Il cineasta rumeno si pone chiaramente nella scia della nuova onda rumena, di cui tra l'altro è un volto abituale. Ma sembra ancora alla ricerca di una forma personale. CANNES77. Concorso
di Aldo Spiniello Sentieri Selvaggi
Al secondo lungometraggio da regista, Emanuel Parvu si pone chiaramente nella scia della "nuova onda rumena", di cui non a caso è un volto abituale (tra le altre cose, appare in Un padre, una figlia di Mungiu ed è coprotagonista di Miracle di Bogdan George Apetri). Innanzitutto per una questione di temi e di atteggiamenti: un cinema che affonda lo sguardo sul groviglio inestricabile di una società che fatica ancora a liberarsi dalle zavorre del passato a che affonda costantemente in un gorgo di contraddizioni
Al centro della storia è una famiglia di pescatori che vive in un villaggio sul delta del Danubio, una piccola comunità che però d'estate è una meta turistica piuttosto frequentata. [...]
di Aldo Spiniello, articolo completo (3040 caratteri spazi inclusi) su Sentieri Selvaggi 17 maggio 2024