giorgia1971
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lunedì 10 ottobre 2016
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semplicemente geniale!
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Considerato uno dei capolavori di J.L. Godard,concepito come un'opera d'arte ,una sintesi di tutte le arti(riconosciute o no),mischiando dunque fotografia(splendido il bianco e nero),musica,scrittura(dialoghi),filosofia e letteratura.
Nonostante il film sia concentrato sul tema della prostituzione Godard riesce con estrema maestria a "raccontarcelo" ,elegantemente con disincanto(ma solo apparente) e anche in modo raffinato.
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Considerato uno dei capolavori di J.L. Godard,concepito come un'opera d'arte ,una sintesi di tutte le arti(riconosciute o no),mischiando dunque fotografia(splendido il bianco e nero),musica,scrittura(dialoghi),filosofia e letteratura.
Nonostante il film sia concentrato sul tema della prostituzione Godard riesce con estrema maestria a "raccontarcelo" ,elegantemente con disincanto(ma solo apparente) e anche in modo raffinato.
La prostituta qui viene umanizzata per la prima volta e non ne fa delle semplici donne volgari ma delle donne tristi ,introspettive che provano a sbarcare il lunario.La si vede anche intraprende dialoghi filosofici con perfetti sconosciuti dove si cita Hegel ,Kant e persino Platone,ma senza saperlo con ingenuità disarmante e commovente riesce a tener testa ai discorsi sul senso della vita.Ho adorato la scena del dialogo filosofico che è un sottile questionario sulla vita e la società.
L'ultimo tableau* è dedicato alla sua musa,,"un pittore che fa il ritratto alla sua donna ",(Anna Karina fu moglie dello stesso Godard in quegli anni),un magnifico ritratto di donna,è un'autentica dichiarazione d'amore.Godard la dirige o la dipinge magistralmente,lei è davvero straordinaria nel suo ruolo più bello , oltretutto sconvolgente ,dolce con uno sguardo malinconico,è semplicemente accattivante.
In oltre modo possiamo vedere in questo film una nuova critica sul capitalismo,Nana una sottoimpiegata costretta a prostituirsi perché schiava della società del consumismo,tema attualissimo.
*Il film è suddiviso in 12 parti(tableaux) ,la regia,le inquadrature ingegnose e innovative (che ricordano il teatro brechtiano )che possono sembrare improponibili (il piano sequenza e il jump cut)saranno di ispirazione ai futuri registi a livello internazionale, vedi Tarantino.Un film accattivante ,commovente e a volte ipnotizzante,un capolavoro!
Considerato uno dei capolavori di J.L. Godard,concepito come un'opera d'arte ,una sintesi di tutte le arti(riconosciute o no),mischiando dunque fotografia(splendido il bianco e nero),musica,scrittura(dialoghi),filosofia e letteratura.
Nonostante il film sia concentrato sul tema della prostituzione Godard riesce con estrema maestria a "raccontarcelo" ,elegantemente con disincanto(ma solo apparente) e anche in modo raffinato.
La prostituta qui viene umanizzata per la prima volta e non ne fa delle semplici donne volgari ma delle donne tristi ,introspettive che provano a sbarcare il lunario.La si vede anche intraprende dialoghi filosofici con perfetti sconosciuti dove si cita Hegel ,Kant e persino Platone,ma senza saperlo con ingenuità disarmante e commovente riesce a tener testa ai discorsi sul senso della vita.Ho adorato la scena del dialogo filosofico che è un sottile questionario sulla vita e la società.
L'ultimo tableau* è dedicato alla sua musa,,"un pittore che fa il ritratto alla sua donna ",(Anna Karina fu moglie dello stesso Godard in quegli anni),un magnifico ritratto di donna,è un'autentica dichiarazione d'amore.Godard la dirige o la dipinge magistralmente,lei è davvero straordinaria nel suo ruolo più bello , oltretutto sconvolgente ,dolce con uno sguardo malinconico,è semplicemente accattivante.
In oltre modo possiamo vedere in questo film una nuova critica sul capitalismo,Nana una sottoimpiegata costretta a prostituirsi perché schiava della società del consumismo,tema attualissimo.
*Il film è suddiviso in 12 parti(tableaux) ,la regia,le inquadrature ingegnose e innovative (che ricordano il teatro brechtiano )che possono sembrare improponibili (il piano sequenza e il jump cut)saranno di ispirazione ai futuri registi a livello internazionale, vedi Tarantino.Un film accattivante ,commovente e a volte ipnotizzante,un capolavoro!
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giorgia1971
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Considerato uno dei capolavori di J.L. Godard,concepito come un'opera d'arte ,una sintesi di tutte le arti(riconosciute o no),mischiando dunque fotografia(splendido il bianco e nero),musica,scrittura(dialoghi),filosofia e letteratura.
Nonostante il film sia concentrato sul tema della prostituzione Godard riesce con estrema maestria a "raccontarcelo" ,elegantemente con disincanto(ma solo apparente) e anche in modo raffinato.
La prostituta qui viene umanizzata per la prima volta e non ne fa delle semplici donne volgari ma delle donne tristi ,introspettive che provano a sbarcare il lunario.La si vede anche intraprende dialoghi filosofici con perfetti sconosciuti dove si cita Hegel ,Kant e persino Platone,ma senza saperlo con ingenuità disarmante e commovente riesce a tener testa ai discorsi sul senso della vita.
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Considerato uno dei capolavori di J.L. Godard,concepito come un'opera d'arte ,una sintesi di tutte le arti(riconosciute o no),mischiando dunque fotografia(splendido il bianco e nero),musica,scrittura(dialoghi),filosofia e letteratura.
Nonostante il film sia concentrato sul tema della prostituzione Godard riesce con estrema maestria a "raccontarcelo" ,elegantemente con disincanto(ma solo apparente) e anche in modo raffinato.
La prostituta qui viene umanizzata per la prima volta e non ne fa delle semplici donne volgari ma delle donne tristi ,introspettive che provano a sbarcare il lunario.La si vede anche intraprende dialoghi filosofici con perfetti sconosciuti dove si cita Hegel ,Kant e persino Platone,ma senza saperlo con ingenuità disarmante e commovente riesce a tener testa ai discorsi sul senso della vita.Ho adorato la scena del dialogo filosofico che è un sottile questionario sulla vita e la società.
L'ultimo tableau* è dedicato alla sua musa,,"un pittore che fa il ritratto alla sua donna ",(Anna Karina fu moglie dello stesso Godard in quegli anni),un magnifico ritratto di donna,è un'autentica dichiarazione d'amore.Godard la dirige o la dipinge magistralmente,lei è davvero straordinaria nel suo ruolo più bello , oltretutto sconvolgente ,dolce con uno sguardo malinconico,è semplicemente accattivante.
In oltre modo possiamo vedere in questo film una nuova critica sul capitalismo,Nana una sottoimpiegata costretta a prostituirsi perché schiava della società del consumismo,tema attualissimo.
*Il film è suddiviso in 12 parti(tableaux) ,la regia,le inquadrature ingegnose e innovative (che ricordano il teatro brechtiano )che possono sembrare improponibili (il piano sequenza e il jump cut)saranno di ispirazione ai futuri registi a livello internazionale, vedi Tarantino.Un film accattivante ,commovente e a volte ipnotizzante,un capolavoro!
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il befe
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mercoledì 25 febbraio 2015
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capolavoro
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fedeleto
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domenica 15 marzo 2009
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questo e' godard.
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Dopo aver girato pellicole come FINO ALL'ULTIMO RESPIRO e LE PETIT SOLDAT,il discusso regista firma un capolavoro della nouvelle vague.La storia, che si concentra sul personaggio di nana,e'provocante e allo stesso tempo estremamente cruda e reale.Il film si articola in 12 capitoli ,e in queste vicende il personaggio di nana cambia gradualmente il suo pensiero ma non la sua vita.Nana e' una ragazza che per bisogno di denaro si prostituisce(fin dall'inizio chiede se gli si possono prestare duemila franchi),e cio' da un lato la disgusta(la scena in cui un cliente vuole ardentemente baciarla e lei cerca di evitarlo e' significativa),ma nana e' incerta se continuare o meno su quella via ,anche se quando ella vedra' l'amore desiderera' cambiare per sempre vita ma ad un prezzo troppo alto.
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Dopo aver girato pellicole come FINO ALL'ULTIMO RESPIRO e LE PETIT SOLDAT,il discusso regista firma un capolavoro della nouvelle vague.La storia, che si concentra sul personaggio di nana,e'provocante e allo stesso tempo estremamente cruda e reale.Il film si articola in 12 capitoli ,e in queste vicende il personaggio di nana cambia gradualmente il suo pensiero ma non la sua vita.Nana e' una ragazza che per bisogno di denaro si prostituisce(fin dall'inizio chiede se gli si possono prestare duemila franchi),e cio' da un lato la disgusta(la scena in cui un cliente vuole ardentemente baciarla e lei cerca di evitarlo e' significativa),ma nana e' incerta se continuare o meno su quella via ,anche se quando ella vedra' l'amore desiderera' cambiare per sempre vita ma ad un prezzo troppo alto.La magistralita' tecnica di godard e' presente fin dall'inizio,nella prima scena il volto di nana e' ripreso in tre profili(le varie facce di nana stanno a significare i vari caratteri che ella possiede),ma soprattutto la scena iniziale dove nana discute con un uomo al bar e' da antologia ,poiche' la ripresa viene effettuata da dietro e ovviamente i volti non sono chiaramente visibili ,il perche' risiede nell'atteggiamento dei due personaggi poiche' mentre parlano non esprimono il loro vero pensiero ma solo l'imbarazzo di non sapere cosa dire e pertanto non essendoci chiarezza nel dialogo e' scontato che non ci sia nell'immagine dei due individui.un film troppo interessante per non essere visto e troppo profondo per non commuovere fino all'ultima terribile scena.
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leonardo g.
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giovedì 24 agosto 2006
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nanà: un volto, un'anima, una vita
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Un film sartriano, dove ognuno si prende le responsabilità dei propri gesti e se ne assume le conseguenze.
Fra primissimi piani stranianti e meravigliosi di Anna Karina si svolge la vita d'una donna qualunque, anzi d'una ragazza (che finisce col prostituirsi per vivere), che vorrebbe semplicemente "essere un'altra".
In questa contraddizione è tutto Godard: l'umanesimo esistenzialista dello scegliere e l'impossibilità di non poter prendere decisioni, nel momento stesso in cui si ha una vita.
Nanà è bellissima. Ha trovato l'amore. Ma ormai è troppo tardi. E come la "Giovanna d'Arco" di Dreyer, che tanto la commuove in una fredda serata passata al cinema, percepisce che il suo destino è il martirio.
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Un film sartriano, dove ognuno si prende le responsabilità dei propri gesti e se ne assume le conseguenze.
Fra primissimi piani stranianti e meravigliosi di Anna Karina si svolge la vita d'una donna qualunque, anzi d'una ragazza (che finisce col prostituirsi per vivere), che vorrebbe semplicemente "essere un'altra".
In questa contraddizione è tutto Godard: l'umanesimo esistenzialista dello scegliere e l'impossibilità di non poter prendere decisioni, nel momento stesso in cui si ha una vita.
Nanà è bellissima. Ha trovato l'amore. Ma ormai è troppo tardi. E come la "Giovanna d'Arco" di Dreyer, che tanto la commuove in una fredda serata passata al cinema, percepisce che il suo destino è il martirio. La "felicità" non è allegra. Solo una smorfia nella totale solitudine. Le parole le muoiono sulla bocca assieme ai pensieri che le dovrebbero accompagnare e la morte arriva godardianamente per caso. In una strada, per sbaglio, dimenticata da tutti.
Nanà ha vissuto la sua vita, ma era questa la vita che voleva?
leonardo g.
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[+] aggiunta del cognome
(di leonardo granatiero)
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