Un mondo a parte

Un film di Riccardo Milani. Con Antonio Albanese, Virginia Raffaele, Sergio Saltarelli, Alessandra Barbonetti.
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Commedia, durata 113 min. - Italia 2024. - Medusa uscita giovedì 28 marzo 2024. MYMONETRO Un mondo a parte * * * - - valutazione media: 3,01 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   

una parte di mondo Valutazione 4 stelle su cinque

di Mauridal


Feedback: 1009 | altri commenti e recensioni di Mauridal
domenica 7 aprile 2024

  Un film dai tratti realistici e fantastici tra favola e realismo narrativo . Una storia con personaggi verosimili come un maestro elementare, una scuola con una vicepreside un sindaco e  un  carabiniere un parroco  , bambini scolari di una classe elementare, con i genitori, tutti coinvolti in una vicenda all’interno di un piccolo paese di montagna in Abruzzo. Quando però il realismo non basta per raccontare una storia , allora si ricorre alla invenzione fantastica, come in questo caso, dove il mondo reale di un  paesino detto Rupe come pure esistono in  Abruzzo,  viene cambiato con una parte di mondo inventato dal regista e dagli autori del film. Le invenzioni sono intanto parecchie, a cominciare dai personaggi protagonisti, il maestro elementare Michele interpretato da  un ottimo  e appropriato, Antonio Albanese e dalla vicepreside Agnese  della piccola scuola  interpretata da una inedita Virginia Raffaele. La intera vicenda si basa sulla scelta di un maestro elementare, Michele di lunga carriera che decide di andare via dalla sua scuola di Roma dove ha perso credibilità, e status sociale per il degrado culturale e civile di alunni e genitori. Fin qui è verosimile, e le cronache sono piene di fatti che provano la condizione sociale precaria degli  insegnanti di scuola pubblica,  Tuttavia la scelta di Michele a farsi trasferire  seppure in via provvisoria, in una scuola di un piccolo paese di montagna in Abruzzo, è del tutto inverosimile , soprattutto per la motivazione che nel film viene ripetuta dal protagonista, ovvero il recupero della vita Naturale dell’ambiente pulito , della bellezza della natura  e della montagna. Una sorta di manifesto ambientalista, personificato dal maestro Michele che sia per l’aspetto che per i comportamenti non appare per niente un naturista di giovane generazione.  Dunque Il racconto si distacca dal mondo reale e si avvia per tutto il film in una narrazione fantasiosa, cosa che rende il film divertente  e piacevole da seguire , con vari interventi addirittura comici ,quando seguiamo l’adattamento del cittadino  romano Michele alle condizioni di vita della montagna con le sue regole e costrizioni . Anche il rapporto con la vita degli abitanti e il loro dialetto marsicano rende Il maestro Michele un personaggio da commedia dell’arte . Tutto il film poteva mantenersi su questa linea tra la commedia e le maschere dei personaggi, se non fosse intervenuta poi la voglia degli autori e del regista di dare una svolta di contenuti impegnati, come la salvaguardia dei piccoli centri di montagna e di campagna in dismissione per i pochi abitanti per mancanza di giovani, per le poche nascite insomma il tema dello spopolamento di gran parte delle zone interne del meridione italiano  . Il tutto attraverso la storia della scuola elementare dove Michele viene dunque trasferito e che si rivela un vero problema.  ha una sola classe per i pochi alunni accorpati dalla prima alla quinta e quindi il maestro deve affrontare gli alunni con lezioni diverse quasi singolarmente. Le autorità scolastiche vogliono chiudere la scuola poiché il preside appartiene ad un’altra scuola di un altro paese vicino e non ha interesse ad avere una situazione complessa da gestire : Nel paesello di Rupe. La vicepreside Agnese quindi si trova col nuovo maestro Michele a scongiurare la chiusura della scuola cercando di aumentare il numero di alunni, ad ogni costo.  A questo punto, interviene una ulteriore tematica ad arricchire la sceneggiatura, ovvero quando Michele e Agnese d’accordo con tutto il paese compresi parroco, sindaco e comandante dei carabinieri, decidono di prendere  e iscrivere i ragazzi e i bambini ucraini sbarcati in Italia con le organizzazioni umanitarie. Dunque, il tema dell’integrazione degli immigrati stranieri nelle comunità italiane. Attraverso questi nuovi ragazzi che arrivano nel paese, si riesce a salvare la scuola e anche tutta la vita dei paesani che li accolgono  e viene descritta una fase dell’arrivo di queste persone con i pullman , e il trasferimento in paese la sistemazione delle famiglie nelle case vuote,  e infine si realizza   la amicizia nella nuova classe tra i bambini ucraini e i ragazzini marsicani che avviene in perfetta armonia. Dunque tante cose importanti per un film che si mantiene con un tono leggero e divertente, anche se nel sottofondo si avverte una certa drammaticità degli eventi. Il racconto è ricco di particolari sui tanti personaggi del film, anche il suicidio dal ponte sul fiume di una giovane non accettata dai paesani e dalla  sua famiglia per un  amore lesbico con una sua amica, la ragazza verrà poi salvata in extremis proprio da Michele maestro eroe che si tuffa nel fiume e la recupera in una scena piena di suspense , il film procede su toni pacati e a volte stereotipati insistendo sul buonismo del maestro e infine della Agnese che da donna tradita si concede al single Michele con una scena di sesso casto e minimale. Infine, quando Michele verrà richiamato in sede a Roma, scaduto il termine di trasferimento provvisorio, tutto il paese lo saluta con i bambini scolari con commozione e rammarico per la sua partenza da cittadino marsicano, ormai acquisito alla montagna. Poteva finire la storia e il film, ma invece una persistenza buonista degli autori ha prevalso e un gran lieto fine scontato,  è stato scelto per la gran massa di spettatori che fanno il successo dei film, di sicuro incasso al botteghino, Dunque in prima fila sulla porta della scuola per riprendere le lezioni, Agnese,  i bidelli e tutti quanti vedono all’improvviso spuntare Michele , con il sorriso solito di Albanese che si ripresenta nel paesello questa volta per trascorrere una vita felice e contento con la dolce Agnese , canzone di Ivan Graziani suonata sui sui titoli a chiusura del film. (mauridal) 

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