREN – MICHAEL D. ROBERTS § Alla morte del padre, un giovane e disinvolto concessionario d'automobili scopre che gli spettano solo una vecchia vettura e dei vasi di rose, mentre l'intero patrimonio familiare è stato devoluto a un "beneficiario", un uomo malato di autismo che scopre essere suo fratello maggiore. Rapendolo dalla clinica in cui è ricoverato, spera che gli venga attribuita dal notaio una metà del patrimonio se si fa nominare suo tutore. E invece un viaggio da Cincinnati a Los Angeles servirà ai due fratelli per conoscersi meglio e arrivare a volersi bene. Anche se l'accoppiata Hoffman-Cruise presenta svantaggi per il secondo per via di trovarsi a recitare accanto a un mostro sacro della commedia drammatica, il giovane divo di Hollywood compensa con la sua cinica arroganza la sofferta bontà del collega più anziano. E d'altro canto è complicato anche per un interprete bravo mostrare la fragilità, l'innocenza e il candore di un uomo che è reso diverso non tanto da gesti meccanici o frasi ripetitive, ma per quello che riesce o non riesce a fare? La risposta è, sorprendentemente, sì. Forse perciò il produttore Mark Johnson ha preferito affidare la parte a un professionista con alle spalle già un Academy Award e una quindicina di film tutti piuttosto apprezzabili. Impeccabile il discorso psicologico che si sviluppa interamente con le discussioni, le esplosioni emotive, i tiremmolla e gli imbarazzi tra i fratelli Babbitt. Inizialmente la regia era prevista per Steven Spielberg, ma poiché già impegnato con le riprese del 3° Indiana Jones rifiutò, declinando il compito a Levinson. Non male la prova della Golino, malgrado la voce ancora acerba e dunque un po' improponibile. Per prepararsi al proprio ruolo, Dustin frequentò un istituto di vere persone autistiche, e la sua magistrale interpretazione gli valse il premio Oscar 1989. Vinsero tre statuette anche il regista, la sceneggiatura originale e il film stesso.
Commedia drammatica; giudizio personale: ottimo (9)
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