elgatoloco
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mercoledì 24 novembre 2021
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notevolissimo film, anche"incrocio di generi"
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"A Place in the Sun"(Geroge Stevens, che sarà il rgista prediletto da e di James Dean, dal romanzo"An Amrican Tragedy "di Theodore Dreiser e dall'omonimo dramma di Patrcik Kearney, peraltro ispirati da un fatto di cronaca reale, 1951, sempre tenendo conto del fatto che una prima trasposizione filmica era stata realizzata da Von Sternberg nel 1931), dove un giovane senza ricchezza e senza noteovle formazione culturale, si presenta allo zio imprenditore, diventando ben presto dapprima operario, poi ascendendo rapidamente la scala sociale, intrattiene una relazione amorosa con una ragazza povera, che mette incinta e con una ragazza ricca, del milieu dello zio.
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"A Place in the Sun"(Geroge Stevens, che sarà il rgista prediletto da e di James Dean, dal romanzo"An Amrican Tragedy "di Theodore Dreiser e dall'omonimo dramma di Patrcik Kearney, peraltro ispirati da un fatto di cronaca reale, 1951, sempre tenendo conto del fatto che una prima trasposizione filmica era stata realizzata da Von Sternberg nel 1931), dove un giovane senza ricchezza e senza noteovle formazione culturale, si presenta allo zio imprenditore, diventando ben presto dapprima operario, poi ascendendo rapidamente la scala sociale, intrattiene una relazione amorosa con una ragazza povera, che mette incinta e con una ragazza ricca, del milieu dello zio. Se la prima relazione lo porrebbe comunque in gravi problemi(era proibito avere rapporti amorosi con colleghe), la seconda gli assicura una sorta di"entrebillet"nella high society, per cui, con la scusa di una gita in barca, in prossimità delle sperate(da parte della ragazza povera)nozze, soppprime la giovane annegandola e poi cerca di occultare le prove, senza riuscirci, Finità giiusitziato sulla sedie elettrica. Film capace di essere reale sintesi di diversi generi cinematografici(film drammatico, sentimentale, noir, giallo di"investigazione", dramma sociale)"A Place in the Sun"(da non confondere con il telefilm a puntate di realizzazione italiana, con cui, per fortuna, non ha nulla a che spartire salvo il titolo ttaliano), è un film noteovlissimo anche per come pratica l'ellissi, la"forclusione"di intere parti della narrazione: ecco allora che, le noziie, per radio e sui media a stampa(la TV era ancora poco praticata, se pur esistente negli States)scorrono metnre la vicenda va avanti a grandi passi, svolgendosi quasi che tutto non accadesse-così è durante la fuga.occultamento di prove da parte dlel'assassino, così quanddo la ragazza altolocata sviene, UN procedimento modernissimo, per l'epoca, Motgomery Clift rende in pieno l'ambiguità, quasi"schozfrenica"del suo personaggio, Shelley Winters è l'operaia uccisa e ELizabeth Taylor la ricca bramata dall'assassino, un gioavane sorprendente Raymond Burr(poi Perry Mason etc.)emerge quale procuattore distrettuale. La denuncia sociale, lo si sia visto o meno all'epoca(e molti l'ìavevano visto e capito, anche attacnado già Dreiser quale autore del romanzo)è assolutamente chiara, smascherando la figura id quello che a ragione possiamo anzi dobbiamo definire senza mezze parole e/o infingimenti un"arrampicatore sociale". Al tempo stesso il film smashcera il moralismo rpocrita dell'allora vigente codice di cesnura, cui peraltro deve attenersi, El Gato
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il befe
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martedì 10 febbraio 2015
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bel classico
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picassa
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giovedì 31 gennaio 2013
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notevole
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introspettivo e coinvolgente
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ariete
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giovedì 6 maggio 2010
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interpretazione di m. clift persuasiva e sensibile
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"Un posto al sole" è stato una splendida sorpresa; pur apprezzando la bravura degli interpreti visti in altri bei film , questo in particolare mi ha fatto capire cosa "fa la differenza" fra un attore bravo e sensibile da uno mediocre, perchè l'interpretazione del bravo e sfortunato Clift mi (ci) ha permesso di entrare lentamente nella personalità debole ed ambiziosa, contradditoria nella sua sensibilità sofferta, di un personaggio sempre al limite di un comportamento moralmente corretto, schiavo del suo desiderio di elevarsi anche a costo di sacrificare una (due?) vite, che NON riesce a salvare nel momento dell'incidente mortale sulla barca. La sua interpretazione - nervosa e disarmante - permette allo spettatore di immedesimarsi nel personaggio a poco a poco, lo trascina nel suo personale ingranaggio e alla fine non lascia speranza se non quella dell'ammissione di una colpa, in un dramma sociale di un uomo combattuto fra amore e dovere, status e rettitudine morale.
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"Un posto al sole" è stato una splendida sorpresa; pur apprezzando la bravura degli interpreti visti in altri bei film , questo in particolare mi ha fatto capire cosa "fa la differenza" fra un attore bravo e sensibile da uno mediocre, perchè l'interpretazione del bravo e sfortunato Clift mi (ci) ha permesso di entrare lentamente nella personalità debole ed ambiziosa, contradditoria nella sua sensibilità sofferta, di un personaggio sempre al limite di un comportamento moralmente corretto, schiavo del suo desiderio di elevarsi anche a costo di sacrificare una (due?) vite, che NON riesce a salvare nel momento dell'incidente mortale sulla barca. La sua interpretazione - nervosa e disarmante - permette allo spettatore di immedesimarsi nel personaggio a poco a poco, lo trascina nel suo personale ingranaggio e alla fine non lascia speranza se non quella dell'ammissione di una colpa, in un dramma sociale di un uomo combattuto fra amore e dovere, status e rettitudine morale... si potrebbe liquidare banalmente il suo personaggio come un arrivista senza scrupoli, ma è grazie alla sua bellissima performance che questo non avviene: ci accompagna invece verso la strana -eppure vera - capacità di provare compassione per lui, nonostante tutto.
Gli altri personaggi sono determinati ad avere quello che desiderano, lui non ha il coraggio neppure di rischiare per amore, perchè in fondo non confessa alla Taylor di aver messo incinta la Winters? -innamorata e sincera fino alla fine - che forse l'avrebbe amato pur sapendo quello che aveva fatto? NON poteva, immoralmente convinto che solo eliminando la prima - anche solo metaforicamente - avrebbe avuto TUTTO: amore, status sociale e "un posto al sole", negando a se stesso la possibilità di averlo proprio perchè uomo onesto.
Che dire di più..sono film che fanno meditare...ed interpretazioni di alto livello...
Ida
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amodio64
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lunedì 5 gennaio 2009
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dramma personale e sociale, splendido film.
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Tratto dal romanzo di Theodore Dreiser "An American Tragedy" (1925), il film diretto da George Stevens ne fa rivivere lo spirito di dramma personale e sociale, avendo per protagonista il bravissimo Montgomery Clift ad impersonare l'ambiziosa figura di George Eastman. Giovane timido e povero, George viene catapultato in una realtà che in precedenza aveva solo sognato, una reltà fatta di ricchezza ostentata, divertimento frivolo e disponibile compagnia femminile. Preso in questo "turbine peccaminoso", George, cresciuto in una morigerata e religiosa famiglia metodista, viene ben presto travolto, fagocitato da una società amorale e dedita al nulla. Abbandonata la fidanzata e collega Alice(l'ottima Shelley Winters), il giovane ex-povero vede materializzarsi il proprio sogno nelle sembianze dell'ereditiera Angela Vickers (la splendida Elizabeth Taylor).
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Tratto dal romanzo di Theodore Dreiser "An American Tragedy" (1925), il film diretto da George Stevens ne fa rivivere lo spirito di dramma personale e sociale, avendo per protagonista il bravissimo Montgomery Clift ad impersonare l'ambiziosa figura di George Eastman. Giovane timido e povero, George viene catapultato in una realtà che in precedenza aveva solo sognato, una reltà fatta di ricchezza ostentata, divertimento frivolo e disponibile compagnia femminile. Preso in questo "turbine peccaminoso", George, cresciuto in una morigerata e religiosa famiglia metodista, viene ben presto travolto, fagocitato da una società amorale e dedita al nulla. Abbandonata la fidanzata e collega Alice(l'ottima Shelley Winters), il giovane ex-povero vede materializzarsi il proprio sogno nelle sembianze dell'ereditiera Angela Vickers (la splendida Elizabeth Taylor). Amore, denaro, successo: tutto sembra perfetto, per George. Ma come speso accade, il diavolo ci mette lo zampino. Alice è incinta e chiede, prima, impone, poi, a George di sposarla. Ma lui, ormai, è intenzionato a non tornare più indietro. Medita di uccidere la ragazza durante una gita in barca, poi ci ripensa, ma Alice inciampa, cade in acqua ed annega (da notare la somiglianza con l'analoga scena di Sunrise -1930- di FW Murnau). Colpevole o innocente? Di fronte all'implacabile procuratore Marlowe (Raymond Burr), gli avvocati pagati dal ricco zio cercano di scagionare George, che alla fine pagherà con la vita per un reato che non ha più materialmente commesso (anche se moralmente è colpevole, come confessa alla madre nella splendida scena finale). Diretto con bravura da Stevens, "Un posto a sole" è il dramma dell'individuo che perde la capacità di distinguere il bene dal male, ma è anche (e soprattutto) il dramma di una classe sociale (la ricca borghesia) che cancella e distrugge i sogni di riscatto sociale degli umili. Su tutto domina il Destino, beffardo e implacabile come ne "Il postino suona sempre due volte". Un capolavoro.
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carla
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sabato 3 febbraio 2007
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grazie mille per avermi svelato il finale!!!
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Potevate risparmiarvi di completare la recensione con il finale della storia.... Adesso che lo vedo a fare?!?!?
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rambo
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venerdì 1 giugno 2001
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un capolavoro del cinema romantico che molti dovrebbero quantomeno rivedere e quindi rivalutare.
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Di famiglia povera, il giovane Clift trova lavoro presso i ricchi zii e si innamora della giovane ereditiera Taylor. Ma la sua arrampicata sociale è messa in discussione dall’ operaia Winters che aspetta un figlio proprio da lui.
Malinconico, tragico, anche disperato dramma romantico tra i più riusciti ed emozionanti mai realizzati a Hollywood, reso poi indimenticabile dall’ evocativo score musicale, dalle straordinarie interpretazioni (il tormentato e sensibile Clift dal destino segnato fin dall’ autostop iniziale, la radiosa bellezza ancora adolescenziale della viziata Taylor, la Winters superba nel ruolo della dignitosa ragazza sfruttata da Monty) e dalle molte immagini indelebili (il volto stravolto di Clift che esce dal lago dopo l’ “incidente” in barca, i piani ravvicinatissimi e di straziante intensità dei due innamorati).
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Di famiglia povera, il giovane Clift trova lavoro presso i ricchi zii e si innamora della giovane ereditiera Taylor. Ma la sua arrampicata sociale è messa in discussione dall’ operaia Winters che aspetta un figlio proprio da lui.
Malinconico, tragico, anche disperato dramma romantico tra i più riusciti ed emozionanti mai realizzati a Hollywood, reso poi indimenticabile dall’ evocativo score musicale, dalle straordinarie interpretazioni (il tormentato e sensibile Clift dal destino segnato fin dall’ autostop iniziale, la radiosa bellezza ancora adolescenziale della viziata Taylor, la Winters superba nel ruolo della dignitosa ragazza sfruttata da Monty) e dalle molte immagini indelebili (il volto stravolto di Clift che esce dal lago dopo l’ “incidente” in barca, i piani ravvicinatissimi e di straziante intensità dei due innamorati). Del romanzo di Dreiser aveva già tratto un film Josef Von Sternberg nel 1931 "Una Tragedia Americana".
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