luca g
|
lunedì 23 settembre 2024
|
cinema addìo
|
|
|
|
Quando nel 1988 uscì lo proiettarono pochi giorni poi sparì, poteva considersi un fallimento;
a Cristaldi doveva esser costato non poco e bisognava trovare il modo di spremere un pò di quattrini dal film,
come si fa in questi casi il film fu rimontato ed ablata l'intera seconda parte cosicché della Brigitte Fossey dei titoli non v'era più traccia,
ll film fu portato a Los Angeles e gli venne fatto vincere l'oscar ... pardon vinse l'oscar ...mah che bella storia, Brusati perse l'oscar per un voto chissà come ha fatto un film vecchio di due anni...la Wertmuller gareggiò con Pasqualino film meraviglioso e non la degnarono,
NCP riapparve nella primavera del 90 e a quel punto (io incluso) tutti quanti andarono a vederlo,
perchè la prima volta non ebbe successo? era troppo lungo?
la seconda parte è un pò triste e noiosa, un pò forzata e contrasta con la prima, T.
[+]
Quando nel 1988 uscì lo proiettarono pochi giorni poi sparì, poteva considersi un fallimento;
a Cristaldi doveva esser costato non poco e bisognava trovare il modo di spremere un pò di quattrini dal film,
come si fa in questi casi il film fu rimontato ed ablata l'intera seconda parte cosicché della Brigitte Fossey dei titoli non v'era più traccia,
ll film fu portato a Los Angeles e gli venne fatto vincere l'oscar ... pardon vinse l'oscar ...mah che bella storia, Brusati perse l'oscar per un voto chissà come ha fatto un film vecchio di due anni...la Wertmuller gareggiò con Pasqualino film meraviglioso e non la degnarono,
NCP riapparve nella primavera del 90 e a quel punto (io incluso) tutti quanti andarono a vederlo,
perchè la prima volta non ebbe successo? era troppo lungo?
la seconda parte è un pò triste e noiosa, un pò forzata e contrasta con la prima, T. era un gran ambizioso, voleva diventare subito F., V., A., e realizzò un filmone che nelle aspirazioni era una specie di via col vento, T. esordì con il camorrista grossa produzione, si vede che gli mettevano a disposizione, a trent'anni, quel che voleva;
NCP era troppo gonfio più che lungo, sembrava che il regista volesse ottenere la quaiità mediante la quantità, ma al cinema i capolavori hanno lo stile sobrio e spoglio di Eisenstein Chapiln Dreyer Renoir Fellini 1^ maniera Visconti 1^ maniera ...
è deplorevole che alcuno definisca furbetto T. per la storia d'amore del film ch'è sincerissima e meravigliosa, non ricordo che in un altro film il regista ottenesse un effetto commovente come in questo, ricordo che tutti quanti lo vedemmo la seconda volta eravamo tutti ammirati specie le ragazze,
il fatto è che T. non fece la gavetta, fu come uno che come prima macchina ebbe una mercedes una jaguar una range rover,
e commise l'errore di chi già si crede un gran regista,
tecnicamente a me pare sia esperto e competente come ben pochi, fa dei movimenti-macchina da superurlo (la leggenda ecc.), inquadrature suggestive (una pura formalità),
però è un pò vuoto nelle vicende, bada più alla forma che alla sostanza, pensando appunto che la prima determini la seconda,
è poi il suo errore è evidentissimo, si scrive le sceneggiature in solitario, non si confronta, era un errore capitale nel cinema, i grandi nomi non lo commettevano mai,
Brooks disse: 'il vostro film non sarà mai migliore della vostra sceneggiatura', ... lo sbaglio fu quindi commesso prima di girare una sola scena del film;
ma NCP è realmente un grande film, possente come un western di Sergio Leone, il tema di Andrea Morricone è stupendo, insuperabile, fa tutt'uno con la storia d'amore;
fu l'ultimo film italiano, film in carne ed ossa, non un surgelato come i successivi (di altri registi, T. è stato sempre sé stesso) preparato espresso, non come gli schifosi hamburger di mac ...,
potevano scegliere un'attrice con gli occhi azzurri visto che questo aspetto è cruciale nella vicenda, non far indossare le lenti a contatto alla Agnese Nano ch'è proprio il tipino antipatico che se la tira allo spasimo; ce n'erano tante; ci voleva una Jiulie Christie un pò più fresca; Leonardi invece è okokok <3<3<3; non c'era solo totò superjunior;
ricordo che al primo giro il film (a Bologna) fu persino programmato al Rialto, il cinemuzzo malfamato dell'omonima via, un pò rammodernato, celebre in tutta la città, dove da liceali andavamo a far c°°°no la domenica pomeriggio, alla fine avveniva una rissa con intervento della poiizia; per forza non ebbe successo;
la realtà è che il cinema era finito, l'invenzione più bella di tutta la storia dell'umanità era durata neanche un secolo;
e a T. sono riconoscente di tutto, fu 'l'ultimo regista', un grande regista che ebbe la sfortuna di divenirlo troppo tardi, nella storia del cinema. Ma, come valore, è alla pari di F, V, A.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a luca g »
[ - ] lascia un commento a luca g »
|
|
d'accordo? |
|
|
venerdì 24 febbraio 2023
|
anche no
|
|
|
|
Nn sono mai riuscita ad essere d'accordo con questa critica che, a quanto pare, e' piuttosto comune e condivisa. Scusatemi ma proprio nn riesco a pensare che il povero Toto' continui a tormentarsi x un cerchio mai chiuso! A volte se ne sente la necessità! In barba a tutto e tutti..e a tutti i critici cinematografici e non!
|
|
[+] lascia un commento a »
[ - ] lascia un commento a »
|
|
d'accordo? |
|
alex
|
sabato 20 febbraio 2021
|
arte al massimo livello
|
|
|
|
Si possono e si devono dire davvero poche parole,
questa e' poesia fatta cinema, storia bellissima, colonna sonora struggente, arte.
|
|
[+] lascia un commento a alex »
[ - ] lascia un commento a alex »
|
|
d'accordo? |
|
antonella presidente
|
venerdì 21 agosto 2020
|
sicilia, colon
|
|
|
|
Dopoguerra. Siamo nella Sicilia che fú. Una madre chiama, ininterrottamente, il figlio per comunicargli un triste accaduto che lo riguarda in prima persona, il suo amato e compianto amico Alfredo, è morto e di lì a breve ci saranno i funerali.
Il figlio che cerca la donna non è altro che il protagonista, Salvatore, il quale ormai entrato a fare parte del mondo del cinema, è molto occupato e non ha quasi mai tempo per gli affetti più cari, tranne questa volta.
Ma prima di prendere l'aereo e partire, Totò ripercorre attraverso quelli che sono dei flashback, degli attimi del suo passato, composto inesorabilmente dalla passione per la settima arte e dall'intrinseca amicizia con il proiezionista del paese, appunto, Alfredo.
[+]
Dopoguerra. Siamo nella Sicilia che fú. Una madre chiama, ininterrottamente, il figlio per comunicargli un triste accaduto che lo riguarda in prima persona, il suo amato e compianto amico Alfredo, è morto e di lì a breve ci saranno i funerali.
Il figlio che cerca la donna non è altro che il protagonista, Salvatore, il quale ormai entrato a fare parte del mondo del cinema, è molto occupato e non ha quasi mai tempo per gli affetti più cari, tranne questa volta.
Ma prima di prendere l'aereo e partire, Totò ripercorre attraverso quelli che sono dei flashback, degli attimi del suo passato, composto inesorabilmente dalla passione per la settima arte e dall'intrinseca amicizia con il proiezionista del paese, appunto, Alfredo.
Il film appare come una rappresentazione di due aspetti che ama Tornatore: il cinema e la sua amata Sicilia.
Seguendo alcune interviste su YT, ho notato come il regista rincorre spesso questi concetti per trattarli in maniera esemplare e con questo film ce lo dimostra ampiamente.
Il cinematografo, nella realtà o nel film stesso, è riuscito a tessere le storie degli uomini ed a saperle raccontare anche sotto nuove vesti.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a antonella presidente »
[ - ] lascia un commento a antonella presidente »
|
|
d'accordo? |
|
alejazz
|
martedì 26 febbraio 2019
|
una storia d’amore emozionante fino alla fine
|
|
|
|
Salvatore è un bambino che vive con la mamma e sorella a Giancaldo (Sicilia). Orfano di padre, lega molto con Alfredo, un protezionista del Cinema Paradiso, luogo di scambio culturale e di aggregazione per risorgere dalla fine del secondo conflitto mondiale. Una sera però la cabina delle bobine prende fuoco e Alfredo purtroppo resta cieco. Salvatore, sebbene la giovane età, appassionato di film e avendo già capito il meccanismo dei videoproiettori, sostituisce Alfredo in cabina nel "Nuovo Cinema Paradiso”. Passano gli anni e Salvatore continua la sua attività di protezionista.
[+]
Salvatore è un bambino che vive con la mamma e sorella a Giancaldo (Sicilia). Orfano di padre, lega molto con Alfredo, un protezionista del Cinema Paradiso, luogo di scambio culturale e di aggregazione per risorgere dalla fine del secondo conflitto mondiale. Una sera però la cabina delle bobine prende fuoco e Alfredo purtroppo resta cieco. Salvatore, sebbene la giovane età, appassionato di film e avendo già capito il meccanismo dei videoproiettori, sostituisce Alfredo in cabina nel "Nuovo Cinema Paradiso”. Passano gli anni e Salvatore continua la sua attività di protezionista. Conosce Elena di cui si innamora follemente. Tuttavia, il loro amore non ha lunga vita: l’opposizione del padre, la fatalità di certi avvenimenti e la complicità di Alfredo porteranno i due ragazzi ad allontanarsi. Elena va a vivere in Toscana e Salvatore a Roma dove diventerà un famoso regista.
La morte di Alfredo riporta Salvatore nella sua Sicilia. E’ il momento di rivivere ogni suo vecchio ricordo. Non ha dimenticato Elena e per questo motivo continua a cercarla e la trova; lei ora è sposata e ha due figli. Decide, dietro molta insistenza di Salvatore, a incontrarlo. Dall’incontro nasce un bacio e la conferma della loro ancora reciproca attrazione. Ma perché le cose sono andate in questo modo? Elena svela tutto a Salvatore che dopo decenni si rende conto di essersi perso qualcosa.
Tornatore struttura il film in tre parti: Salvatore bambino, Salvatore ragazzo e l’amore per Elena, il ritorno di Salvatore da adulto e il salto nel passato. Sebbene la lunga durata, la narrazione scorre fluidamente grazie anche alle belle musiche di Ennio Morricone che accompagnano ogni singolo momento. Quindi una sceneggiatura top!
Le interpretazioni sono tutte ben performanti. Da apprezzare particolarmente quella di Salvatore Cascio (il piccolo Salvatore) e di Brigitte Fossey nel ruolo di Elena da adulta la quale regge un bel discorso strappa-lacrime con il Salvatore oramai adulto.
Consigliatissimo!!!
[-]
|
|
[+] lascia un commento a alejazz »
[ - ] lascia un commento a alejazz »
|
|
d'accordo? |
|
filippo1974
|
martedì 30 gennaio 2018
|
bel film
|
|
|
|
|
|
[+] lascia un commento a filippo1974 »
[ - ] lascia un commento a filippo1974 »
|
|
d'accordo? |
|
ennio
|
giovedì 26 ottobre 2017
|
bella storia che diventa polpettone
|
|
|
|
Ho deciso di guardare questo film molti anni dopo la sua uscita, e viste le recensioni non credevo fosse così deludente. La prima parte è piacevole, anche bella. L'amicizia tra il bambino e il vecchio, e soprattutto il fascino della Sicilia di un tempo. Poi, quando lui improvvisamente il bambino diventa grande, la storia si tramuta in una soap opera degna delle migliori telenovele sudamericane. Musiche strappalacrime e storia d' amore stucchevole, personaggio e recitazione scadono di colpo in una noiosa banalità romanticoide.
[+] sei un folle
(di agente_smith)
[ - ] sei un folle
|
|
[+] lascia un commento a ennio »
[ - ] lascia un commento a ennio »
|
|
d'accordo? |
|
l''uomodellasala
|
domenica 27 agosto 2017
|
non un film sul cinema:il cinema
|
|
|
|
il mio film preferito.questo capolavoro che tutti dovrebbero vedere (che vinse un meritatissimo oscar) racconta una storia d'amore, un'amore verso il cinema che è sostanzialmente di tre persone: il giovane protagonista, il regista Tornatore e infine noi, spettaotori cinefili e non. la storia, bellissima, è quella di un giovane cinefilo che dovrà avere il coraggio di abbandonare la sua terra natia, la Sicilia. il tutto contornato dalla splendida colonna sonora di Morricone e con un finale che probabilmente è uno di quelli più belli e commoventi del cinema. di contorno, proprio lui, quell'inventore di sogni e di poesia che è il cinema: c'è Totò, C'è Sordi, C'è Visconti, c'è Fellini, e poi Stanlio e olio, Chaplin, L'ulisse, Catene, Casablanca, Via col Vento,.
[+]
il mio film preferito.questo capolavoro che tutti dovrebbero vedere (che vinse un meritatissimo oscar) racconta una storia d'amore, un'amore verso il cinema che è sostanzialmente di tre persone: il giovane protagonista, il regista Tornatore e infine noi, spettaotori cinefili e non. la storia, bellissima, è quella di un giovane cinefilo che dovrà avere il coraggio di abbandonare la sua terra natia, la Sicilia. il tutto contornato dalla splendida colonna sonora di Morricone e con un finale che probabilmente è uno di quelli più belli e commoventi del cinema. di contorno, proprio lui, quell'inventore di sogni e di poesia che è il cinema: c'è Totò, C'è Sordi, C'è Visconti, c'è Fellini, e poi Stanlio e olio, Chaplin, L'ulisse, Catene, Casablanca, Via col Vento,... tutto può accadere in quella piccola stanza piena di persone: si ride, si piange, si riflette, ci si diverte, ci si cresce e ci si muore. un cinema di altri tempi, che oramai nella nostra epoca, fatta di commedie demenziali e blockbuster pieni di effetti speciali notevoli (ma il resto?) non potremo mai assaporare appieno. chiunque dice che il cinema italiano è fatto solo di commedie e fa schifo, dovrebbe guardarsi immediatamente questo capolavoro.
consiglkiato a: chi ama quella creatura che ci fa sempre sognare che è il cinema.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a l''uomodellasala »
[ - ] lascia un commento a l''uomodellasala »
|
|
d'accordo? |
|
eddie5150
|
mercoledì 22 marzo 2017
|
un cinema da oscar!
|
|
|
|
Questo è uno di quei film che qualsiasi amante del Cinema dovrebbe vedere.. il protagonista è Salvatore di Vita regista di successo originario della Sicilia trasferitosi a Roma da tanti anni. Un giorno viene a sapere della morte del suo amico d'infanzia Alfredo, ne seguono una serie di flashback della sua vita adolescienziale del suo primo amore e della passione per il Cinema. Un film in cui i dialoghi l'ambientazione e la Musica sopratutto la fanno da padroni. Colonna sonora del Maestro Ennio Morricone semplicemente indimenticabile. Consiglio con tutto il cuore a tutti di vedere questo film almeno una volta, perchè questo è uno di quei film che il Cuore te lo fa battere sul serio!
|
|
[+] lascia un commento a eddie5150 »
[ - ] lascia un commento a eddie5150 »
|
|
d'accordo? |
|
jacopo b98
|
martedì 13 ottobre 2015
|
un film bello e furbo, un omaggio al cinema
|
|
|
|
In Sicilia il piccolo Salvatore (Cascio) impara ad amare il cinema seguendo le orme del proiezionista del cinema del suo paesino, Alfredo (Noiret). Quando quest’ultimo diviene cieco a causa di un incidente Salvatore adolescente (Leonardi) prende il suo posto, intanto vive un’infuocata storia d’amore, per poi abbandonare la sua cittadina per seguire i suoi sogni, su consiglio dell’anziano proiezionista. Da adulto (Perrin), divenuto un affermato regista, quasi dimentica la sua infanzia, Alfredo, la madre, l’amore giovanile. Torna alle sue origini in occasione del funerale di Alfredo e scopre che il Cinema Paradiso, dove ha imparato ad amare il cinema, sta per venire demolito.
[+]
In Sicilia il piccolo Salvatore (Cascio) impara ad amare il cinema seguendo le orme del proiezionista del cinema del suo paesino, Alfredo (Noiret). Quando quest’ultimo diviene cieco a causa di un incidente Salvatore adolescente (Leonardi) prende il suo posto, intanto vive un’infuocata storia d’amore, per poi abbandonare la sua cittadina per seguire i suoi sogni, su consiglio dell’anziano proiezionista. Da adulto (Perrin), divenuto un affermato regista, quasi dimentica la sua infanzia, Alfredo, la madre, l’amore giovanile. Torna alle sue origini in occasione del funerale di Alfredo e scopre che il Cinema Paradiso, dove ha imparato ad amare il cinema, sta per venire demolito. Raccoglie l’eredità di Alfredo e non gli rimane che il rimpianto per i sogni (e i baci) perduti. Travolgente e a tratti superlativo, il film che portò al successo Tornatore è uno dei più grandi successi cinematografici italiani. Tornatore, regista e sceneggiatore da solo, ambisce a raccontare il cinema come passione: il regista si riconosce evidentemente in Salvatore che impara ad amare il cinema sotto l’egida del proiezionista Alfredo. Entrambi amano il cinema per quello che è, non in maniera accademica, ma di certo nella maniera più appassionata possibile. Questa riflessione, e soprattutto questo omaggio, sono camuffati in un melodramma possente e coinvolgente, che pur avvincendo lo spettatore con indubbia maestria (grazie anche alle notevoli musiche di Ennio Morricone), non si fa problemi ad utilizzare i mezzi più semplici e “bassi” per colpirlo. Non è una critica, è un dato di fatto. Sentimento, sentimentalismo, personaggi rodati, paesaggi, musica romantica, ambientazioni di indubbio fascino, ecc. Tutto questo è componente principale di quello che è, con pregi e difetti, non solo il miglior film di Tornatore, ma anche quello che meglio rappresenta la quintessenza del suo cinema. L’edizione cinematografica italiana durava 155’, ma per il Festival di Cannes (dove il film vinse il Grand Prix) e per la distribuzione internazionale Tornatore rimontò un’edizione di 123’, che è tutt’ora la più comune e reperibile, anche in Italia, in cui si tagliano del tutto alcune parti e soprattutto si accorciano di molto alcuni passaggi. A detta di molti si tratta dell’edizione migliore. Nel 2007 il regista rimontò un director’s cut di quasi 3 ore, in cui otteneva importanza notevole il personaggio della Fossey (nella versione da 123’ assente), generalmente abbastanza criticato e oggettivamente discutibile. Grande successo di pubblico e critica, specie all’estero, che portò il film addirittura a vincere l’Oscar come miglior film straniero.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a jacopo b98 »
[ - ] lascia un commento a jacopo b98 »
|
|
d'accordo? |
|
|