stefanocapasso
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giovedì 4 gennaio 2018
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la fiducia rcevuta che cambia le persone
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Nel carcere femminile delle Mantellate di Roma entra Lina, una giovane ragazza veneta che lavora a servizio presso una famiglia facoltosa. Senza rendersi conto ha dato al suo fidanzato la possibilità di rubare in casa dei signori e lei per difenderlo viene arrestata. In cella con Egle, comincia un processo di disillusione ben guidato dalla compagna più grande ed esperta che la porterà a perdere definitivamente l’ingenuità che la caratterizzava al suo ingresso.
Un bel film di Renato Castellani con la magistrale interpretazione di Anna Magnani che affronta il tema del carcere e di come questo possa essere di aiuto o meno ai fini di una eventuale riabilitazione.
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Nel carcere femminile delle Mantellate di Roma entra Lina, una giovane ragazza veneta che lavora a servizio presso una famiglia facoltosa. Senza rendersi conto ha dato al suo fidanzato la possibilità di rubare in casa dei signori e lei per difenderlo viene arrestata. In cella con Egle, comincia un processo di disillusione ben guidato dalla compagna più grande ed esperta che la porterà a perdere definitivamente l’ingenuità che la caratterizzava al suo ingresso.
Un bel film di Renato Castellani con la magistrale interpretazione di Anna Magnani che affronta il tema del carcere e di come questo possa essere di aiuto o meno ai fini di una eventuale riabilitazione. In particolare vengono analizzati i rapporti tra le detenute, caratterizzate da una variabilità di sentimenti che variano di momento in momento. L’amarezza di fondo della protagonista che vorrebbe legare a se nel medesimo destino tutte le detenute che passano per il carcere subisce una svolta quando dall’esterno arriva un segnale che qualcuno pensa a loro in modo inaspettato. Questa piccola iniezione di fiducia restituisce alla protagonista quel senso di umanità e protezione verso le compagne che aveva smarrito
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lukytells
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venerdì 25 febbraio 2011
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ma dove è l'inferno?
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qui la magnani da' come al solito la prova della sua maestria di attrice, nel ruolo della scavata Egle, che aiuta una Masina in stato di grazia (secondo me). non è poi tanto cinica come sembra, la sua è più una scorza che si cuce addosso quasi per difendersi dal mondo esterno; lo dimostra in più di una occasione, ma vuole aver la rivincita nel finale, purtroppo facendo girare la rivale che non dovrebbe farlo se no ritorna "dentro".
[+] l'inferno a volte sta scritto di fuori non dentro
(di lukytells)
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pilacchi
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sabato 6 dicembre 2008
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nella città l'inferno
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Una Anna Magnani superlativa, con grandi caratteristi tipo Moby Dick e le altre detenute
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anonimo
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venerdì 7 novembre 2008
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mille sfaccettature di un carattere femminile
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Il film in tutto è stupendo. Ma in particolare Anna Magnani riesce a far emergere col personaggio di Egle mille sfaccettature di un carattere di donna; dall'aggressività al pentimento alla tenerezza nei confronti di Marietta.
Veramente un bellissimo film
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barby1970
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martedì 26 agosto 2008
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anna magnani straordinaria
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Anna Magnani in questo firlm da una grande prova di recitazione...straordinaria nella capacità di non rendere odioso un personaggio che mostra solo il suo lato oscuro fino alla fine del film, quando riesce a intravedere un aspetto diverso della vita.Altrettanto brava Giulietta Masina, ma la Magnani in questo film è davvero un incomparabilmente brava. Ho visto il film credo 30 volte, ma al di là della storia mi soffermo sempre sui movimenti, l'intonazione l'espressività di Anna..per me la più grande.
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biagio c
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domenica 27 gennaio 2008
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la piu grande
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Grandissima comunicatrice
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barbara m
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giovedì 3 gennaio 2008
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grande anna
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Basterebbe qualche primo piano sui suoi occhi cerchiati.. lei, scura, con i suoi capelli spettinati, disperata in mezzo a disperate... una prova da grande attrice qual era.
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sergio longo
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giovedì 18 agosto 2005
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nella città l'inferno
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'Nella città l'inferno' celebra l'incontro tra due grandi attrici del cinema italiano, Anna
Magnani e Giulietta Masina, dirette con
sapienza da Renato Castellani su una
calibratissima sceneggiatura di Susi Cecchi
D'Amico. Film d'ambiente -tratto dal
romanzo 'Roma, via delle Mantellate' di Isa
Mari- offre uno spaccato della realtà
carceraria romana degli anni '50 nella sezione femminile di Regina Coeli. Qui
viene reclusa, vittima di un raggiro, l'ingenua Lina Borsani. La poveretta
sembrerebbe soccombere a questa dura
prova ma, con il sostegno della esperta Egle
e la solidarietà delle altre compagne di
cella, affronterà e supererà l'incresciosa
situazione ma finirà per perdere l'innocenza
che l'aveva fatta così tanto benvolere dalle
carcerate.
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'Nella città l'inferno' celebra l'incontro tra due grandi attrici del cinema italiano, Anna
Magnani e Giulietta Masina, dirette con
sapienza da Renato Castellani su una
calibratissima sceneggiatura di Susi Cecchi
D'Amico. Film d'ambiente -tratto dal
romanzo 'Roma, via delle Mantellate' di Isa
Mari- offre uno spaccato della realtà
carceraria romana degli anni '50 nella sezione femminile di Regina Coeli. Qui
viene reclusa, vittima di un raggiro, l'ingenua Lina Borsani. La poveretta
sembrerebbe soccombere a questa dura
prova ma, con il sostegno della esperta Egle
e la solidarietà delle altre compagne di
cella, affronterà e supererà l'incresciosa
situazione ma finirà per perdere l'innocenza
che l'aveva fatta così tanto benvolere dalle
carcerate. Il film, da quanto detto,
sembrerebbe incentrato sulla figura della
bravissima Masina (Lina); in effetti è un
"collage" di Anna Magnani (Egle) cui la
sceneggiatura e soprattutto i dialoghi di Suso Cecchi D'Amico forniscono un ideale
spartito sul quale scorazzare con prodigiosi
assoli recitativi. Molto significative anche le
presenze di Alberto Sordi e Cristina Gajoni.
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