gianleo67
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domenica 29 novembre 2015
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guerra allo spazio e la pace sulla terra
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L'impatto di una cometa con un grosso planetoide della Fascia Principale, scaglia in un'orbita interna un grosso frammento meteorico, proprio in rotta di collisione con la Terra. La NASA si attiva con un ambizioso progetto difensivo che richiede una rischiosa joint-venture con gli odiati avversari sovietici ed il richiamo in servizio di un burbero ingegnere aerospaziale in congedo.
Uno degli ultimi esempi della vocazione catastrofista del cinema d'avventura degli anni '70 ed anticipatore del filone astro-apocalittico dell'ultimo ventennio, questo prodotto dello specialista Neame ('The Poseidon Adventure' 1972) coniuga con sicuro mestiere le facili sirene della spettacolarità del tema con il solito ricorso ad un cast all-stars quale consolidata formuletta di un genere con poche ambizioni autoriali e molte aspettative al box-office.
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L'impatto di una cometa con un grosso planetoide della Fascia Principale, scaglia in un'orbita interna un grosso frammento meteorico, proprio in rotta di collisione con la Terra. La NASA si attiva con un ambizioso progetto difensivo che richiede una rischiosa joint-venture con gli odiati avversari sovietici ed il richiamo in servizio di un burbero ingegnere aerospaziale in congedo.
Uno degli ultimi esempi della vocazione catastrofista del cinema d'avventura degli anni '70 ed anticipatore del filone astro-apocalittico dell'ultimo ventennio, questo prodotto dello specialista Neame ('The Poseidon Adventure' 1972) coniuga con sicuro mestiere le facili sirene della spettacolarità del tema con il solito ricorso ad un cast all-stars quale consolidata formuletta di un genere con poche ambizioni autoriali e molte aspettative al box-office. Che i tempi fossero cambiati se ne erano già accorti anche dalle parti di Washington, riconvertendo la retorica astronautica targata NASA con il tramonto di un'era spaziale che volgesse a proprio vantaggio l'inevitabile epilogo di una anacronistica guerra fredda e rimarcasse il primato della realpolitik a stelle e strisce nella salvaguardia del genere umano tanto dai pericoli esterni che da quelli interni. Sicuramente schematico nell'alternare i piani della narrazione tra le dinamiche dello stato di emergenza e quelle delle paturnie relazionali, tra la difesa dal pericolo cosmico e quella dal pericolo rosso, tra le schermaglie della sala dei bottoni e gli spauracchi di una imminente estizione di massa, si avvale di un impianto scenografico decisamente datato e di effetti speciali che strappano qualche sorriso, puntando piuttosto sulle consolidate dinamiche di un'azione drammatica mitigata dalla solita vena autoironica e dalla sicura presenza scenica di protagonisti e comprimari che sanno il fatto loro. Benchè basato su elementi di realtà (dal pericolo NEO allo Scudo spaziale, dal Progetto Icarus alle problema del disarmo nucleare) è un film che gioca sugli scenari del futuribile senza particolare fantasia o competenza e sull'accumulo un pò grossolano dei topoi del genere (tra valanghe, tsunami, inondazioni e cedimenti strutturali sembra confermata solo la vocazione minoritaria del territorio italiano invaso da una innocua quanto spettacolare tempesta meteorica), finendo per far appaiare fianco a fianco missili russi ed americani nella simbolica e solidale battaglia contro la minaccia cosmica e consentire al solito prestante professionista del pericolo (là era Burt Lancaster dove qui è Sean Connery) di fraternizzare col bel nemico (una graziosa Natalie Wood che ritorna al patronimico Nikolaievna delle sue origini russe) salvando capra e cavoli come nel più tradizionale dei finali catastrofici che si rispetti. Da Malden a Keith, da Howard a Landau finendo con un Presidente degli Stati Uniti come Henry Fonda sarebbe il caso di dire 'alla faccia dei caratteristi!'. Nominato dall'Academy all'Oscar per gli effetti speciali nel 1980. Quando per fare la Guerra allo Spazio bisogna preparare la Pace sulla Terra.
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67user
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mercoledì 8 agosto 2012
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un buon film di avventura
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L'ho visto una volta, non è un capolavoro, ma non è male; di film sul tema (il capostipite è probabilmente Armageddon) ne sono stati girati parecchi, ma questo direi che ha un volto più umano rispetto a molti altri.
Ho apprezzato l'idea di far mettere da parte le rivalità internazionali (il film è stato girato nei tempi della piena guerra fredda) tra americani e sovietici, mettere da parte tutti i rancori e le incomprensioni che allora tra quei Paesi la facevano da padrone, e farli collaborare pacificamente contro la grave minaccia che viene dall'esterno.
Ho apprezzato in particolare le interpretazioni di Sean Connery (attore di indiscutibile bravura che se la cava brillantemente in ogni ruolo) e Martin Landau (attore che avevo sempre associato al mitico comandante Koenig di Space 1999) che sembra fatto apposta per interpretare personaggi dalla faccia dura e il fare severo, ma con dentro un cuore d'oro.
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L'ho visto una volta, non è un capolavoro, ma non è male; di film sul tema (il capostipite è probabilmente Armageddon) ne sono stati girati parecchi, ma questo direi che ha un volto più umano rispetto a molti altri.
Ho apprezzato l'idea di far mettere da parte le rivalità internazionali (il film è stato girato nei tempi della piena guerra fredda) tra americani e sovietici, mettere da parte tutti i rancori e le incomprensioni che allora tra quei Paesi la facevano da padrone, e farli collaborare pacificamente contro la grave minaccia che viene dall'esterno.
Ho apprezzato in particolare le interpretazioni di Sean Connery (attore di indiscutibile bravura che se la cava brillantemente in ogni ruolo) e Martin Landau (attore che avevo sempre associato al mitico comandante Koenig di Space 1999) che sembra fatto apposta per interpretare personaggi dalla faccia dura e il fare severo, ma con dentro un cuore d'oro.
Nell'insieme un film che non è da collezione, ma con cui vale senz'altro la pena di trascorrere una serata.
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marco petrini
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domenica 15 luglio 2012
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catastrofismi
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Figlio della linea dei films catastrofici, in voga nell'anno di produzione, si avvale di un buon cast, di una idea apprezzabile e di una buona realizzazione: ma solo buona, considerando gli interpreti interessati, ci si poteva aspettare di più. Bene Sean Connery, discreta la Wood, appena sufficenti gli altri. Molto stereotipato il copione: il buono, il cattivo che cattivo non è, la bella che si innamora, il militare che si comporta in modo stupido. Veramente poco credibili le scene dei disastri.
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(di alessandro vanin)
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